Dopo il lungo e interminabile periodo di sosta la F1 è finalmente tornata. La gara austriaca ha fatto divertire i tifosi, meno i motoristi Mercedes e Honda. È successo di tutto fra rotture di propulsori, problemi meccanici ed errori ai box. Clamoroso e molto pericoloso quanto successo in casa Alfa Romeo che non fissando l’anteriore destra fanno correre un grosso rischio a Raikkonen durante l’ultima curva. Disastro RedBull che, dopo la lotta all’ultimo reclamo, raccoglie un doppio 0 pesantissimo. Capitolo Ferrari. Qui tocca prendere in prestito un termine calcistico: brutta prestazione, ma si salva solo il risultato.
Valtteri Bottas, 10 e lode: Come l’anno scorso piazza il primo acuto di stagione all’esordio. Conquista pole e vittoria grazie a cuore e sangue freddo. Che abbia abbandonato il timore reverenziale nei confronti di Hamilton? Lo speriamo.
Charles Leclerc, 10: WOW! Ha tenuto a galla la sua Ferrari durante tutte le fasi della gara. La vettura di Maranello è chiaramente deficitaria di potenza. Il monegasco ci ha messo tutto il suo talento in questa impresa, effettuando due sorpassi monstre su Perez e Norris piazzandosi secondo. Che manico il ragazzo, dategli una Rossa degna del proprio nome e chissà…
Lando Norris, 9,5: Gara quasi perfetta del pilotino inglese. Primo podio in carriera strameritato. Lotta con cuore durante tutta la gara e nel finale piazza pure il giro veloce che gli vale sia il punto in più in classifica che il terzo posto (scendendo sotto i 5 sec. di distacco su Hamilton). Chapeu.
Lewis Hamilton, 5,5: Pasticcione. Forse più concentrato su questioni extra pista che su quelle di gara. Weekend da dimenticare per il sei volte campione del mondo. Al sabato non vede le bandiere gialle. La domenica contatto al limite con Albon che gli è valsa la penalità. Se fosse stato giudicato incidente di gara non sarebbe stato uno scandalo, ma se non fosse arrivato a lottare con il pilota RB staremmo parlando di una doppietta Mercedes.
Carlos Sainz, 6,5: Gara solida con qualche spunto interessante. Forse la sosta posticipata ha rovinato la sua gara, facendogli perdere ritmo nel finale. Timido quando si è trovato nella condizione di dover attaccare Leclerc durante le prime fasi della gara, ma rimane una certezza granitica per la sua McLaren, ora seconda nel costruttori.
Sergio Perez, 6: Checo dimostra ancora una volta chi è il pilota vero del team. Paga la scelta della media quando tutti mettono la dura. In difficoltà nel finale sia per l’usura degli pneomatici che per il motore. La sensazione è che il messicano potrà giocarsi il podio in molte occasioni.
Pierre Gasly, 7: Arriva a punti con un’Alpha Tauri veramente sorprendente. Bravo, bravo. Da quando è tornato a Faenza ha ritrovato lo smalto del 2018. Chissà se una big gli darà una seconda possibilità in futuro.
Esteban Ocon, 7,5: Arrugginito al sabato quando in qualifica si posiziona quattordicesimo. Ma i punti si fanno in gara e lui ha dimostrati di esserci. Ottimo ritorno in F1 per lui. Caparbio nello sfruttare al massimo le occasioni.
Antonio Giovinazzi, 6.5: Come tutti i motorizzati Ferrari è in difficoltà nei lunghi rettilinei di Zeltweg ma a piccoli passi porta l’Alfa Romeo a punti. L’Alfa è un disastro ma il pilota pugliese salva il salvabile. Forza Antonio!
Sebastian Vettel, 5: Gara indubbiamente insufficiente quella del tedesco. La sua monoposto oggi non era facile da domare come lui stesso ha ammesso nel dopo gara, ma ci si aspetta comunque molto di più da un quattro vole campione del mondo. Il contatto con Sainz? Un pilota ha il dovere di provarci, anche quando la vettura ha dei chiari limiti.
Nicholas Latifi, 6: Chiaramente deve ambientarsi all’interno del mondo della F1, porta la vettura integra sotto la bandiera a scacchi. Non ha conquistato i primi punti in carriera ma ha fatto davvero il massimo. Good job!
I ritirati
Max Verstappen, 6.5: SuperMax è agguerrito e già dal sabato piazza la sua RB16 in seconda fila, poi diventata prima grazie alla penalità di Hamilton. Con una mescola di svantaggio punta alla strategia differente per passare le mercedes ma un problema all’antistallo lo obbliga al ritiro. Peccato, avrebbe regalato spettacolo
Alexander Albon, 7: Gran bella gara quella del pilota thailandese, che effettua un paio di sorpassi degni di nota. Non si fa alcuno scrupolo nel provare l’attacco all’esterno di curva 4 nei confronti del sei volte campione del mondo ma gli è andata male. Li vorremmo tutti così i piloti, agonisticamente cattivi. Grazie Alex, il podio arriverà presto.
Lance Stroll, 5,5: Gara più che anonima la sua fino al ritiro per noie al motore.
Daniel Ricciardo, 6: Ormai Daniel e il ritiro durante la prima gara della stagione sono una coppia conclamata. Lo aspettiamo fra una settimana.
George Russell, 6,5: Stava conducendo una gara magistrale il neo campione del mondo della F1 virtuale, poi i problemi di affidabilità lo costringono al ritiro.
Romain Grosjean, 4: Inizia male il 2020 del pilota francese. Fra incidenti autonomi e difficoltà tecniche evidenti non sarà una stagione facile.
Kevin Magnussen, 4: Difficile giudicare le Haas. Come detto ci sarà tanto da penare e il ritiro per guai meccanici ne è una dimostrazione.
Kimi Raikkonen, 6: Stava facendo una buona gara, poi la dormita del box Alfa Romeo lo costringe al ritiro. Multa in arrivo per la scuderia.
Daniill Kvyat, 6: Era a punti con la seconda Alpha Tauri. Poi la foratura causata, probabilmente, dai detriti in pista, lo costringono a un ritiro last minute. Sfortunato, ma insieme a Gasly possono dare qualche soddisfazione al team italo-austriaco.
Antonio Maimone
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