Al termine del bel GP del Messico a gongolare è ancora una volta la Mercedes che grazie a una strategia una sosta e un Lewis Hamilton strepitoso hanno la meglio di una Ferrari alquanto confusa e impacciata con le strategie ai box che non permettono alla scuderia del Cavallino di concretizzare e portare a casa una vittoria nonostante la partenza in prima fila dovuta alla penalizzazione di Max Verstappen. Sia chiaro, parlare da fuori, seduti dal divano con il telecomando in mano è sempre facile, ma ci sono uomini pagati per pensare e agire in quei momenti che evidentemente prendono qualche abbaglio di troppo per non parlare infine degli errori dei meccanici durante le soste ma quest’ultimi hanno sicuramente più attenuanti rispetto a chi sta seduto al muretto box. Ottimo invece Perez che guida e si diverte all’interno del circuito di casa e finisce dietro ai top team. Male la Mclaren.
Lewis Hamilton, 10 e lode: Gara assolutamente perfetta per il quasi sei volte campione del mondo della Mercedes. Al via evita il contatto con Vettel prima e Verstappen poi, va in testa grazie alla strategia e da quel momento fa quello che più gli riesce meglio, dominare. Gestisce il treno di gomme medie talmente bene che probabilmente sarebbe arrivato ad Austin senza problemi. Hammer come sempre. Vincerà il titolo in quella che considera le sua seconda casa: l’America.
Sebastian Vettel, 8.5: Si ritrova in prima fila quasi insperatamente, prova ad allungare il primo stint sperando in un degrado, mai arrivato, delle gomme di Hamilton. Sfortunato nei doppiaggi, arriva secondo e con un buon ritmo. Bene cosi in questo weekend messicano.
Valtteri Bottas, 8: Il brutto incidente del sabato non ha influito minimamente sull’ottima gara della domenica. Sale sul podio e rinvia di una gara l’affermazione iridata del suo compagno di squadra.
Charles Leclerc, 7.5: Prova di forza al via quando dopo il lunghissimo rettilineo gira primo dopo curva 1, poi la strategia e l’errore ai box dei meccanici gli toglie un podio che avrebbe meritato. Peccato.
Alexander Albon, 8: L’ anglo-tailandese sfrutta a pieno i pasticci di Hamilton e del suo compagno di squadra in curva due e tre. Arriva quarto e continua il processo di crescita.
Max Verstappen, 5.5: Chi scrive ha diviso il voto dell’olandese in tre parti: 10 per il giro che gli avrebbe consegnato la seconda pole in carriera, 1 per il madornale errore di non alzare il piede con Bottas a muro e 6 per la bella gara. Occasione persa per Max.
Sergio Perez, 9: Parte undicesimo e arriva settimo, lotta e resiste agli attacchi finali di Ricciardo. Super weekend per l’idolo del Messico.
Daniel Ricciardo, 8: Ripartitore di frenata automatico o no, i problemi della Renault sono da ricercare sopratutto al sabato. Ci prova con Perez un paio di volte ma non ha il grip giusto per tenere la macchina in pista. Daniel ci mette il solito cuore e la solita grinta. Quest’ottavo posto porta punti e un pizzico di morale per il finale di stagione.
Pierre Gasly, 7.5: Porta punti nonostante un virus intestinale che lo ha colpito. Round positivo.
Nico Hulkenberg, 7: Ha l’unica emozione del suo weekend nel corso degli ultimi giri e quando Kvyat lo sperona e lo spedisce contro le barriere. Arriva decimo a causa della penalizzazione del pilota russo della RedBull. Punto meritato.
Daniil Kvyat, 5: Pesa sul giudizio finale il contatto nel corso degli ultimi giri con la Renault.
Lance Stroll, 5: Mai incisivo.
Carlos Sainz Jr., 5: Ottimo spunto al via, poi la gomma dura non lavora come dovrebbe sulla sua MCL34 e finisce il GP molto lontano dalla zona punti. Austin è dietro l’angolo e il pilota spagnolo spera di avere più fortuna.
Antonio Giovinazzi, 5.5: Fa quel che può con una macchina non al meglio, poi ai box sbagliano l’ennesimo pit stop rovinando completamente la gara dell’italiano.
Kevin Magnussen, 4.5: Mai visto. Ma arriva prima di Grosjean.
George Russell, 6.5: Ci ripetiamo, ma l’inglesino è un bel manico. Termina davanti a Kubica e a una Haas. Weekend ultrapositivo.
Romain Grosjean, 4: Boh.
Robert Kubica, 5: -3 e sarai libero.
I ritirati:
Kimi Raikkonen, 5: Il contatto al via gli rovina il fondo e l’impianto di raffreddamento, si ritira mestamente.
Lando Norris, 6: Peccato per l’unsafe release al pit.
Antonio Maimone
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