Il Diavolo sfida i Diavoli, Paulo Fonseca ancora contro il suo passato. Passa dagli ottavi di finale di Europa League un’importante fetta della stagione di Milan e Roma, impegnate oggi contro Manchester United (ore 18.55) e Shakhtar Donetsk (ore 21). Andata in terra inglese per i rossoneri, in quell’Old Trafford teatro di mille avventure e notti dal sapore di Champions League. Giocano in casa, invece, i giallorossi, che dovranno evitare in tutti i modi di subire gol per mettere in discesa la qualificazione ai quarti di finale. Due sfide dal sapore diverso, in cui tutta l’Italia del calcio confida dopo la recente eliminazione della Juventus, quella quasi certa della Lazio e con un’Atalanta chiamata a ribaltare il risultato in casa del Real Madrid.
Tante assenze da una parte e dall’altra. Ole Gunnar Solskjaer, tecnico dello United, deve rinunciare a De Gea, Pogba, Mata, van de Beek, Cavani, Rashford e Jones. Nel Milan assenti cinque titolari: fuori Bennacer, Ibrahimovic, Calhanoglu, Rebic e Theo Hernandez, a cui si aggiunge Mandzukic. Stefano Pioli manda i suoi in campo con il classico 4-2-3-1. Gianluigi Donnarumma a difesa dei pali; in difesa, spazio a Davide Calabria, Simon Kjaer, Fikayo Tomori e Diogo Dalot. Nei due di centrocampo, intoccabile Franck Kessiè con Soualiho Meite al suo fianco. Dietro l’unica punta Leao, spazio al trio composto da Brahim Diaz, Rade Krunic e Alexis Saelemaekers. Nei Red Devils, l’uomo da tenere d’occhio è Bruno Fernandes, pronto a innescare la velocità di Anthony Martial e del giovane Mason Greenwood.
Gianluigi Donnarumma, portiere del Milan
Nel primo tempo, prova subito ad aggredire alto il Milan. Al 5′, Leao trova la rete del vantaggio ma l’arbitro annulla giustamente per fuorigioco. Lo United osserva e quando può cerca di far male. Al 7′, controllo di Martial al limite e tiro al volo con il sinistro; Donnarumma alza in angolo. Il tatticismo dei primi minuti della sfida può essere sbloccato da una giocata individuale. Una giocata che, al 10′, trova Kessiè: controllo al limite dell’area, destro di controbalzo e palla all’angolino. Un gol splendido, annullato dopo un check al VAR per un tocco di braccio dello stesso centrocampista ivoriano.
Nonostante tutto, avvio convincente dei rossoneri! Tra i migliori del Milan c’è sicuramente Brahim Diaz: dai suoi piedi passano alcune delle giocate più pericolose degli ospiti, vicini al gol al 30′ con Saelemaekers. Il Manchester preferisce stare dietro la linea della palla ma va vicinissimo al vantaggio al 37′: calcio d’angolo dalla destra, spizzata che supera Donnarumma e da zero metri Harry Maguire sbaglia clamorosamente. Quella del difensore centrale dei padroni di casa è l’ultima occasione di un primo tempo in cui il Milan ha dimostrato di poter far male all’avversario. L’unico rimpianto è non aver concretizzato un paio di occasioni capitate sui piedi di Saelemaekers e Calabria.
Nel secondo tempo, avvio choc per i rossoneri che al 50′ vanno sotto. Splendida palla in verticale di Bruno Fernandes per Amad Diallo Traoré che colpisce di testa e batte Donnarumma in uscita. Vantaggio Manchester United! Il contraccolpo psicologico è palese ma i rossoneri alla lunga riprendono il pallino del gioco. Kessiè al 59′ impegna Henderson, che rischia di subire il gol del pari al 64′: cross perfetto di Calabria sulla testa di Krunic che manda a lato di poco.
Gli inglesi, però, non restano a guardare e poco meno di dieci minuti dopo vanno a un passo dal raddoppio: palla dalla destra di Greenwood per James che di sinistro manda a lato da ottima posizione. I rossoneri restano comunque padroni della partita e meriterebbero almeno il pareggio per quanto dimostrato. Un pari che, alla fine, i rossoneri trovano allo scadere, nel secondo dei tre minuti di recupero. Corner di di Krunic, colpo di testa di Kjaer e palla che si insacca ingannando Henderson. Pareggio del Milan! A Old Trafford finisce 1-1. Un risultato che sorride ai rossoneri ma il ritorno degli ottavi di Europa League è tutto da giocare.
