Archiviata la quarta giornata di Champions League, i riflettori si spostano sull’Europa League, in cui ci sono tre squadre a rappresentare l’Italia e fin qui lo stanno facendo abbastanza egregiamente. Dopo tre giornate, infatti, Milan, Atalanta e Lazio guidano i rispettivi gironi e non hanno mai perso, collezionando un totale di 23 punti (7 a testa le prime due e 9 i biancocelesti). Per tutte e tre, dunque, la qualificazione ai sedicesimi di finale rappresenta poco più che una formalità, o quasi. È bene, infatti, stare attenti alle insidie del torneo, che negli ultimi anni è diventato decisamente più competitivo e appetibile. Basti pensare che la vittoria finale vale non soltanto la partecipazione alla Supercoppa europea con la squadra vincitrice della Champions League, ma anche l’accesso alla fase a gironi della prossima edizione di quest’ultima competizione.
MILAN – Dopo aver sconfitto i romeni del CSU Craiova di Devis Mangia e i macedoni dello Skendija ai preliminari, il Milan ha raccolto due vittorie, di cui una abbastanza netta (5-1 in casa dell’Austria Vienna) e una un po’ più sofferta (3-2 col Rijeka a San Siro), e un pareggio per 0-0 con l’AEK Atene tra le mura amiche. Alla luce di un ruolino di marcia tutto sommato più che positivo, gli uomini di Vincenzo Montella guidano il gruppo D con 7 punti, due in più rispetto ai prossimi avversari dell’AEK Atene. La trasferta in terra greca non sarà affatto semplice per i rossoneri, che dovranno cercare quantomeno di evitare la sconfitta per mantenere il primato e avere gli scontri diretti in favore in caso di arrivo a pari punti con la formazione ellenica.
L’ultimo incrocio in campo europeo tra le due squadre risale alla fase a gironi della Champions League poi vinta proprio dal Milan di Ancelotti: il 21 ottobre 2006 i gialloneri si imposero per 1-0 grazie al gol di Júlio César. Ottenere i tre punti, dunque, rappresenterebbe anche una sorta di rivincita nei confronti dell’AEK, anche se poi quella sconfitta non influì sul cammino del Milan. Vincere e convincere è il binomio con cui i rossoneri approdano in quel di Atene, per dare un segnale importante in un momento particolarmente delicato e ipotecare il passaggio del turno.
Montella ritrova Bonucci, che dopo aver scontato due giornate di squalifica in campionato è pronto a tornare titolare, magari per riscattarsi e fornire una prova convincente che possa far ricredere il giudizio negativo dell’opinione pubblica nei suoi confronti. D’altra parte, è proprio in contesti del genere che i veri leader vengono fuori e risultano determinati: contro l’AEK Atene, dunque, sarà anche e soprattutto la serata di Bonucci, che avrà grande voglia di rivalsa e di dimostrare il suo valore effettivo. Una certezza, almeno in Europa, invece, si chiama André Silva, che in campionato non si è ancora sbloccato, ma in Europa League ha messo già a referto la bellezza di sei reti in sette presenze tra preliminari e fase a gironi. Presumibilmente toccherà ancora una volta a lui ricoprire il ruolo di principale terminale offensivo allo stadio Olimpico di Atene.
ATALANTA – Situazione pressoché simile per l’Atalanta nel gruppo E, in cui i nerazzurri guidano la classifica con 7 punti, due lunghezze di vantaggio sul Lione secondo. Dopo l’altisonante 3-0 interno rifilato all’Everton che ha reso ancor più indimenticabile il ritorno in campo europeo dopo 26 anni, la Dea ha ottenuto un importante pareggio esterno in quel di Lione (1-1) e ha regolato per 3-1, non senza difficoltà, l’Apollon Limassol a Bergamo. Una vittoria questa sera in Cipro spianerebbe la strada dei sedicesimi di finale all’Atalanta, anche e soprattutto nel caso in cui l’Everton dovesse fare risultato in casa del Lione.
