Un film, o forse anche meglio: Jacobs e Tamberi entrano nella leggenda e regalano altri 2 ori all’italia dell’atletica. Tamberi cinque anni fa, da assoluto favorito della categoria, dopo aver fatto segnare il record, si infortunava, dicendo addio alle olimpiadi di Rio. Oggi, con lo stesso gesso del 2016 portato come simbolo di rinascita, arriva alla finale del salto in alto. Lavoro, perseveranza, dedizione. Gianmarco Tamberi vince, con un salto da 2.37 (addirittura 2 cm più basso del record), la tanto ambita medaglia d’oro alle olimpiadi.
Qualche minuto dopo, precisamente alle 14.52, un italiano diventa ufficialmente l’uomo più veloce del pianeta. Dopo aver conquistato la finale con il tempo di 9.84 (primato europeo), Jacobs si presenta all’atto finale da primo azzurro della storia. Insomma, leggenda per l’atletica italiana lo era già. Ma accontentarsi mai: e così (chiaramente per la prima volta) un atleta tricolore taglia per primo il traguardo nella finale dei 100 metri. Tempo di 9.80, alla fine del quale il già vincente Tamberi era lì per esultare a braccia aperte e con il tricolore sulle spalle: a suggellare un momento storico per le pettorine azzurre.
Adesso l’Italia è nona, grazie a un bottino complessivo di 27 medaglie di cui 4 ori, 8 argenti e 15 bronzi. I successi di Jacobs e Tamberi sono già leggenda.
Francesco Mascali
Fonte foto: Sky Sport
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