Nel derby di Champions League vinto 2-0 col Milan, l’Inter ha mantenuto la porta inviolata per la terza partita consecutiva, nonché la ventiduesima stagionale tra campionato e coppe e la settima nella Coppa dalle grandi orecchie. Tra queste, in tutte le partite di Champions tra i pali c’era André Onana, che ha anche totalizzato il maggior numero di parate nella competizione (43). Approdato ufficialmente all’Inter a parametro zero lo scorso 1 luglio, il portiere camerunese era reduce da una stagione particolarmente tribolata a causa della squalifica comminatagli il 5 febbraio 2021 per aver assunto inconsapevolmente la furosemide (prescritta alla moglie, che era in gravidanza) invece di un medicinale per curare il mal di testa.
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Lasciato l’Ajax, in seguito alla decisione di non rinnovare il contratto in scadenza, dopo 214 presenze e sei trofei vinti (tre campionati, due Coppe d’Olanda e una Supercoppa nazionale) dal 2016 al 2022, Onana si è rilanciato all’Inter, conquistando in breve tempo il posto da titolare in luogo dell’esperto Samir Handanovič e ripagando la fiducia del tecnico Simone Inzaghi a suon di prove molto convincenti. 27 anni compiuti lo scorso 2 aprile, il portiere scuola Barcellona ha modo di debuttare coi nerazzurri il 7 settembre, in occasione della sfida persa 0-2 a San Siro contro il Bayern Monaco in Champions League. Nonostante il ko, Onana risulta protagonista di un ottimo esordio, effettuando ben dieci parate (nessun portiere dell’Inter vi era riuscito in precedenza dal 2003-2004).
Meno di una settimana più tardi, parte nuovamente dal primo minuto in Champions, stavolta sul campo del Viktoria Plzeň, e colleziona il suo primo clean-sheet (attualmente è a quota diciotto reti inviolate tra tutte le competizioni), ma si impone definitivamente come numero uno dell’Inter grazie all’eccellente rendimento offerto nel successo per 1-0 in casa col Barcellona, sua ex squadra. Da quel momento, infatti, disputa da titolare tutte le dieci partite prima della pausa per i Mondiali in Qatar (sei vittorie, un pareggio e tre sconfitte per i nerazzurri). La stagione dell’Inter non è stata affatto semplice, con numerosi alti e bassi, soprattutto in campionato, con la squadra di Inzaghi che non ha di fatto mai dimostrato di poter tenere testa al Napoli nella corsa Scudetto e si è ripresa soltanto recentemente dopo sei gare senza vittorie e cinque sconfitte in sette partite in campionato.
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I nerazzurri hanno decisamente invertito la tendenza nell’ultimo mese della stagione, staccando il pass per le semifinali di Champions League nei quarti di finale col Benfica (vittoria per 0-2 a Lisbona all’andata, pareggio per 3-3 a San Siro al ritorno) e per la finale di Coppa Italia (pareggio per 1-1 sul campo della Juventus all’andata, successo per 1-0 al ritorno tra le mura amiche in semifinale), che si disputerà il 24 maggio all’Olimpico di Roma e vedrà l’Inter contrapposta alla Fiorentina. Nel frattempo, gli uomini di Inzaghi si sono aggiudicati il primo confronto della semifinale di Champions coi cugini del Milan, imponendosi per 2-0 al termine di una gara dominata in lungo e in largo, in particolar modo nella prima frazione di gioco.
Per Onana, di fatto mai chiamato realmente in causa dagli avversari nel derby d’andata ma capace di sfoggiare ancora una volta la sua bravura coi piedi, tanto da effettuare ben 55 tocchi di palla (meno soltanto di Bastoni), si tratta della seconda semifinale di Champions League in carriera, dopo la splendida cavalcata con l’Ajax di Ten Hag nel 2018-2019. I Lancieri, squadra rivelazione di quell’edizione della Coppa dalle grandi orecchie, superarono un girone tutt’altro che semplice con Bayern Monaco, Benfica e AEK Atene, chiudendo al secondo posto da imbattuti (tre vittorie e altrettanti pareggi), per poi eliminare il Real Madrid campione in carica agli ottavi e la Juventus ai quarti, arrendendosi soltanto al cospetto del Tottenham in semifinale. La rimonta degli Spurs, che nel secondo tempo ribaltarono il 2-0 di svantaggio ad Amsterdam e si imposero per 2-3 nella gara di ritorno, fu un duro colpo per Onana e compagni.
