A Imola si riaprono i giochi per il Mondiale di Formula 1. Una rondine non fa certo primavera, ma il successo di Max Verstappen al Gran Premio dell’Emilia-Romagna è un chiaro segnale: la Red Bull e, soprattutto, Super Max ci sono. L’olandese si impone in grande stile, sorprendendo anche la McLaren con un passo gara ritrovato e una gestione gomme finalmente solida.
La vittoria di Verstappen, arrivata grazie a una partenza imperiosa e a una gara impeccabile, certifica la bontà degli aggiornamenti tecnici introdotti nelle ultime settimane. Fondi, carrozzeria e soprattutto i nuovi condotti di raffreddamento dei freni si sono rivelati fondamentali nel contenere il degrado delle gomme posteriori, ex tallone d’Achille della RB20.
Dopo la staccata-capolavoro al Tamburello su Piastri subito dopo il via, l’olandese ha mantenuto la testa della corsa senza mai doversi difendere. Quando ha girato a parità di gomma con le McLaren, ha tenuto il margine con apparente facilità. Sempre più lontani dalla prima posizione, gli strateghi del team di Woking hanno tentato l’azzardo: fermare Piastri prima e forzare una strategia a due soste, che si è tuttavia rivelata meno redditizia del previsto.
Il successo di Imola restituisce una Red Bull competitiva e risolleva Max in classifica: terzo a 22 punti da Piastri, con una classifica iridata più aperta che mai. Per Verstappen, inoltre, anche l’enorme soddisfazione del tributo del popolo rosso di Imola, durante la celebrazione del podio. L’Italia, patria del motorsport, rende omaggio a uno dei più grandi di sempre. Non a caso, l’ultimo pilota non-Ferrari a ricevere un trattamento del genere era stato il leggendario Ayrton Senna.
Soltanto due settimane fa la McLaren volava a Miami. Forte di un vantaggio che, in certi momenti, sfiorava il secondo al giro. Tuttavia, Imola ha restituito alla squadra inglese una realtà meno idilliaca. Come ha spiegato Andrea Stella, il disegno del tracciato e i progressi della Red Bull hanno annullato gran parte del margine visto in Florida. “Nelle curve veloci come quelle di Imola, non godiamo di un particolare vantaggio”, ha ammesso il team principal McLaren.
Piastri, assoluto mattatore di questo inizio di stagione, incassa un deludente terzo posto. Il sorpasso subito alla prima curva da Verstappen ha condizionato il suo intero GP. “Bisogna ammettere che Max ha fatto una bella mossa.” ha riconosciuto nelle interviste post-gara.
Le neutralizzazioni, tra Virtual Safety Car e Safety Car vera e propria, hanno regalato un decisivo vantaggio strategico a Verstappen e Norris, penalizzando invece la strategia a due soste di Piastri, che nel finale ha faticato con gomme usurate.
Se Piastri è deluso, può parzialmente sorridere Lando Norris. Autore, nel finale, di un bel sorpasso (con gomma più fresca) sul compagno di squadra che gli ha garantito il secondo posto. Per il pilota inglese, reduce da un inizio di stagione a dir poco complesso, una boccata d’aria fresca e una lotta Mondiale ancora alla portata.
La sessione di qualifiche del GP di Imola, con entrambe le Ferrari fuori dalla top 10, è stato uno dei punti più bassi della storia recente del Cavallino rampante. Strategia pigra, piloti nervosi, performance inesistenti. Una Ferrari deprimente che aveva ammutolito l’affezionatissimo pubblico di Imola.
Tuttavia, nonostante le basse aspettative, alla domenica è arrivata una risposta, un segno di vita dal pianeta rosso. Hamilton e Leclerc si sono lanciati in una rimonta furiosa e priva di errori, chiudendo rispettivamente quarto e sesto.
