Nel ricordo del compianto Diego Armando Maradona, iniziano oggi le partite di ritorno della fase a gironi di UEFA Europa League. Situazione ancora in bilico per il Milan, chiamato al riscatto contro il Lille dopo la sconfitta dell’andata. Stesso discorso per il Napoli, che alle 21 ospita un Rijeka ultimo nel raggruppamento e a zero punti. Più agevole il cammino della Roma, di scena in Romania contro il Cluj: in caso di vittoria, i giallorossi – anche se non aritmeticamente – ipotecherebbero il passaggio ai sedicesimi di finale.
Riscattare lo 0-3 di San Siro è l’imperativo per un Milan orfano di Zlatan Ibrahimovic, infortunatosi nel match vincente contro il Napoli in Serie A. Classico 4-2-3-1 per i rossoneri; in difesa spazio dal primo minuto per Diogo Dalot e Matteo Gabbia, confermati Simon Kjaer, Theo Hernandez e Gianluigi Donnarumma tra i pali. A centrocampo, ecco Sandro Tonali a far coppia con Ismail Bennacer; linea a tre composta da Jens Hauge, Hakan Calhanoglu e Samu Castillejo dietro l’unica punta Ante Rebic. I padroni di casa rispondono con un 4-4-2: confermatissimo in attacco Yusuf Yazici, mattatore con una tripletta della sfida d’andata.
Samu Castillejo, centrocampista del Milan
Nel primo tempo, la partita inizia con ritmi molto blandi: pochissime occasioni (Rebic per il Milan, Yazici per il Lille) e gioco che si concentra soprattutto a centrocampo. La prima vera occasione per i rossoneri arriva poco prima del 30′: Hauge lanciato in campo aperto, con il supporto di due compagni, non riesce a servire nessuno al centro dell’area di rigore, sprecando un clamoroso tre contro uno. Il primo tiro dei francesi nello specchio della porta si concretizza al minuto 36′: sinistro a giro dal limite dell’area di Luiz Araújo, Donnarumma alza in angolo. Il centrocampista brasiliano si ripete qualche minuto dopo: ancora una volta al limite dell’are di rigore, rientra sul suo mancino e impegna l’estremo difensore rossonero. Al 46′, dopo un minuto di recupero, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 0-0: prima frazione povera di emozioni e occasioni da gol.
Nel secondo tempo, parte subito forte il Milan. Gli sforzi degli ospiti vengono ripagati dopo un solo minuto: splendido lancio di Tonali, che imbecca Rebic in campo aperto; in area di rigore, il croato serve l’accorrente Castillejo, che da due passi – col mancino – non sbaglia. Milan in vantaggio! I rossoneri gestiscono il vantaggio, sventando i primi tentativi di reazione dei francesi. Al 65′, però, la disattenzione che costa cara: retroguardia impreparata su una rimessa laterale, palla in area di rigore per Jonathan David, che serve – forse involontariamente – Jonathan Bamba, il quale apre il piattone destro e trafigge Donnarumma. Pareggio del Lille! Da questo momento, la partita si apre con continui cambi di fronte e azioni pericolose da una parte e dell’altra. Dopo 5 minuti di recupero e poche occasioni, arriva il triplice fischio del direttore di gara. Tra Lille e Milan finisce 1-1.
Nell’altra sfida del girone H di Europa League, lo Sparta Praga regola il Celtic con un netto 4-1. La classifica, dopo i risultati maturati, vede il Lille al comando con 8 punti, seguito dal Milan con 7 e lo Sparta Praga a 6. Ultimo con un solo punto il Celtic.
Serata particolare a Napoli. Un mix di emozioni in campo al “San Paolo” (presto ufficialmente Stadio “Diego Armando Maradona”). Occhi puntati al cielo nel prepartita, un silenzio assordante per ricordare chi, su quel campo, ha dimostrato tutta la sua immensa classe. Una motivazione in più per fare bene contro un modesto Rijeka, in assetto super difensivo con un 4-5-1. Mister Gennaro Gattuso schiera il suo Napoli con il 4-2-3-1: senza Victor Osimhen, spazio ad Andrea Petagna unica punta. In difesa c’è Nikola Maksimovic, a centrocampo ecco Tiémoué Bakayoko (squalificato alla prossima in campionato), in avanti riposa Lorenzo Insigne e gioca Eljif Elmas.
Matteo Politano, attaccante del Napoli
Nella prima frazione, partono forte gli ospiti, che spreca due occasioni da buona posizione per portarsi in vantaggio. Napoli guardingo e che aspetta il momento giusto per far male. La prima occasione per i partenopei capita al 23′: Petagna riceve da Politano al limite dell’area, calcia in porta ma trova la riposta di Ivan Nevistic che blocca. Gli azzurri alzano i giri del motore e vanno vicini al gol ancora con Petagna al 24′ e con Politano al 27′, che si fa stoppare in area di rigore da un’ottima uscita dell’estremo difensore avversario. Il Rijeka subisce ma quando può rischia di far male, come al 33′: azione manovrata dei croati, palla al limite per Ivan Tomecak e mancino fuori di pochissimo. Sull’altro fronte risponde dopo un solo minuto il Napoli: palla profonda per Giovanni Di Lorenzo, che di controbalzo calcia con il destro e impegna Nevistic. I partenopei sono padroni del campo e al 41′ passano: Piotr Zielinski mette in mezzo per Politano, anticipato dal napoletano Armando Anastasio che manda il pallone nella sua porta. Napoli in vantaggio! Il Rijeka accusa il colpo ma reagisce: 44′, palla al limite per Stjepan Loncar che impegna Alex Meret con il mancino. Dopo un minuto di recupero, termina il primo tempo.