Oltre a ciò, nel caso in cui gli uomini di Gian Piero Gasperini dovessero riuscire a portare a casa l’intera posta in palio, lancerebbero un messaggio molto chiaro ai loro detrattori e a chi pensava che gli orobici non fossero in grado di giocarsela in un palcoscenico del genere, cosa che fin qui hanno smentito alla grande. Dopo aver disputato un’ottima stagione in campionato lo scorso anno, la formazione bergamasca sta incantando anche sul palcoscenico europeo, ricevendo complimenti e strappando applausi per le sue prestazioni e per gli ottimi risultati fin qui. Passare il turno sarebbe il giusto premio per una squadra che ha messo in evidenza tutto il suo talento, oltre a uno spirito di gruppo a dir poco eccezionale: per farlo, però, sarà necessario proseguire sulla strada della continuità, a partire dalla trasferta di Limassol con l’Apollon, per far sì che il sogno possa continuare.
La recente sconfitta per 2-1 sul campo dell’Udinese ha influito e non poco sull’umore dei giocatori dell’Atalanta, pronta a rialzare prontamente la testa in Cipro. Gasperini punterà tutto su Ilicic, schierato in attacco in coppia con Petagna in sostituzione di un Papu Gomez le cui condizioni fisiche sono tutt’altro che eccelse. L’assenza dell’argentino ex Catania peserà inevitabilmente in casa Atalanta, ma già all’andata i due attaccanti nel 3-4-1-2 sono risultati determinanti per la vittoria finale, andando entrambi a segno nel 3-1 finale. Per il resto, il tecnico piemontesi dovrebbe affidarsi in buona parte ai titolarissimi, compreso l’ormai consueto trio difensivo a protezione della porta difesa dall’onnipresente Berisha.
LAZIO – Dopo le due sfide delle 19 (Milan-AEK Atene e Apollon Limassol-Atalanta), alle 21:05 toccherà alla Lazio, che punta sul calore dell’Olimpico e sull’entusiasmo di un gruppo che sta facendo benissimo per superare il Nizza e volare ai sedicesimi di finale. Dopo il successo per 2-1 in Costa Azzurra, infatti, gli uomini di Simone Inzaghi hanno blindato il primo posto nel gruppo K con 9 punti, ben tre in più rispetto ai francesi secondi. All’andata non bastò un Mario Balotelli in forma smagliante ai rossoneri per portare a casa almeno un punto, con la doppietta di Milinkovic-Savic e la rete di Caicedo che regalarono la vittoria ai biancocelesti.
L’andamento della Lazio, attualmente in testa a punteggio pieno, mette in risalto pienamente le enormi potenzialità del gruppo a disposizione di Inzaghi, che ai nastri di partenza della stagione attualmente in corso veniva giudicato addirittura più debole rispetto all’annata precedente e che invece sta raccogliendo ottimi risultati sia in campionato che in Europa. Oltre alla vittoria per 3-1 all’Allianz Riviera, i biancocelesti hanno sconfitto per 3-2 gli olandesi del Vitesse in trasferta all’esordio e hanno regolato per 2-0 i belgi del Zulte Waregem. Per approdare ai sedicesimi, alla Lazio sarà sufficiente un punto in casa contro il Nizza, mentre una vittoria le garantirebbe il primato aritmetico con due turni d’anticipo. La formazione capitolina, dunque, è indubbiamente la squadra italiana che in Europa League gode della situazione migliore.
Inzaghi dovrà fare a meno di Ciro Immobile: il cannoniere implacabile, che in campionato guida la classifica marcatori e anche in Europa sta dando un contributo notevole, infatti, non potrà dare una mano ai suoi compagni a causa di un affaticamento muscolare. In ogni caso, il tecnico piacentino avrebbe promosso titolare Caicedo, com’è già accaduto nelle tre precedenti gare di Europa League. A fare coppia con l’attaccante ecuadoriano sarà il portoghese Nani, reduce dal primo gol in maglia biancoceleste nel largo successo in casa del Benevento, con Luis Alberto che dovrebbe prendere il posto in mediana di Lucas Leiva, in virtù dell’infortunio occorso a Di Gennaro, il quale era sempre sceso in campo in Europa fin qui e tornerà a disposizione dopo la sosta per le Nazionali.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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