LONDRA (dal nostro corrispondente) – Poco importava che il West Ham avesse già esordito sul nuovo terreno di gioco giovedì scorso, superando senza problemi gli sconosciuti sloveni del NK Domzale. La vera festa è stata ieri pomeriggio: fuochi d’artificio, l’annuncio delle tribune dedicate a due mostri sacri come Bobby Moore e Trevor Brooking e l’inno nazionale eseguito da una cantante lirica. Poi, lo spettacolo è proseguito in campo, con gli Hammers che – dopo i rifiuti di Barcellona e Bayern Monaco – hanno inaugurato il nuovo stadio contro la Juventus. Nuova cornice che ha visto l’esordio di un Higuain in lecito ritardo di condizione – l’argentino ha iniziato ad allenarsi il 28 luglio -. Ritardo sopperito dalla prestazione maiuscola di Dybala, che ha incantato i sessantamila tifosi inglesi, strappando in più di un’occasione applausi, mettendo in cassaforte la rete dell’1-0 e confezionando con un no look, seguito da un passaggio di suola per Mandzukic, la rete del momentaneo raddoppio.
Welcome to your new home, #WHUFC! #WestHamJuve pic.twitter.com/cLNZpQMk2s
— Andrea Motta (@neoandrea) 7 agosto 2016
NUOVO STADIO – Chi non conosce la raffinata bellezza dell’Olympic Stadium? Ma le migliorie apportate dalla nuova proprietà sono evidenti: il primo anello è stato interamente ricostruito, eliminando la pista di atletica utilizzata durante le Olimpiadi londinesi che consente ai tifosi di vivere più da vicino la gara – anche se, a dire il vero, sembra più una soluzione momentanea, visto che si tratta di prefabbricati.
FORMAZIONI – Allegri manda subito in campo capitan Buffon, appena rientrato dalle vacanze, insieme ai nuovi acquisti Benatia, Pjanic e Dani Alves. In panchina Higuain, così come Pjaca e altri due reduci da Euro 2016: Barzagli e Chiellini. Poche sorprese nella formazione di Bilic, che si affida a Carroll in avanti e in difesa dà spazio all’ex di turno, Angelo Ogbonna. Parte dalla panca l’idolo di casa, Dimitri Payet, anche lui rientrato pochi giorni fa dal break estivo.
The speaker announces the line ups. I am in a special position. #WestHamJuve #WHUFC pic.twitter.com/Z5XgtDOTOe
— Andrea Motta (@neoandrea) 7 agosto 2016
MOMENTI – Lo stato della preparazione delle due squadre è diverso. I ragazzi di Bilic, come detto, hanno già esordito in gare ufficiali e debutteranno in Premier League tra una settimana contro il Chelsea di Antonio Conte. I bianconeri, invece, sono ancora work in progress: i pezzi pregiati, insieme ai nuovi acquisti, hanno iniziato da poco ad allenarsi e Allegri conta di avere tutto sotto controllo per il primo match di campionato, tra due settimane, contro la Fiorentina.
JUVENTUS – Ma gli indizi di ieri pomeriggio, sono comunque interessanti: Mandzukic e Dybala sono in formissima e dialogano alla perfezione. Un po’ più indietro, Lemina e Asamoah sono in condizione e lo dimostrano, macinando chilometri su chilometri. Pjanic è puntuale e mette sempre ordine, anche se forse come playmaker perde qualcosa – ceduto Pogba si aspetta un altro arrivo in mezzo al campo, con l’eventuale spostamento del bosniaco sulla mezz’ala. Buono anche l’impatto di Pjaca che, fin dal suo ingresso in campo, si è rivelato una spina nel fianco costante per l’impacciata difesa inglese. Dai due cross di Dani Alves sono partiti i primi due gol, ma l’ex terzino del Barcellona non è sembrato irresistibile in fase di ripiegamento. Così come Alex Sandro, che ha mostrato più di uno spunto interessante in fase di spinta, ma ha sofferto tremendamente le sortite di Valencia. Difficoltà palesate anche da Benatia e Rugani, in costante ritardo su Carroll – menomale che i titolari sono Bonucci, Chiellini e Barzagli…
#Higuain sembra ancora appesantito. #Piaça già in palla. #WestHamJuve 2-2 pic.twitter.com/nKfK3gGXLm
— Andrea Motta (@neoandrea) 7 agosto 2016
WEST HAM – Chiosa finale sui padroni di casa: i COYI hanno chiuso la scorsa annata in settima posizione e, nel match di ieri, hanno palesato evidenti lacune nelle retrovie, unite a difficoltà nel palleggio. Il ritorno in campo dal primo minuto di Payet, elemento fondamentale per il gioco degli Hammers, risolverà parzialmente questo deficit per una squadra che, ai nastri di partenza, non pare essere in grado di raggiungere più del sesto posto. Parliamo di un club che, comunque, nel giro di qualche anno, punta a competere con le altre grandi d’Inghilterra: gli introiti del nuovo stadio saranno decisivi in questo senso.
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Nell’albo dei pubblicisti dal 2013, ha scritto un eBook sui reporter di guerra e conseguito due lauree. A Catania si è innamorato del giornalismo sportivo; a Londra si è tolto la soddisfazione di collaborare per il Guardian e il Daily Mail. Esperto di digital marketing e amante dei social media, nel 2017 ha deciso di tornare a collaborare con VdC di cui era già stato volto e firma nel 2012-2013.