Già nella serata di ieri si era fatto largo la notizia della morte di Jody Lukoki ma soltanto in queste ore è arrivata l’ufficialità.
Quest’ultima è arrivata tramite la nota diramata al “Telegraaf“, in accordo con la famiglia, dal procuratore Menno Groenveld.
“Siamo stati informati della morte di Jody e siamo profondamente sotto shock, come i suoi cari. Non conosciamo le cause al momento. Era un ragazzo felice, si era anche quasi ripreso dall’infortunio. Per ora vorrei chiedere ai media di rispettare la privacy di amici e familiari per elaborare il lutto”.
L’attaccante nato a Kinshasa nel 1992 e trasferitosi da piccolo in Olanda ha militato in diverse squadre. Tra cui: Ajax, Cambuur, Zwolle e Ludogorets.
L’ultima maglia vestita, o meglio non vestita, è quella del Twente che gli ha dedicato un post sui propri profili Social ufficiali.
Vanmorgen heeft FC Twente het verschrikkelijke bericht ontvangen dat Jody Lukoki is overleden. De club is geschokt en diep geraakt door deze tragische gebeurtenis. FC Twente leeft mee met zijn naasten en wenst hen veel sterkte bij het verwerken van dit grote verlies.#fctwente pic.twitter.com/9O3PHapgsL
— FC Twente (@fctwente) May 9, 2022
“È incredibile, era ancora troppo giovane. È terribile e molto triste. Siamo vicini alla famiglia e agli amici“, ha commentato il direttore tecnico della squadra olandese Jan Streuer.
Gli ultimi mesi della vita di Lukoki sono stati particolarmente difficili e travagliati.
Prima, la rottura del crociato che lo aveva costretto a saltare la stagione in corso e da cui stava iniziando a guarire. Dopo, le accuse di violenza mosse dalla compagna che avevano portato alla risoluzione contrattuale del giocatore con il Twente.
Ora la notizia della sua morte, che ha scioccato famiglia e club in cui ha militato, la cui causa e modalità non è stata resa nota.
Quel che possiamo semplicemente dirvi è che la morte di Jody Lukoki, per ora, rimane un mistero.
Fonte foto: flickr.com
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Giuseppe, classe 1999, è uno studente universitario, un aspirante giornalista e un grande sognatore. Fin da piccolissimo è appassionato di sport, unica fonte di distrazione che permetteva ai suoi genitori di farlo mangiare, e giornalismo. Simpatiche, a tal proposito, la scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
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