Un addio a parametro zero per molti già scritto. La concorrenza di due dei giocatori più forti al mondo, Lionel Messi e Neymar. Le critiche ricevute dopo un Europeo deludente, con la macchia del rigore decisivo sbagliato negli ottavi di finale persi con la Svizzera. Nulla di tutto ciò ha scalfito lo status di Kylian Mbappé, un fuoriclasse assoluto che a 23 anni già domina la scena mondiale.
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L’arrivo di Messi al PSG la scorsa estate aveva fatto pensare a uno scambio di ruoli tra i due. Il campione argentino pronto a rilevare il posto del francese e quest’ultimo destinato a passare al Real Madrid per diventare il nuovo volto de La Liga. Il campionato spagnolo, infatti, era (è?) alla ricerca di un uomo copertina dopo le partenze di Cristiano Ronaldo e Leo Messi.
Non solo la stella di Mbappé non è stata offuscata da quella della Pulce, ma il nativo di Bondy è anche riuscito a confermarsi leader di una squadra piena di stelle e giocatori polarizzanti come pochi altri. Nessuno ha mai messo in discussione le sue doti tecniche, ragion per cui le sue lodevoli prestazioni non rappresentano una sorpresa.
Kylian Mbappé: "We prepare for these big evenings because we dream of this kind of match."#UCL pic.twitter.com/LKf4bJpGvV
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Più semplicemente, non sembrava azzardato immaginare un PSG trainato da Lionel Messi, arrivato in pompa magna sotto la Tour Eiffel e fresco di Pallone d’oro. Il numero 7, dal canto suo, avrebbe dovuto recitare un ruolo meno appariscente (seppur sempre di primo piano), anche in virtù del contratto in scadenza il prossimo 30 giugno.
La realtà dei fatti è ben diversa e denota come Kylian Mbappé non sia soltanto un grande, grandissimo talento, ma anche e soprattutto un professionista serio ed esemplare. Sfumato, per il momento, il trasferimento al Real Madrid, il campione del mondo ha dedicato anima e corpo al Paris Saint-Germain. Il suo obiettivo dichiarato è portare il club parigino sul tetto d’Europa per la prima volta nella sua storia.
What a goal! Paris win it late via Kylian Mbappé's brilliant finish ⚽️#UCL pic.twitter.com/1moVlYhFBk
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A parlare per lui è il campo. 22 gol in 32 presenze stagionali, 154 reti in 203 apparizioni col PSG. Numeri che lo rendono il terzo miglior marcatore all time del club. Meglio di lui soltanto Edinson Cavani (200) e Zlatan Ibrahimović (156). Come se non bastasse, porta la sua firma il successo tanto prezioso quanto meritato nell’andata degli ottavi di finale di Champions League col Real Madrid (1-0).
Allo scadere del recupero del secondo tempo, il classe ‘98 si è reso autore di una giocata sublime con cui ha fatto venire il mal di testa alla difesa dei blancos e ha messo fine alla serata di grazia di Courtois. Una perla d’autore, un bagliore di luce improvviso che illumina una serata fino a quel momento piuttosto buia.
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A distinguere i campioni dagli altri è la capacità di salire in cattedra nei momenti cruciali. Il rigore fallito con la Svizzera pesa ancora come un macigno, nonostante il trionfo in Nations League, un Mondiale dietro l’angolo, il premio di Giocatore dell’anno ai Globe Soccer Awards e una stagione sin qui ottima. Il vero campione non è chi non sbaglia mai, ma colui che dopo un errore fa di tutto per capire in quali aspetti migliorare e come riscattarsi. Con Kylian Mbappé Lottin, il presente e il futuro del calcio sono in ottime mani.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Champions League
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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