Si è concluso con un successo meritato di Bottas e della Mercedes il tribolato weekend asiatico. Prima il tifone Hagibis minaccia lo svolgimento del GP, poi le qualifiche sembrano dare una speranza ai tifosi ferraristi, salvo subire un brusco risveglio al via. Bisogna anche celebrare la Mercedes che con ancora un paio di gare da disputare vince il campionato costruttori per la sesta volta eguagliando il ciclo di Todt e Schumacher con la Ferrari.
Voto 10 alla Mercedes che da sei anni dominano il campionato costruttori senza aver mai rivali. Si avete letto bene: senza rivali. Le statistiche pro Stoccarda sono imbarazzanti e solo qualche sporadica vittoria di Ferrari e Red Bull ne hanno minato la perfezione. Specchio ne è questa stagione: se su 8 pole position Ferrari solo 3 volte una rossa ha vinto, non vediamo come si possa impensierire la stella a tre punte.
Valtteri Bottas, 8.5: È stato competitivo tutto il weekend nipponico, si mette davanti al più titolato compagno di squadra in qualifica e allo start brucia le due Ferrari in prima fila. Quando vuole è un pilota assolutamente valido. Bravo Vallteri.
Sebastian Vettel, 6: Giro capolavoro che gli vale la pole position al mattino, poi spreca tutto al via con un errore in partenza che gli pregiudica le possibilità di vittoria. Bravo nella difesa contro Hamilton negli ultimi giri, ma ancora una volta la Pole è stata vanificata e una scuderia come la Ferrari merita di più.
Lewis Hamilton, 7: Concreto ed efficace, lascia la vittoria al compagno di squadra e mette più di una mano sul suo sesto titolo mondiale. Prima era talento nella sua più pura essenza, adesso è un Calcolatore spietato. Sempre più nell’olimpo della F1.
Alexander Albon, 7: Miglior piazzamento in carriera per lui in F1 e unica Redbull a tagliare il traguardo alla fine dei 52 giri. Cresce e pure bene. Verrà confermato?
Carlos Sainz, 8.5: Rischiamo di diventare ripetitivi ma quest’anno la McLaren e il pilota spagnolo arrivano spesso dopo i top team. Se ci fosse un campionato mondiale “degli altri” lo avrebbero già vinto.
Daniel Ricciardo, 8: Ottima rimonta dal fondo, rimane fuori dai guai e porta la monoposto in zona punti (e davanti al compagno di squadra, meglio qualificatosi). Meglio di così era davvero impossibile
Charles Leclerc, 4: Unica nota positiva del suo weekend è che è finito. Sbaglia la partenza, sperona Verstappen in curva 2 e dulcis in fundo riceve 15 secondi di penalità per: 1) aver ignorato il team radio che lo invitava e rientrare a sostituire l’ala danneggiata nel contatto con il 33 della RedBull 2) aver guidato con negligenza causando l’incidente già citato con il pilota olandese. Lo aspettiamo in Messico.
Pierre Gasly, 7.5: Costante e veloce in qualifica, solido in gara. Bene bene bene.
Sergio Perez, 7: Per sua fortuna la gara viene dichiarata conclusa al giro 52 e non al 53 sennò staremmo parlando di una insufficienza. Rimonta gli avversari e batte il suo compagno di squadra che lo aveva sopravanzato in qualifica. Ora lo attende il GP di casa e scommettiamo che sarà carico e motivato.
Nico Hulkenberg, 6.5: Fa una buona gara e risale la china dopo una qualifica disastrosa. Non un cattivo modo per mettersi in mostra.
Lance Stroll, 5: Buon inizio per il canadese, poi si perde fra le curve tecniche del circuito nipponico.
Daniil Kvyat, 5: Anonimo.
Lando Norris, 5.5: non è stata di certo la miglior gara del pilota inglese ma viene praticamente spedito al Fuji in un tentativo di sorpasso piuttosto ottimistico di Albon.
Kimi Raikkonen, 4.5: La sua Alfa Romeo non è settata al meglio ma lui sembra già pensare alle vacanze invernali. Non è quello che serve al suo team.
Romain Grosjean, 5: Mai pervenuto in gara.
Antonio Giovinazzi, 4: Fa come il gambero e invece di andare avanti perde progressivamente posizioni. Ancora in cerca di una conferma deve fare molto di più. Ma dai box dovrebbero pure dargli una mano ogni tanto.
Kevin Magnussen, 4: Grave l’errore in Q1 che gli complica qualifica e gara. Altro round da dimenticare.
George Russell, 6: Gara onesta la sua e non commette errori.
Robert Kubica, 3: Sbaglia come un principiante in Q1 distruggendo la sua monoposto e costringendo i meccanici a un lavoro extra, utilizzando i già pochi ricambi di cui dispone la Williams.
I ritirati:
Max Verstappen, 6: Ottimo lo spunto al via, incolpevole nel contatto con Leclerc.
Antonio Maimone
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