È la sera delle stelle. Quella sera, per cui un calciatore gioca e si allena tutto l’anno. Quella sera, che può cambiare la carriera di un professionista o semplicemente arricchirla. Perché di palloni a casa se ne possono portare quanto se ne vuole, basta (si fa per dire) segnare una tripletta. Ma solo uno, questa sera, potrà portarsi quello più ambito e importante. Quello, per cui non serve segnare tre gol in una partita ma aver mostrato durante tutto l’anno solare il proprio talento e le proprie qualità. E se a quest’ultime vi si aggiunge qualche trofeo vinto, sicuramente, non guasta. Stiamo parlando ovviamente del “Pallone d’oro”, ma non solo.
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Al Théâtre du Châtelet di Parigi è tutto pronto per la cerimonia della 65esima edizione del trofeo più importante dell’anno, assegnato da France Football. Oltre al Pallone d’oro (che l’anno scorso non è stato assegnato per il covid) per il miglior calciatore, verranno assegnati anche il Pallone d’oro femminile; il Premio Jasin per il miglior portiere e il Premio Kopa per il miglior giocatore Under 21.
Ricordiamo che ad agosto è già stato assegnato a uno dei pretendenti al titolo di stasera, ovvero Jorginho, il premio “UEFA Men’s Player of the Year” per il miglior giocatore UEFA. Non poteva essere altrimenti, viste e considerate le vittorie di Champions League con il Chelsea e di Euro2020 con l’Italia. In quest’occasione, ha messo alle spalle De Bruyne e Kanté. Oggi, coloro che dovrà mettere alle spalle sono presumibilmente Lewandowski e Messi.
Mentre i campioni iniziano ad arrivare e sfilare sul tappeto rosso di Parigi, sono già state comunicate le posizioni che vanno dalla trentesima all’undicesima. Da segnalare a tal proposito: il 26esimo posto di Barella; il 21esimo di Lautaro; il 18esimo di Kjaer e il 16esimo di Neymar. In coppia, anche in questa speciale classifica, Bonucci e Chiellini che si piazzano al 14esimo e al 13esimo posto. Poco più avanti, 12esimo, l’ex interista Lukaku. Fuori dalla top ten e quindi 11esimo, Haaland. Chi succederà a Leo Messi? Oppure, per la settima volta e seconda consecutiva sarà l’argentino a trionfare?
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Il primo premio ad essere consegnato (da Fabio Cannavaro) è quello per il miglior giocatore Under 21 dell’anno, ovvero il Premio Kopa. A contenderselo cinque giovani: Bellingham del Borussia Dortmund; Musiala del Bayern Monaco; Greenwood del Man Utd; Nuno Mendes del PSG e Pedri del Barcellona.
Ad essere premiato proprio il centrocampista spagnolo che si è contraddistinto sia per quanto fatto vedere con il proprio club sia per le prestazioni offerte con la nazionale spagnola a Euro2020. Il presente e il futuro di una squadra, per ora con tanti problemi come il Barca, dovrà inevitabilmente basarsi su di lui.
“Miglior modo di festeggiare i miei 19 anni. Devo ringraziare il Barcellona e anche Messi“.
Completano il podio: l’inglese Bellingham e il tedesco di cittadinanza inglese Musiala che si piazza sul gradino più basso.
Pedri is your 2021 #kopatrophee! #ballondor pic.twitter.com/B2zYICnOFG
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Il premio di “attaccante dell’anno” viene assegnato a Robert Lewandowski che riceve l’onorificenza da un altro grande bomber Didier Drogba. L’ivoriano è anche il conduttore della cerimonia insieme a Sandy Heribert, giornalista francese. “Fiero di essere qui e orgoglioso di questo trofeo”, commenta l’attaccante polacco.