La squadra ha mostrato intelligenza strategica, richiamando Leclerc ai box nel momento giusto. Lo spettacolare undercut del pilota monegasco, che minacciava di attaccare il podio, si è infranto contro un ennesimo colpo di sfortuna. Le due neutralizzazioni hanno beffato Leclerc, garantendo agli avversari prima un pitstop in condizioni favorevoli e poi gomme nettamente più fresche nello stint finale.
Ha sfiorato il podio anche Lewis Hamilton. Il pilota inglese non ha avuto la brillantezza di Leclerc nelle fasi iniziali, ma è ben riuscito a districarsi tra le pieghe della gara, chiudendo a poco più di un secondo da Oscar Piastri. La sensazione è che, con un paio di giri in più, il podio sarebbe stato realtà.
Non è il risultato che i tifosi sognavano, ma è il segnale di una scuderia viva, che in qualche modo ha saputo reagire a un sabato drammatico. Il problema resta in qualifica, dove la SF-25 non riesce a tirare fuori il massimo grip dal giro secco. La vettura è più costante sul passo gara, ma paga caro il traffico e l’aria sporca, soprattutto in un’epoca in cui i disturbi aerodinamici ricordano quelli del regolamento pre-2022.
Dopo un inizio di stagione positivo, la Mercedes incappa in una domenica decisamente anonima, tra il sesto posto di Russell e il ritiro di Antonelli. Russell, scattato dalla terza posizione, ha mostrato un passo gara deludente, senza riuscire a resistere alla risalita di Norris e delle Ferrari.
Dall’altro lato del box, Antonelli ha chiuso un weekend già difficile nella ghiaia, a costretto per un malfunzionamento all’acceleratore. Per il giovanissimo pilota italiano, tredicesimo in qualifica e anonimo in gara, il weekend più difficile da inizio stagione.
Williams si conferma in zona punti con entrambe le vetture, su una pista molto diversa da Miami. Albon, splendido quinto al traguardo (dopo un bel sorpasso su Leclerc), ha persino accarezzato il sogno del podio, ritrovandosi terzo a quindici giri dalla bandiera a scacchi. Fino ad adesso, stagione quasi perfetta per il thailandese.
Dal canto suo, Carlos Sainz è apparso ben meno felice. Lo spagnolo, davanti al suo ex pubblico, ha chiuso ottavo, con la netta sensazione di aver perso un’occasione d’oro. “Eravamo più forti di Ferrari e Mercedes”, ha sbottato dopo la bandiera a scacchi, anche se in realtà le Rosse ne avevano sicuramente di più. La frustrazione di Sainz è comprensibile, ma la base su cui lavorare è solida. Il passo gara della Williams è cresciuto e, con una strategia più pulita, può lottare stabilmente per la top 5.
Con questa vittoria, Max Verstappen recupera terreno su Oscar Piastri e Lando Norris. Nel Mondiale, guida l’australiano con 146 punti, a +13 sul compagno di squadra e +22 sul quattro volte campione del mondo. Nonostante un weekend anonimo, George Russell mantiene il quarto posto, mentre Lewis Hamilton scavalca Kimi Antonelli e sale in sesta posizione, a -8 da Charles Leclerc.
Continua la grande stagione di Alexander Albon, che consolida l’ottavo posto e insidia Antonelli. Muovono la classifica anche Carlos Sainz, Isack Hadjar e Yuki Tsunoda, mentre Ocon e Stroll, a secco in questa gara, resistono in top 10.
Il doppio podio di Imola della McLaren permette al team papaya di arrampicarsi fino a quota 279 punti, quasi doppiando la Mercedes (seconda) dopo appena sette GP: il team di Brackley è infatti a 147, con ben 132 punti di distacco. Williams, trascinata anche da una solidissima coppia di piloti, è serena quinta forza, mentre Aston Martin (settima) fatica a decollare, nonostante gli aggiornamenti.
Fonte Foto in Evidenza: Formula 1 (X)
Angelo Pennisi
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