“Qui dove il mare luccica e tira forte il vento, sulla vecchia terrazza, davanti al golfo di Sorrento”, chiaro che Lucio Dalla non l’abbia scritta e cantata pensando a Catania-Sorrento, ma qualche analogia possiamo trovarla. Già, perchè nel momento più difficile della stagione, quando il vento appunto tirava forte e in modo contrario, il Catania rialza la testa. Dalla vecchia terrazza dedicata alla stampa dello stadio Massimino, abbiamo visto l’Elefantino (finalmente) luccicare. Proprio contro il Sorrento, che ritorna nel proprio (fantastico) golfo inondato dalle reti etnee. In particolar modo, dalla tripletta di un ispirato Roberto Inglese e dalla marcatura di Matteo Stoppa.
Un risultato di 4-0 netto, rotondo, forse pure eccessivo, sicuramente sudato e “non facile“, come dichiara lo stesso Domenico Toscano nella conferenza stampa post partita. Già, perché, dopo un primo tempo molto equilibrato e con poche occasioni, la partita è rimasta bloccata sullo 0-0 per oltre settanta minuti. Nella seconda frazione, però, il Catania è tornato in campo con un altro piglio. Con un’altra gamba e, soprattutto, con un’altra voglia di portare a casa la vittoria.
I cambi e la maggior qualità etnea hanno fatto la differenza ma, probabilmente, se non ci fosse stato Roberto Inglese staremmo parlando di un’altra partita. L’attaccante italiano classe 1991, nel giro dei venti minuti finali, mette a referto una tripletta che (si spera) caccia fuori il Catania da un momento complicato. “I cambi hanno fatto la differenza e, ovviamente, sono contento della prestazione di Inglese. Viene da due anni in cui ha giocato con meno continuità. Lui non è solo un attaccante che è già arrivato a 10 gol, ma un ragazzo che mostra sempre a ogni allenamento la sua disponibilità”, commenta l’allenatore rossazzurro.
Dopo la prima rete di Inglese, quella che ha sbloccato il match, si è sentito un forte boato dello stadio. Ma è dopo il gol del momentaneo 2-0, siglato da Matteo Stoppa, che tutto il Massimino ha tirato fuori un urlo liberatorio. Già, perchè, dopo un primo tempo non troppo entusiasmante, chiuso in parità tra i fischi della curva, il pubblico catanese aveva paura di assistere alla stessa scena delle ultime settimane, se non degli ultimi mesi. Ma questa volta, almeno per questa, il Catania (ri)trova una vittoria che mancava in casa da oltre un mese.
Nel secondo tempo, la formazione etnea è riuscita a trasformare quei fischi quantomeno in timidi applausi. D’altronde, non è sicuramente una sola vittoria, seppur per 4-0, che farà passare il malumore degli ultimi tempi. Tuttavia, è dall’ultima partita di questo 2024 che il Catania dovrà ripartire in vista del nuovo anno. La strada, così come il campionato, è ancora lunga. Questa volta, però, i tifosi etnei possono tornare a casa se non felici, almeno contenti. E, sotto l’albero di Natale, trovano uno dei regali più desiderati: i tre punti.
Chi, infine, passerà un Natale indimenticabile, avendo già scartato il più bello dei regali, è il giovanissimo portiere rossazzurro, Damiano Butano. Il classe 2008, all’età di 16 anni, ha fatto il proprio esordio (da titolare) e ha mantenuto la porta inviolata grazie a una solida difesa e al sostegno di tutto il Massimino. “Esordire in prima squadra è un sogno. Fino a qualche settimana fa era una cosa nella sfera del surreale, improbabile per intenderci, ma dentro di me non impossibile. Ci speravo e oggi ho esaudito un sogno”.
È dal genuino entusiasmo del suo giovane portiere, ma evidentemente anche da ciò che è successo in settimana al Direttore Sportivo, Daniele Faggiano, che il Catania deve ripartire. “Dedichiamo la vittoria al nostro direttore sportivo Daniele Faggiano, al quale è successa una cosa molto bella e positiva. Gli mando un grosso abbraccio e ho detto alla squadra che questo episodio capitategli è un segnale positivo anche per tutti noi in vista del futuro”, dichiara Toscano al termine della partita. Che la vittoria contro il Sorrento possa essere quel famoso spartiacque in vista del futuro?
Giuseppe Rosario Tosto
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