Il gande ritorno del GP d’Olanda a Zandvoort ci ha regalato più sbadigli che emozioni. Bocciato, con possibilità di appello, il circuito old style olandese a causa della carreggiata troppo stretta per le monoposto di oggi. Nota positiva sono le vie di fuga con ghiaia e erba dove ogni errore lo paghi. La gara ha poco da essere raccontata, vince la noia assoluta per lunghi tratti. Ultima considerazione è un grosso in bocca al lupo per Kimi Raikkonen risultato positivo al Covid.
Max Verstappen, 10: Mattatore assoluto del weekend d’Olanda. Domina il sabato nonostante un problema al DRS nel suo giro buono. Ottiene la pole comunque. La domenica fa la lepre e fugge via subito lasciandosi dietro di sè solo la polvere. Imprendibile.
Lewis Hamilton, 7: Vuol spingere la sua Mercedes anche oltre il limite per provare a prendere Verstappen ma non ne aveva. Ha desiderato per anni un avversario e lo ha trovato finalmente.
Valtteri Bottas, 6.5: Il suo compito lo esegue senza problemi. Non ha la possibilità di attaccare il 33 della RedBull praticamente mai.
Pierre Gasly, 6.5: Idem per il francese. Completa il weekend da sogno mettendosi davanti alle Ferrari.
Charles Leclerc, 6: Niente da dire, ottiene il massimo dei punti possibili per il potenziale della monoposto.
Fernando Alonso, 7,5: L’asturiano ricorda a tutti perchè è sempre stato considerato un animale da gara e la rimonta su Sainz sul finale con annesso sorpasso è da applausi.
Carlos Sainz Jr., 5,5: Brutto l’incidente del sabato dove distrugge la sua Ferrari durante le FP3 poi la gara si rivela più complicata del previsto per mancanza di passo e di aderenza. La monoposto scivolava troppo come lui stesso ha ammesso.
Sergio Perez, 7.5: Ok, il sabato è da dimenticare per il messicano, ok guida la monoposto migliore al momento ma i sorpassi bisogna comunque farli. Ci riesce. Bravo Checo!
Esteban Ocon, 6: Alpine in forma e i risultati dei suoi alfieri lo dimostrano.
Lando Norris, 6: Soffre tantissimo il non ritmo della sua McLaren.
Daniel Ricciardo, 5.5: Solo per essersi travestito da Olanda presentandosi davanti a Max Verstappen con addosso il vessillo orange meriterebbe la sufficienza ma la sua gara è anonima.
Lance Stroll, 5,5: Meglio rispetto al suo compagno di squadra ma evidentemente il vero potenziale dell’Aston Martin in Olanda era questo.
Sebastian Vettel, 5: C’ha capito poco per tutto il weekend dove ha disseminato errori qua e là per la pista.
Antonio Giovinazzi, 7: Il solito sfigato, povero Antonio. Il capolavoro lo compie al sabato con un super Q3. La gara è rovinata da una doppia foratura. Merita un sedile!
Robert Kubica, 8: Era in gita in Olanda e di colpo al sabato mattina si ritrova in auto per la positivà di Kimi. Ottima prova.
Nicholas Latifi, 4: Lo si ricorda solo per l’incidente in Q2 che mette fine alla sessione.
I RITIRATI
George Russell, Mick Schumacher, Yuki Tsunoda: SV
Nikita Mazepin, 3: La manovra su Mick è da ritiro della licenza.
Antonio Maimone
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Classe 1990, fin da piccolo viene soprannominato “Attila” per la sua vivacità. Si laurea in Comunicazione Pubblica e Giornalismo e collabora “Sicilians” da qualche anno. Si narra che la prima parola che il piccolo Antonio abbia detto non sia stata papà o mamma, ma Ayrton Senna. Amante di tutti gli sport ma le quattro ruote sono il suo primo grande amore. La sua frase? “Dammi 3 parole: freno frizione acceleratore”