Il gran finale della MotoGP è alle porte: ultimo appuntamento stagionale a Valencia. A contendersi il titolo sono Francesco Bagnaia e Fabio Quartararo, separati da 23 punti. Le combinazioni per la vittoria finale non sono poi molte: Quartararo ha l’obbligo di vincere. Se così fosse, a Bagnaia per difendersi basterebbero 2 punti, vale a dire la 14° posizione. È tutto nelle mani dei piloti.
Pubblico delle grandi occasioni al circuito Ricardo Tormo: spicca la presenza di Valentino Rossi, venuto per assistere e dare sostegno ai suoi ragazzi. Scorgendo nel paddock, fanno notizia anche Bautista e Razgatioglu: i due contendenti al titolo Superbike sono giunti in Spagna per supportare le rispettive aziende, Ducati e Yamaha.
Il solito Jorge Martín firma l’ennesima – straordinaria – pole position: sul giro secco Martinator pare non avere eguali quest’anno. Lo spagnolo della Pramac si porta dietro un connazionale, un nome grosso: Marc Márquez, pronto a scattare dalla seconda casella. Terzo Jack Miller.
Fabio Quartararo non va oltre la 4ª casella. In 5ª posizione troviamo una Suzuki (la quale ricordiamo che l’anno prossimo lascerà il motomondiale) ed è quella di Alex Rins.
In griglia si fa fatica ad arrivare agli italiani: il primo è Pecco Bagnaia, solo 8°. Sarà la mancanza di feeling? O il non voler rischiare troppo, essendo la gara (probabilmente) più importante della sua vita?
La domenica comincia con la vittoria di Guevara in Moto3, il quale dimostra ancora una volta di aver vinto il titolo con merito. In Moto2, dopo pochi giri, svaniscono le speranze mondiali di Ai Ogura. Il giapponese perde la moto nella ghiaia consegnando aritmeticamente, a gara in corso, il mondiale ad Augusto Fernandez.
Sono le 14.00, cominciano i 27 giri di Valencia della MotoGP:
Partenza stratosferica di Alex Rins, il quale guadagna immediatamente la prima posizione ai danni di Jorge Martín. Bagnaia si porta immediatamente alle calcagna di Quartararo: bellissima bagarre tra i due per la quinta posizione!
Rins conduce, Martín insegue insieme al temibile duo Márquez – Miller. I due fratelli Espargaró, dopo pochi giri, abbandonano la corsa: Aleix per problemi tecnici, Pol per una caduta. Questa notizia fa sorridere Enea Bastianini, che ha l’occasione per agguantare la terza posizione nella classifica mondiale.
Quartararo si libera di Bagnaia e spinge il gas come un forsennato: vuole raggiungere il gruppetto di testa. Poco dopo, anche Binder pressa Bagnaia, portando a termine il sorpasso. Nelle retrovie, cadono Alex Márquez e Cal Crutchlow.
Al decimo giro cade anche Marc Márquez: in curva 8, l’otto volte campione del mondo, manda la sua Honda nella ghiaia. Ciò significa posizione guadagnata per Quartararo. Marc, in un certo senso, aveva preannunciato questa caduta: dopo le qualifiche, durante un’intervista, Márquez ha dichiarato che sarebbe stato disposto a tutto per vincere, rischi compresi.
Brad Binder, in sordina, si avvicina alla quarta posizione di Fabio Quartararo; quest’ultimo, a sua volta, si avvicina alla zona podio: possibile gruppo a 5 per il finale. Al 16° giro, è costretto al ritiro Maverick Viñales: triste epilogo per Aprilia, nonostante la stagione meravigliosa.
Binder è indiavolato: recupera ufficialmente su Quartararo, lo passa e mette nel mirino Jack Miller in lotta per il podio. Nelle retrovie Bagnaia si fa sfilare anche da Oliveira, Marini e Bastianini: gara di gestione per Pecco, il quale non vuole correre troppi rischi.
A cinque giri dal termine Binder passa Miller per la terza posizione ma Jack, nel tentativo di stargli dietro, perde il controllo della sua Desmosedici ed è costretto ad abbandonare la corsa. Poco più avanti, Rins non si smuove dalla prima posizione, secondo Jorge Martín.
Sempre Binder protagonista: si porta alle spalle di Martín, punta il sorpasso e lo esegue. Che gara del sudafricano! Spettacolare!
Durante l’ultimo giro Pecco guida tra le nuvole: Alex Rins vince da leader una gara romantica per Suzuki (l’ultima della casa giapponese in MotoGP) e regala a Bagnaia, con qualche curva d’anticipo, il titolo di campione del mondo. Commovente la disperata rimonta di Quartararo, che non riesce ad andare oltre il 4° posto. Termina secondo uno straordinario Brad Binder, autore di una rimonta impressionante; terzo il poleman Jorge Martín.
Pecco Bagnaia, con la sua 9ª posizione, porta a casa il risultato massimo: il titolo MotoGP. Pecco è campione del mondo, la Ducati è campione del mondo. Bagnaia riporta in Italia un titolo che mancava dal 2009 (dal 9° titolo di Valentino Rossi), e lo fa in maniera speciale: vittoria di un italiano su moto italiana. Da un picco di -91 punti, chiude in testa alla classifica. Che bella storia, che rimonta.
Sorride anche Enea Bastianini, prossimo compagno di box di Pecco: con il ritiro di Aleix Espargaró, Enea riesce nel sorpasso in classifica mondiale, portando a casa una medaglia di bronzo meritata.
I primi 15 classificati MotoGP al GP di Valencia:
Luca Lazzaro
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Nasce a Catania nell’ottobre del ’98. Muove i primi passi nello sport alla tenera età di 6 anni, iniziando a giocare a calcio. Abbandona successivamente il mondo del pallone intorno alla maggiore età per concentrarsi negli studi. Grazie alla complicità del padre e dei fratelli maggiori, inizia ad appassionarsi al motociclismo; ma è dalla mamma che prende la vocazione della scrittura. Diplomatosi al liceo linguistico Principe Umberto di Savoia, decide di proseguire la sua formazione frequentando il corso di laurea in Scienze e Lingue per la comunicazione Internazionale affinché possa realizzare il sogno di diventare giornalista sportivo. Amante del mondo hi-tech, della fotografia e della musica, senza distinzione di genere alcuno. Una sua peculiarità? Adora l’arancione. Un difetto? Il suo lieve disturbo ossessivo compulsivo, una lama a doppio taglio che lo conduce dritto al suo motto: «Una cosa o la fai bene, o non la fai.»