La novità tattica proposta da Fonseca è Henrik Mkhitaryan nel ruolo di falso nueve. Solo panchina per Borja Mayoral ed Edin Dzeko, recuperato dopo l’infortunio. Per il resto, classico 3-4-2-1. In difesa, spazio per Gianluca Mancini, Marash Kumbulla e Bryan Cristante. Linea a 4 composta da Leonardo Spinazzola, Gonzalo Villar, Amadou Diawara e Rick Karsdorp. Dietro Mkhitaryan, giocano Lorenzo Pellegrini e Pedro. Gli ucraini si affidano al trio composto da Taison, Tete e Marlos per mettere in difficoltà i giallorossi.
Henrikh Mkhitaryan, centrocampista della Roma
Nella prima frazione, la Roma parte subito forte cercando di mettere alle corde gli uomini di Luis Castro. Mkhitaryan non dà punti di riferimento alla retroguardia ucraina, Spinazzola e Karsdorp spingono sugli esterni. Lo Shakhtar si difende e aspetta in attesa del contropiede. Il pallino del gioco, però, è in mano ai giallorossi che al 26′ passano: palla di Pedro sulla corsa per Pellegrini che a tu per tu con Anatolij Trubin non sbaglia con un tocco d’esterno destro. Roma in vantaggio!
L’occasione per il raddoppio capita qualche minuto dopo sui piedi di Mkhitaryan, che calcia con il sinistro dai 40 metri dopo un rinvio sbagliato dell’estremo difensore avversario: palla alta di poco. Lo stesso armeno, al 35′, è costretto a lasciare il campo per un fastidio al polpaccio: al suo posto Borja Mayoral. Si chiude di fatto così un primo tempo in cui Pau Lopez ha rischiato poco, eccezion fatta per l’uscita bassa sui piedi di Moraes al 27′.
Nella ripresa, cerca subito la reazione lo Shakhtar Donetsk. Al 47′ la prima palla gol del secondo tempo capita sui piedi di Tete, che impegna Pau Lopez dal limite dell’area. Adesso è la Roma ad aspettare e affidarsi al contropiede, che si concretizza bene al minuti 62: palla sulla destra per Pellegrini, che mette in mezzo per l’accorrente Stephan El Shaarawy – subentrato poco prima al posto di Pedro – che sciupa l’occasione per raddoppio.
Al 66′ rischia ancora tantissimo la Roma con la conclusione da distanza ravvicinata di Tete respinta da Pau Lopez. I giallorossi soffrono ma al 73′ mettono un’ipoteca sulla partita: lancio perfetto di Mayoral per El Shaarawy, che si invola verso l’area di rigore e batte Trubin con un tocco sotto. Raddoppio Roma! Colpo durissimo per gli ucraini, che subiscono addirittura il tris al 77′: corner di Cristante e colpo di testa di Mancini, che batte il portiere e firma il 3-0 per la Roma. I giallorossi, molto più tranquilli, gestiscono con calma in punteggio. Dopo 4′ di recupero, l’arbitro fischia tre volte e determina la fine della partita. Per i giallorossi si mette in netta discesa la qualificazione al turno successivo di Europa League. Allo Shakthar Donetsk, invece, servirà un’impresa nella gara di ritorno.
Nelle partite delle 18.55, pareggiano per 1-1 Slavia Praga e Rangers. Colpo esterno del Villareal sul campo della Dynamo Kiev: spagnoli vicini alla qualificazione ai quarti di Europa League. Vince in scioltezza per 3-0, invece, l’Ajax sullo Young Boys. Nelle sfide delle 21, vincono per 2-0 Totthenam e Granada con Dinamo Zagabria e Molde. Vince anche l’Arsenal per 3-1 sul campo dei greci dell’Olympiacos, ipotecando il passaggio del turno ai quarti di Europa League.
Mauro Di Stefano
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Giornalista dal 2019, è attualmente Caporedattore del quotidiano NewSicilia.it. Laureato in Lettere Moderne e nel pieno degli studi nel corso di laurea in Filologia Moderna, ha da sempre coltivato la passione per la scrittura, per l’informazione in senso stretto e per il lavoro di squadra. Già dopo la maturità scientifica, vincitore di un concorso, ha potuto approcciarsi in modo diretto alla “vita” di redazione e, di conseguenza, del giornalista. Collabora anche con la redazione di Antenna Uno Notizie, con la quale – soprattutto lo scorso anno – è entrato in contatto anche con il mondo del giornalismo sportivo radiofonico. Per Voci di Città, al momento, si occupa del racconto della UEFA Europa League, competizione calcistica europea. Oltre al calcio, nutre grande passione per Formula 1, Moto GP e Superbike, di cui ha avuto modo di parlarne sul web anche in passato.