Lewis Hamilton domina e vince il GP di Stiria nonostante le diverse situazioni climatiche del weekend. Il sei volte campione del mondo si riscatta dell’opaca prestazione di sette giorni fa. Secondo posto per l’altro alfiere della casa di Brackley, Valtteri Bottas. Si preannuncia un altro campionato a parte per le due Mercedes, di un’altra categoria. Dietro, invece, il gruppo è molto vicino e regala sorpassi e pathos, per fortuna. Norris, dopo aver conquistato il podio la settimana scorsa, ottiene una buona quinta piazza. Bene anche Renault, Racing Point e Mclaren. L’Alpha Tauri di Kvyat col decimo posto conquista il primo punto iridato. Ferrari disastrosa e non solo per il doppio ritiro di Vettel e Leclerc.
Lewis Hamilton, 10 e lode: Re Lewis è tornato. Pole extraterrestre per il 44 e gara mai in discussione. Prestazione di altro livello rispetto a domenica scorsa (voto 5.5). Con un pilota così per le prossime gare il settimo titolo iridato sarà una formalità. E per lo spettacolo in pista ci auguriamo non sia così, ovviamente.
Valtteri Bottas, 8,5: Gara solida del finlandese impreziosita dal bel sorpasso su Max Verstappen per la seconda posizione. Raccoglie il massimo da questa inedita edizione del GP di Stiria: parte quarto e conquista il primo posto degli “altri”. Come detto Hamilton è stato di un’altra categoria domenica quindi bene così.
Max Verstappen, 8: Fa il massimo e prova a resistere al 77 all’esterno di curva 5. Fa andare in apnea gli appassionati per qualche secondo per il rischio di contatto con la Mercedes. Solido e veloce.
Alexander Albon, 5,5: Diciamo la verità, non ha fatto una gran gara e fa il compitino. La differenza di prestazione rispetto a 7 giorni prima è palese. Ci si aspetta maggior continuità e il salto di qualità.
Lando Norris, 7,5: Riceve una penalità forse fin troppo severa al venerdì che gli costa 3 posizioni in griglia la domenica. Fa una gara di sostanza e nel finale regala emozioni passando Stroll e Ricciardo con due manovre da top driver. Wow!
Sergio Perez, 7: Gara assolutamente positiva per il messicano che rimedia a una qualifica non esaltante. Parte 17esimo e arriva ampiamente in zona punti. Peccato per il contatto con Albon che gli sarebbe valsa la quarta posizione. Con una macchina altamente competitiva ha il manico per le prime posizioni.
Lance Stroll, 6,5: Si accende quando il suo compagno di squadra prova a passarlo. ma deve arrendersi all’esperienza del messicano. il sorpasso su Ricciardo lo salva dall’insufficienza, ma è in continua crescita. Aspettiamo di rivedere il Lance delle categorie minori.
Daniel Ricciardo, 6: Azzarda con la strategia partendo con le gialle ma non paga, peccato. Primi punti in stagione per lui, ma ci si aspetta di più.
Carlos Sainz, 6: Quando parti terzo hai tante aspettative: se poi arrivi nono significa che qualcosa non è andato per il verso giusto. Peccato per l’errore ai box che gli ha fatto perdere del tempo. Sufficienza per il tempo veloce e il punto extra che salva il weekend.
Daniil Kvyat, 6: Rimane fuori dai guai durante le prime fasi della gara e con una prestazione caparbia ottiene il primo punto iridato.
Kimi Raikkonen, 6.5: Rimane in pista quando tutti rientrano e quasi non porta l’Alfa Romeo a punti. Si conferma il mago della gestione gomme. Peccato che con un motore del genere non ci sia molto da fare.
Antonio Giovinazzi, 6: Non fa errori in gara ed è autore di qualche spunto interessante. Stendiamo un velo sul sabato.
Romain Grosjean, 5,5: GP della Stiria e d’Austria poco fortunati per lui.
Kevin Magnussen, 5: Come sopra ma arriva dietro Grosjean.
Pierre Gasly, 6: Peccato per il contatto al via con Ricciardo che rovina l’aerodinamica della sua Alpha Tauri. Da quel momento in poi solo grande sofferenza.
George Russell, 6,5: Grande qualifica a causa delle condizioni meteo. In gara i limiti della vettura emergono.
Nicholas Latifi, 6: Si conferma in apprendistato
I ritirati
Esteban Ocon, 6: Buona qualifica per lui, poi dal box lo fermano per problemi di surriscaldamento. Stessa sorte toccata a Ricciardo sette giorni prima: incolpevole.
Sebastian Vettel, S,V: La sua gara dura 3 curve poi viene centrato da Leclerc.
Charles Leclerc, 3: Eravamo solo alla terza curva, bisogna aggiungere altro? Crediamo di no. Il “mea culpa” ai microfoni di Sky Sport sono comunque apprezzabili e nonostante l’errore fanno capire di che pasta è fatto il ragazzo. Ma svarioni del genere si devono evitare, se non si vuole affossare ancor di più una stagione che si preannuncia davvero difficile.
Antonio Maimone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Classe 1990, fin da piccolo viene soprannominato “Attila” per la sua vivacità. Si laurea in Comunicazione Pubblica e Giornalismo e collabora “Sicilians” da qualche anno. Si narra che la prima parola che il piccolo Antonio abbia detto non sia stata papà o mamma, ma Ayrton Senna. Amante di tutti gli sport ma le quattro ruote sono il suo primo grande amore. La sua frase? “Dammi 3 parole: freno frizione acceleratore”