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A distanza di quattro anni, l’estremo difensore camerunese ha la chance di riscattarsi e disputare per la prima volta in carriera quella finale di Champions che Lucas Moura gli scippò proprio al fotofinish, ponendo fine nella maniera più incredibile a una stagione da applausi dell’Ajax e del suo portiere. Quest’ultimo è ormai sempre più un punto fermo dell’Inter ed è entrato a pieno merito nel cuore dei tifosi nerazzurri. Le sue prestazioni non sono passate inosservate, con numerosi top club che potrebbero bussare alla porta dei meneghini per trattare l’acquisto di Onana. L’Inter, dal canto suo, potrebbe accettare di sacrificare l’ex Ajax sull’altare del bilancio, ma al contempo non ha alcuna intenzione di scendere un portiere che non solo ha ridato solidità e sicurezza all’intero reparto difensivo, ma che ha anche e soprattutto legato con l’ambiente.
Avendolo prelevato a costo zero dall’Ajax, in caso di cessione i nerazzurri realizzerebbero una corposa plusvalenza. Transfermarkt valuta il cartellino di Onana 20 milioni di euro, ma è lecito attendersi che l’Inter ne chieda almeno 50. Perché se è vero che i nerazzurri monitorano da tempo Guglielmo Vicario dell’Empoli, che costa decisamente meno del suo coetaneo camerunese, è pur vero che più Onana mette a referto numeri e prestazioni da applausi, più consolida il suo status di intoccabile. L’era Handanovič, del resto, è durata ben dieci stagioni non solo perché lo sloveno è un simbolo del club, ma anche perché negli scorsi anni l’Inter non aveva individuato l’occasione giusta per affiancargli un dodicesimo che potesse poi sostituirlo in futuro.
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Proprio per quest’ultimo scopo era stato scelto Onana, cui inizialmente era stato riservato il ruolo di vice del portiere classe ‘84. Il camerunese, però, ha bruciato le tappe in men che non si dica, ritrovando subito la forma fisica dei tempi d’oro e mettendosi alle spalle alcuni errori che avevano fatto sorgere dei dubbi sulla scelta dell’Inter di affidare a lui la porta, tra cui quelli commessi nella Coppa d’Africa disputata proprio in Camerun, con i Leoni Indomabili sconfitti in semifinale dall’Egitto ai rigori. Se con la Nazionale camerunese le cose si sono concluse nel peggiore dei modi – Onana ha lasciato la squadra nel bel mezzo dei Mondiali in seguito a una lite col commissario tecnico Rigobert Song – con l’Inter il portiere cresciuto nella Samuel Eto’o Academy ha ritrovato sé stesso dopo aver quasi toccato il fondo.
Con i nerazzurri ha già vinto la Supercoppa italiana, battendo 3-0 il Milan a Riyad, ed è in corsa per un posto in finale di Champions League e per la vittoria della Coppa Italia. Mancano, dunque, ancora tanti capitoli da aggiungere al grande libro della sin qui breve ma appassionante storia d’amore tra Onana e l’Inter. Il mercato, per adesso, può e deve aspettare e lo stesso portiere è concentrato esclusivamente sul finale di stagione che lo ha riportato di diritto dove merita, ossia al tavolo dei migliori portieri in circolazione. Il primo portiere africano nella storia dell’Inter è diventato a tutti gli effetti ciò che Mike Maignan è per il Milan dallo scorso anno: un’autentica garanzia tra i pali, capace di infondere sicurezza ai difensori e di effettuare parate spettacolari che rasentano l’impossibile. Chiedere, per maggiori dettagli, al Porto, che nella doppia sfida di Champions ha avuto tante occasioni per eliminare i nerazzurri, trovandosi di fronte una muraglia invalicabile.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: FootballTweet (Twitter)
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