Il derby di Sicilia torna a giocarsi al Massimino, dopo 8 anni dall’ultima volta. Era il 21 aprile del 2013, il Catania lottava per un posto in Europa e il Palermo per non scendere in Serie B. Erano altri tempi per entrambi. Il match odierno, invece, ha un sapore ben diverso. Il Catania insegue il miglior piazzamento possibile in vista dei play-off di Serie C, il Palermo, invece, cerca di finire al meglio una stagione che comincia ad avere del grottesco. Proprio in certe partite è la squadra maggiormente in difficoltà a spuntarla, con il Palermo che vince in casa rossoazzurra dopo ben 14 anni grazie al goal del veterano Santana. Era il 2 febbraio 2007.
Catania che parte subito aggressivo nei primi 10 minuti di gioco. Non stupisce affatto la scelta di mr. Raffele, che lascia Di Piazza in panchina per fare spazio a Sarao, fondamentale sia contro il Bari che contro la Vibonese con due goal da vera prima punta. Ad ogni modo il tridente offensivo sembra cucito per la formazione rossoazzurra, che si schiera con un 3-4-3 a specchio. In fase difensiva, tuttavia, il modulo si trasforma in un 5-3-2. Come prevedibile i primi minuti di partita si giocano molto sulla mediana. Un via vai di falli spezzato poi dalla prima vera occasione del match, che arriva da una bella iniziativa di Calapai che mette in mezzo e trova Pinto, che spara sull’esterno con un ottima deviazione di Pelagotti al 12′.
Dopo 10 minuti conditi da falli e nervosismo arriva la prima grande occasione del Palermo: Marconi spara un bel tiro al volo, deviato, sulla traversa. Brivido per il Catania, che nei minuti successivi subisce l’offensiva rosanero, galvanizzato dal vantaggio sfiorato. Altra occasione per il Palermo, con Lucca che fa partire un bel diagonale di poco a lato al 25′. Palermo che non molla un centimetro e al 29′ è Floriano a farsi vedere, con un tiro-cross che salva miracolosamente Sarao sulla linea.
Al 35′ cambia l’inerzia della partita con Marconi, ammonito precedentemente, che rimedia il secondo giallo e la conseguente espulsione per un fallo su Russotto. Lo stesso numero 7 fa partire poi un tiro deviato con il conseguente corner che risulta pericoloso con Giosa che sfiora il vantaggio. Partita molto sentita tra le fila rossoazzurre: Sales che va a tu per tu con un avversario e rimedia un giallo. Catania che cerca di sfruttare la superiorità numerica, ma Golfo spreca una buona occasione al 42′ sparandola centrale su Pelagotti.
Seconda frazione di gioco che inizia con un fulmine a ciel sereno: Russotto spreca a tu per tu con Pelagotti al 1′ minuto della ripresa, un’occasione ghiottissima che si infrange sul palo. Altra occasionissima al 5′ minuto del secondo tempo, ma il parapiglia intorno all’area piccola si risolve in un nulla di atto. Raffaele, in panchina, si mette un’altra volta le mani nei capelli, incredulo per le palle goal sprecate dai suoi. Dall’Oglio poi prova dalla media distanza ma Pelagotti è ancora attento.
Doppio cambio per il Palermo, che prova a cambiare le sorti della partita. Escono Valente e Silipo per Santana e Crivello, due innesti di esperienza per il neo mr. Filippi. Sorti della partita che però non cambiano nei primi minuti. Russotto, il più pericoloso degli etnei si fa atterrare ancora una volta sull’out di sinistra. Sul calcio piazzato si presenta Dall’Oglio, che sfiora il goal, poi è Sarao a concludere in porta sul successivo assist.
Catania sicuramente pericoloso e con il pallino del gioco in mano, ma poco concreto. La formazione rosanero allora approfitta di tutti questi regali e Santana è bravo a raccogliere un bel cross sulla sinistra e al volo la butta sotto il sette. Un goal meraviglioso a cui Raffele prova a rispondere: Rosaia e Di Piazza entrano per Welbeck e Sales. Rossazzurri a trazione anteriore, ma molto confusionari in avanti. Lo 0-1 dei Rosanero ha letteralmente tagliato le gambe del Catania, che fino a qualche secondo prima sembrava poter fare bello e cattivo tempo in modo incontrastato.
Il cambio Manneh per Pinto al 71‘ è un’ulteriore dimostrazione della voglia, quanto meno di pareggiare. Proprio il gambiano si fa subito vedere, facendosi atterrare da Crivello. Sulla punizione si presenta come sempre Dall’Oglio, che non spaventa Pelagotti buttandola alta. Al 77′ ultimo cambio per Raffaele, che richiama dal riscaldamento Reginaldo e Albertini a cui fanno spazio uno spento Calapai e uno stanchissimo Sarao. Risponde Filippi che per difendersi fa entrare il giovane Peretti per Palazzi, che zoppica vistosamente nell’uscita dal campo. Proprio il classe 2000 neo entrato prova una splendida soluzione al volo su angolo battuto dall’autore del goal Santana. Conclusione forte ma alta.
All’81’ ci prova ancora Russotto, al netto dell’errore a inizio secondo tempo, il migliore dei suoi per distacco. L’attaccante romano raccoglie un bel cross di Dall’Oglio che si spegne sulla parte alta della traversa: il secondo legno per il Catania, che vede scorrere il tempo passare inesorabilmente. Ci prova all’85’ Reginaldo, dopo una bella azione personale. Il tiro è ancora una volta parato da Pelagotti, autore non di parate straordinarie ma sempre attento.
Occasione all’89’: Russotto batte e Giosa, di testa, manda lungamenta al lato. Nei piedi di Reginaldo, poi, l’ultimo vero sussulto: Russotto la mette in mezzo e il numero 10 la butta, dal limite dell’area piccola, clamorosamente alta. Una palla che sa di resa per il Catania, imprudente a fidarsi della superiorità numerica e nervoso nel reagire all’inaspettato vantaggio palermitano. Il Palermo dunque vince il derby di Sicilia dopo 9 anni dall’ultima volta: era il novembre del 2012 e gli isolani, ancora, giocavano in Serie A.
Francesco Mascali
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