Dopo l’avvincente esordio mondiale che ha visto Sam Bird e la sua Virgin trionfare in gara 1 al termine di una feroce rimonta, il pomeriggio di Diriyah ha vissuto il round two della sua nuova stagione: una tappa che non può essersi considerata avara di emozioni e che ha celebrato il primo successo in classe elettrica per Alexander Sims, alfiere della Bmw.
Ancora lui. Alexander Sims su Bmw stampa la Superpole con un giro pressoché perfetto e parte dalla prima piazzola della griglia. Memore degli errori di gara-1, il britannico tenta subito la fuga a suon di giri veloci e intelligente consumo della batteria. Il “bello” si registra nel gruppo degli inseguitori, con un Felix Da Costa su Techeetah in forma smagliante dopo lo zero del venerdì.
Di Grassi infilato con decisione in curva 18 e stessa manovra replicata qualche minuto più tardi su Buemi, con l’aggravante che il contatto stavolta tra i due è inevitabile e condanna il campione del mondo 2015/16, che si gira ed è costretto a ricostruire la sua corsa dal cuore del gruppo.
Saltano tutti gli schemi in gara a poco più di 25 minuti dalla chequered flag, Bird fa a sportellate con tutti, ad avere la peggio però è proprio lui, a muro dopo un bacio al paraurti di Pascal Wehrlein, crash che chiama in causa anche la Safety car.
Gara pertanto neutralizzata e gruppo che torna compatto alle spalle della prima guida Bmw.
Come anticipato in apertura di articolo, Sims ha fatto tesoro degli errori della prima gara, così al restart e per il restante quarto di gara, il suo è un monologo privo di imperfezioni che lo porta al successo, il suo primo in Formula E, un risultato che conferma la sua maturità e la forza della casa bavarese, prima scuderia a festeggiare la doppietta in questo mondiale.
È infatti Maximilian Gunther, al suo primo anno con il team tedesco dopo l’apprendistato in Dragon (molti lo ricorderanno anche in Formula 2 nel 2018) a conquistare la seconda posizione finale, approfittando di un’altra neutralizzazione della gara e degli incidenti dei suoi colleghi. Anche per lui si tratta di una “prima volta”, il podio numero 1 in classe elettrica.
Chiude il podio un Di Grassi che ha limitato i danni portando la sua Audi al limite nelle ultime tornate, con la speranza di rovinare la festa Bmw. Vandoorne ha confermato il potenziale Mercedes concludendo 4°, mentre Mortara ha chiuso in quinta piazza.
I grandi sconfitti del weekend arabo sono sicuramente i due Techeetah, a secco dopo due round e con una dose massiccia di problemi, tra penalità ed errori, che non possono lasciar tranquilli in primis Vergne, a cui è stata comminata una penalità in griglia prima ed uno stop&go penalty nelle fasi iniziali di gara. Risultato che fa il pari con Da Costa, reo di aver colpito irregolarmente Buemi.
La classifica dopo la prima emozionante tappa saudita vede proprio Sims ergersi a primo leader, grazie ai 35 punti ottenuti nelle prime due gare. Segue Vandoorne su Mercedes e Bird, non pervenuto in gara 2. Per rivedere le vetture 100% elettriche battagliarsi nel mondiale occorrerà adesso attendere il 2020.
Si torna in pista nel weekend tra il 18 e il 19 gennaio in Cile, sul circuito cittadino di ParqueO’Higgins.
Giovanni D’Antoni
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