Nel frattempo, vengono svelate anche due posizioni della top ten del pallone d’oro. Al decimo posto si piazza il portiere del PSG e della nostra nazionale Gianluigi Donnarumma. Una posizione più avanti, quindi nono, il compagno di squadra Kylian Mbappé.
È proprio l’attaccante francese ad assegnare il Pallone d’oro femminile ad Alexia Putellas, centrocampista del Barcellona che precede la compagna di squadra e di reparto Jennifer Hermoso. Completa il podio l’attaccante australiana del Chelsea, Samantha Kerr.
Il capitano del Barca, in un momento molto commovente, dedica il tanto ambito premio al padre scomparso nel 2012 che “spero di aver reso orgoglioso anche se lassù”.
Alexia Putellas is your 2021 Women's #ballondor! pic.twitter.com/DJLB2YNObL
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Tocca poi al vincitore del Premio Jasin, unico portiere della storia a vincere un pallone d’oro. I cinque finalisti sono: Donnarumma (PSG); Ederson (Man City); Mendy (Chelsea); Neuer (Bayern Monaco) e Oblak (Atletico Madrid).
A trionfare sugli illustri colleghi è proprio il nostro Gianluigi Donnarumma, vincitore e protagonista dell’Europeo vinto lo scorso luglio dall’Italia a Wembley. A soli 22 anni è lui il miglior portiere del mondo. Nel secondo gradino del podio Mendy (vincitore della Champions League con i Blues). Nel gradino più basso si classifica lo sloveno Jan Oblak.
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Stiamo per arrivare alla premiazione più importante della serata e, nel frattempo, vengono svelate altre posizioni. Si piazza all’ottava posizione il trequartista belga Kevin De Bruyne. Settimo posto per uno dei giocatori più in forma della Premier League: Momo Salah. Soltanto sesto posto, per il cinque volte vincitore del premio Cristiano Ronaldo. Quinto posto, per il giocatore più amato da tutti gli appassionati di calcio: N’golo Kanté. Quarto posto, per un altro francese: Karim Benzema. L’attaccante francese del Real Madrid arriva solamente ai piedi del podio. Il podio sarà dunque formato da: Jorginho, Lewandowski e Messi. Da capire solo l’ordine.
Viene nominata squadra dell’anno il Chelsea di Thomas Tuchel, vincitrice della Champions League lo scorso 29 maggio ad Oporto ai danni del Man City.
A vincere il sessantacinquesimo Pallone d’oro della storia è Lionel Messi. L’argentino trionfa per la settima volta (nessuno come lui) davanti a Robert Lewandowski e Jorginho, classificatosi terzo. Il primo riconoscimento è datato 2009, ma in quella così come in tutte le altre edizioni che lo hanno visto trionfare, mancava in bacheca il trofeo che la “pulce” ha vinto per la prima volta quest’estate con l’Argentina: la Copa America.
“È incredibile tornare qua dopo due anni. Sono davvero felice di essere qui. Spero di poter continuare ancora per molto. Ringrazio il Barcellona e il Paris. Condivido questo premio con la nazionale. È grazie alla vittoria della Copa America che sono qui.
È la prima volta che lo vinco e non devo spostarmi per festeggiare. È un onore per me rivincere. Ho chiesto a France Football di dare a Lewandowski un premio per il 2020. Il mio più grande premio non è questo ma quello che ho ottenuto con l’Argentina a luglio, con quella maglia, con il mio paese e la mia gente alla quale lo dedico. Grazie ai miei amici che mi hanno fatto una grande sorpresa venendo qui”.
A consegnarli il settimo pallone d’oro l’amico Luis Suarez.
When Luis Suarez gives the #ballondor to Messi! pic.twitter.com/uUHhMgtVfR
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Si conclude così la sera delle stelle, divenuta la serata della stella più luminosa che il calcio abbia mai avuto. Lecito, tuttavia, chiedersi se è giusto che sia l’attaccante del PSG a ricevere anche quest’anno il premio.
Fonte foto: Ballon d’Or
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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