Si definisce attaccante un calciatore che, come compito primario, ha l’obiettivo di far gol per la propria squadra, danneggiando quella avversaria.
In Serie A, negli ultimi anni, ne sono arrivati di diversi tra flop impresentabili e veri bomber, come Cristiano Ronaldo, Ciro Immobile e Romelu Lukaku. Il nostro campionato è stato impreziosito anche da ritorni importanti, come quello di Zlatan Ibrahimovic, e anche scommesse che si sono rivelate vincenti.
In questi due casi, infatti, vanno citati Alvaro Morata, al secondo atto con la maglia della Juventus, e Rafael Leao, giocatore giovane sul quale il Milan ha investito una cifra vicina ai 30 milioni di euro.
Entrambi, questa stagione, sono quasi imprescindibili negli scacchieri dei tecnici Andrea Pirlo e Stefano Pioli: lo spagnolo bianconero è diventato il partner di Ronaldo, ma a contendergli il posto ci sono Paulo Dybala e, all’occorrenza, Dejan Kulusevski.
Molto più versatile Leao, il quale ha giocato da punta quando Ibrahimovic non c’era, da esterno d’attacco quando mancava Ante Rebic e anche da trequartista in assenza di Hakan Calhanoglu e Brahim Diaz.
Dopo ventuno giornate di Serie A, però, esce fuori una statistica assai particolare: Morata conta all’attivo 4 gol e ben 7 assist, mentre Leao 5 gol e 5 assist. Stagione da migliorare per l’ex Atletico Madrid, soprattutto in termini di finalizzazione, a corrente alternata il portoghese dal quale ci si aspetta una definitiva continuità.
Potenziale importante per entrambi, ma mai espresso al massimo quando ci sono i “big” in campo, ovvero Ronaldo e Ibrahimovic. Nessuno dei due, infatti, ha mai segnato quando c’erano il fenomeno di Madeira e il Dio Zlatan in campo. Sempre e solo assist, che però hanno realizzato anche quando giocavano da protagonisti.
Partendo da Morata, i gol siglati sono stati contro Crotone, Spezia, Benevento e Parma. Quando ha fronteggiato Crotone e Benevento, Ronaldo non era neanche in campo. Particolari, invece, i casi di La Spezia e Parma: nel primo evento, rete nel primo tempo. Poi subentra il portoghese e l’attaccante fornisce un assist. Nella seconda circostanza, i due giocano insieme per 82’, quella al “Tardini” è stata forse la migliore partita disputata da Morata fin qui. Dall’83’, mister Pirlo fa rifiatare CR7: tre minuti dopo, a seguito di due assist, lo spagnolo realizza la rete del definitivo 0-4.
Al di là dei +1 (se si parla in termini consoni al fantacalcio), Morata sembra soffrire la supremazia tattica di Ronaldo: deludenti le prestazioni come partner in occasione dei match contro Lazio, Atalanta, Fiorentina e Inter, giusto per citarne alcuni. Altro dato: quando era lui il pilastro in attacco, ha sempre inciso, che sia stato con gol o assist. Mai rimasto a secco, dunque.
La statistica è ridotta al campionato, poiché in Champions League il calciatore è già a quota 6 gol ed è stato assoluto protagonista con o senza Ronaldo. Una nota, quindi, che fa intendere quanto Morata, probabilmente, prediliga un confronto difensivo in stile europeo, con retroguardie meno “all’italiana”.
Medesimo il discorso per Leao, il quale, nelle gare con Ibrahimovic in campo, sembra che non abbia giocato con lui ma “per” lui. Zero gol con lo svedese come punta, cinque quando quest’ultimo non lo era: timbrato il cartellino contro Spezia (due volte), Sassuolo, Benevento e Torino. Proprio in quest’ultima occasione, Ibra è sceso in campo nei minuti finali, ma Leao aveva già segnato, quindi il gol è da considerarsi ancora una volta senza l’apporto del suo compagno.
A differenza di Morata, tuttavia, il portoghese è cresciuto anche e soprattutto grazie all’arrivo di Ibrahimovic (così come ha fatto tutto il Milan, e l’attuale primo posto lo testimonia). Il numero 17 rossonero, tra l’altro, ha fornito assist importanti nelle partite contro Inter e Roma con Ibrahimovic nell’undici titolare. Innegabile, però, come Leao non trovi la porta allo stesso modo in cui la centrava quando giocava da prima punta.
Una chiave di lettura importante anche al fantacalcio per i possessori di uno, o entrambi, di questi calciatori: un attaccante deve far gol, non solo assist. Quei tipi di bonus sono ben accetti sempre, ma più da centrocampisti. E Morata e Leao non lo sono.
Si può quindi parlare di blackout sotto porta per entrambi quando i due “giganti” dei rispettivi attacchi sono sul terreno di gioco, rimanendo (quasi) nel pieno anonimato. Ma sarebbe fuori da ogni logica tagliare fuori Ronaldo e Ibrahimovic, trascinatori indiscutibili di Juventus e Milan, rispettivamente primo e secondo nell’attuale classifica marcatori.
Morata e Leao sono comunque destinati a dare un apporto importante alle rispettive squadre, sia in Serie A che in Europa, con o senza il ruolo di leader. Riusciranno a farlo?
Questa, infine, la tabella che riassume ciò di cui si è parlato: i “divieti” indicano le partite in cui non hanno presenziato, le crocette quelle in cui non hanno fatto gol e/o assist, il pallone vale per le reti, la scarpa per gli assist.
Gabriele Paratore
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.