Straordinario: non ci sono altre parole per definire Charles Leclerc, autore di una gara superba in quel di Monza. Dopo ben 9 anni, dunque, torna a vincere la Ferrari nel gran premio di casa. Per il monegasco è la seconda vittoria consecutiva, dopo una gara maestosa, accompagnata da un incredibile tifo tra gli spalti dell’autodromo. L’urlo del talento ferrarista in team radio è la perfetta sintesi di un capolavoro costruito sin dal venerdì, un capolavoro che resterà nella storia di Monza e di tutti i tifosi del cavallino. Ma per la rossa poteva andare anche meglio: stride con la prestazione del compagno, infatti, la gara di Sebastian Vettel. Prima commette un incredibile errore alla variante Ascari, girando la macchina solo. Poi nel tentativo di rientrare sfiora il disastro con Stroll, quest’ultimo bravo a evitare il 4 volte campione del mondo. Massimo risultato invece per Hamilton e Bottas, che completano il podio dopo una grande lotta con la Ferrari numero 16. Menzione speciale per il nostro Antonio Giovinazzi, che conclude nono nel gran premio di casa.
La partenza di Leclerc non è straordinaria, grazie anche ad un buono spunto di Hamilton. Il monegasco è bravo però a difendersi e sfruttare al massimo le potenzialità della Ferrari alla prima staccata. Bottas prova anche a prendere il secondo posto ma è bravo Hamilton a riprendere la posizione sul curvone. Vettel è quarto poi Hulkenberg, Ricciardo, Stroll, Sainz Albon e il nostro Antonio Giovinazzi. Al giro 4 il primo contatto tra Sainz e Albon: quest’ultimo sorpassa da vero campione lo spagnolo alla seconda variante, poi il pilota McLaren mette i muscoli e lo sbatte fuori alla prima Lesmo.
Al giro 5 Ricciardo passa agevolmente Hulkenberg, mentre al sesto giro il disastro firmato Vettel: prima perde la macchina sul cordolo dell’Ascari, poi sfiora l’irreparabile con Stroll, tornando modo al dir poco imprudente in pista e sfiorandolo di un non nulla. Entra ai box, cambia ala e mette la bianca, mentre i commissari decidono sulla penalità, che arriva al giro 12: dieci secondi di Stop&go. Il ferrarista la sconta subito e torna in pista addirittura da doppiato. Sembra quasi incomprensibile questo crollo psicologico del quattro volte campione del mondo, che da oltre un anno ormai ne sta influenzando le prestazioni in negativo. Al giro 19 Hamilton va ai box, mentre un giro dopo tocca a Leclerc. Da quel momento in poi inizia il vero capolavoro del talento monegasco.
Dal giro 21 Hamilton attacca grazie al DRS e una gomma più prestante (la gialla, mentre Leclerc con la bianca) e curva dopo curva è una lotta contro i nervi per il giovane ferrarista. Al giro 23 l’inglese ci prova sulla seconda variante ma Leclerc mostra tutta la cattiveria difensiva e lo accompagna fuori. Sventola la bandiera bianco/nera: ciò vuol dire che alla prossima scorrettezza sarà squalifica. Il 16 sfrutta al massimo la velocità della SF90, difendendosi chirurgicamente ad ogni curva. Al giro 29 errore nel pit-stop di Carlos Sainz che è costretto ad abbandonare dopo un GP maiuscolo: è Virtual Safety Car, che fa respirare Leclerc.
Si riparte, ma dopo neanche un giro è Kvyat con la sua Toro Rosso fumante a far scattare ancora una volta la VSC. Al giro 32 si ritorna a pieno regime con Hamilton costante sotto il secondo. A 20 dalla fine la classifica recita: Leclerc davanti a tutti, poi Hamilton, Bottas che guadagna ad ogni curva, Ricciardo e Hulkenberg autori di una grandissima gara. Poi dalla sesta alla decima posizione Giovinazzi Albon, Perez, Verstappen e Norris. Al giro 35 Leclerc va lungo alla prima variante, ma torna saltando sui dossi non perdendo praticamente nulla. Bottas nel frattempo guadagna tantissimo sul compagno di squadra (ormai siamo sui soli 3 secondi di distanza).
Vettel è ancora 13° quando siamo giunti al 40° giro del GP di Monza. Nel frattempo Leclerc continua a tenere dietro le Mercedes. Al giro 42 errore madornale di Hamilton che blocca alla prima curva, va lungo e si fa superare da Bottas, che diventa nemico principale della Ferrari in testa. Il finlandese al giro 47 fa segnare il tempo più veloce. Continua ad essere vicino ma non mette la stessa pressione del compagno di squadra e per Leclerc vuol dire solo una cosa: gestire e sfruttare ogni errore. Errore che alla fine arriva: sempre alla prima variante, sempre andando lungo. Nel frattempo Hamilton entra ai box per prendere il punto supplementare grazie alle nuove gomme. Il miglior tempo, poi, arriva al penultimo giro.
Alla bandiera a scacchi è un autentico tripudio: Leclerc alza il pugno e in team radio sfodera un urlo da pelle d’oca. Il tutto condito da una splendida cornice di pubblico, quella inimitabile del gran premio di Monza e della sua marea rossa. Arrivato sotto il podio, il predestinato chiede addirittura di parlare in Italiano: “Vincere qui è un sogno per me, non ho parole“. Leclerc ama la Ferrari e i tifosi ferraristi si innamorano, gran premio dopo gran premio, di questo ragazzo di soli 21 anni. La festa del podio, poi, è il solito spettacolo, con l’inno di Mameli a fare da sottofondo a un contesto emozionante. La Ferrari torna a vincere a Monza, facendo segnare anche la seconda vittoria in campionato. Proprio il campionato sembra ormai indirizzato per le vie della Mercedes e il mai domo Hamilton. Sembra però che il futuro della Ferrari sia tutto sulle spalle di questo giovane talento, macchina permettendo. Menzione d’onore per Ricciardo e Hulkenberg, con una Renault finalmente davvero competitiva. Bene anche Perez, Giovinazzi e Norris, rispettivamente settimo, nono e decimo. Per il pilota italiano è una grandissima prestazione, che scaccia le sfortune e gli errori degli ultimi GP.
Francesco Mascali
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