Lewis Hamilton vince in Portogallo e ribadisce la leadership del mondiale. Gara emozionante nelle sue prime fasi con i piloti impegnati a sorpassarsi a vicenda ma che poi, nella sua fase centrale, è risultata noiosa a tratti. GP del Portogallo che vive i suoi momenti migliori con Verstappen che con la sua RedBull prova a impensierire le due Mercedes davanti. Capitolo Ferrari invece, ci si aspettava qualcosa in più dai piloti di Maranello ma i limiti della vettura ci sono e si vedono. Buona la prestazione di McLaren e Alpine
Allo spegnimento dei semafori ottimo spunto dei primi che vanno via senza problemi. Dietro Sainz approfitta delle gomme rosse per sorpassare Perez e l’ottimo Norris che passa all’esterno Ocon.
Il primo giro si conclude con l’incidente fra le due Alfa Romeo che si toccano e con l’ala di Kimi Raikkonen che spezzandosi causa il ritiro del 7 e l’uscita della Safety Car.
La gara riprende al giro 7 e Bottas riesce a prendersi il vantaggio necessario per respingere gli attacchi degli inseguitori mentre chi rimane sorpreso è Hamilton che subisce il sorpasso di Verstappen e con la Ferrari di Sainz che prima perde la posizione con Perez e poi di Norris. Il secondo posto dell’olandese della RedBull dura appena qualche giro. Piccolo errore del 33 in uscita di curva nel terzo settore consente a Hamilton di avere il DRS e di riprendersi la seconda posizione.
La prima svolta della si ha al giro 20 quando Bottas subisce un attacco mortifero da parte del 44. L’inglese in fondo al rettilineo infila il finlandese all’esterno della curva 1.
Il ritmo di gara si “addormenta” per circa 18 giri dove i piloti sono impegnati a gestire quel che resta delle gomme e a fare i pit stop. Al giro 38 la Mercedes di Bottas uscendo dai box perde il retrotreno e pure la posizione a seguito del successivo attacco di Verstappen.
Antonio Maimone
Foto presa da:https://www.mercedesamgf1.com/marsF1/en/instance/ko/Portuguese-Grand-Prix.xhtml?oid=185365398#prevId=185802711
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Classe 1990, fin da piccolo viene soprannominato “Attila” per la sua vivacità. Si laurea in Comunicazione Pubblica e Giornalismo e collabora “Sicilians” da qualche anno. Si narra che la prima parola che il piccolo Antonio abbia detto non sia stata papà o mamma, ma Ayrton Senna. Amante di tutti gli sport ma le quattro ruote sono il suo primo grande amore. La sua frase? “Dammi 3 parole: freno frizione acceleratore”