Nel secondo tempo, i padroni di casa partono subito bene e sfiorano il raddoppio al 51′: bellissimo colpo di tacco di Politano per Diego Demme che con il destro non trova la porta di pochissimo da ottima posizione. Al 64′, Gattuso sostituisce lo stesso Politano: in campo Hirving Lozano. Un ingresso in campo che si rivela importante, perché il messicano al 74′ trova il gol del raddoppio: palla di Insigne (subentrato a Zielinski) per l’esterno, che salta il portiere, rientra sul destro e trafigge gli avversari. Raddoppio del Napoli! Lozano entra benissimo in partita e va vicino al tris dopo qualche minuto con un destro dal limite dell’area che termina di poco alto. Dopo tre minuti di recupero e un’occasione per Insigne sventata dal portiere, l’arbitro fischia la fine dell’incontro.
Nell’altro match del girone F, finisce 0-0 tra AZ Alkmaar e Real Sociedad. Grazie a questo risultato, i partenopei passano in testa alla classifica con 9 punti, seguiti da Real Sociedad e AZ Alkmaar con 7. Ultimo a 0 il Rijeka.
Piena emergenza in difesa per la Roma. Positivi al Coronavirus Marash Kumbulla e Federico Fazio, infortunati Chris Smalling, Gianluca Mancini e Roger Ibanez. Il tecnico giallorosso, Paulo Fonseca, però, non rinuncia al collaudato 3-4-2-1: in porta c’è Pau Lopez, in difesa giocano Leonardo Spinazzola, Bryan Cristante e Juan Jesus. A centrocampo spazio al giovane Calafiori sulla sinistra, Amadou Diawara e Gonzalo Villar in mezzo, Bruno Peres sulla destra. Dietro l’unica punta Borja Mayoral, dal 1′ Lorenzo Pellegrini e Carles Perez. 4-3-3, invece, per i romeni, alla disperata ricerca di punti per mantenere vive le ultime speranze di qualificazione.
Jordan Veretout, centrocampista della Roma
Nel primo tempo, domina l’equilibrio tra le due compagini, nonostante entrambe non disdegnino ad affacciarsi in avanti. La prima vera palla-gol arriva dopo 32 minuti ed è della Roma. Bella palla di Diawara in area di rigore per Borja Mayoral, che da posizione defilata calcia con il destro e impegna Cristian Balgradean sul suo palo. Zero tiri in porta, invece, per il Cluj, che si rintana nella propria metà campo sul finire della prima frazione. Le occasioni, comunque, sono poche e – senza recupero – l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi.
Nella ripresa, dopo una prima frazione avara di emozioni, la Roma inizia subito con il piglio giusto e al 49′ trova il gol del vantaggio: punizione del subentrato Jordan Veretout dai 25 metri, palla toccata da Debeljuh che infila sfortunatamente la sua porta. Autogol e Roma avanti! I romeni non incidono, i giallorossi si rilassano e controllano tranquillamente il gioco. E il gol del raddoppio si fa attendere solo 19 minuti: al 67′, Veretout trasforma un rigore guadagnato da Henrik Mkhitaryan, travolto in uscita dal portiere. Raddoppio giallorosso! La Roma adesso si diverte e sfiora ancora una volta il gol al minuto 80: il giovane Tommaso Milanese pesca in area di rigore l’accorrente Bruno Peres che si divora il gol sparando altissimo con il destro. L’unica occasione del secondo tempo per i romeni capita sui piedi Michaël Pereira, che da fuori area impegna Pau Lopez: facile, comunque, la parata dell’estremo difensore. Dopo 4 minuti di recupero e pochissimi altri eventi degni di nota, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi.
Nell’altra partita del girone A, colpo esterno dello Young Boys sul campo del CSKA Sofia: finisce 0-1 per gli svizzeri. In virtù dei risultati maturati, la Roma si qualifica aritmeticamente alla fase finale dell’Europa League e consolida il primo posto con 10 punti. Seguono Young Boys, CFR Cluj e CSKA Sofia, rispettivamente a 7, 4 e un punto.
Mauro Di Stefano
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Giornalista dal 2019, è attualmente Caporedattore del quotidiano NewSicilia.it. Laureato in Lettere Moderne e nel pieno degli studi nel corso di laurea in Filologia Moderna, ha da sempre coltivato la passione per la scrittura, per l’informazione in senso stretto e per il lavoro di squadra. Già dopo la maturità scientifica, vincitore di un concorso, ha potuto approcciarsi in modo diretto alla “vita” di redazione e, di conseguenza, del giornalista. Collabora anche con la redazione di Antenna Uno Notizie, con la quale – soprattutto lo scorso anno – è entrato in contatto anche con il mondo del giornalismo sportivo radiofonico. Per Voci di Città, al momento, si occupa del racconto della UEFA Europa League, competizione calcistica europea. Oltre al calcio, nutre grande passione per Formula 1, Moto GP e Superbike, di cui ha avuto modo di parlarne sul web anche in passato.