Nel giorno della scomparsa del mitico Giampiero Boniperti (92 anni), sono state tre, le partite disputatesi a Euro 2020. Il programma di oggi si è aperto, alle ore 15, con il match tra Svezia-Slovacchia e si è concluso, con il “derby britannico” tra Inghilterra e Scozia. In mezzo, Croazia-Repubblica Ceca.
Svezia-Slovacchia
Come detto, la prima delle tre partite odierne, è quella che si gioca tra Svezia e Slovacchia (valevole per la seconda giornata del gruppo E) alla “Gazprom Arena” di San Pietroburgo. Entrambe le squadre erano reduci da una buon match d’esordio: gli scandinavi, infatti, a sorpresa avevano pareggiato 0-0 contro la Spagna; mentre, gli slovacchi, avevano battuto la Polonia di Robert Lewandowski (1-2).
Per questo motivo, il ct svedese Andersson ha deciso di mandare in campo gli stessi undici titolari, con i quali ha affrontato le “furie rosse“: (4-4-2) Olsen; Lustig, Lindelof, Danielson, Augustinsson; S. Larsson, Olsson, Ekdal, Forsberg; Isak, Berg.
Tra le fila della Slovacchia, invece, mister Tarkovic decide di fare solo due cambi (a centrocampo) rispetto alla vittoria contro i polacchi: (4-2-3-1) Dubravka; Pekarik, Satka, Skriniar, Hubocan; Kucka, Hrosovsky; Koscelnik, Hamsik, Mak; Duda.
Al termine del primo tempo, la partita è bloccata sullo 0-0, senza nessuna occasione da gol e un solo tiro nello specchio della porta (Svezia). Dopo l’intervallo, nessun cambio per le due squadre: né tra i giocatori, né nel ritmo del gioco.
Il primo vero squillo pericoloso arriva al 60esimo, con un colpo di testa di Augustinsson (Svezia) che costringe Dubravka (Slovacchia) a una grande parata a mano aperta sulla linea di porta. Inizia così un buon momento per gli scandinavi, che qualche minuto dopo, al termine di una bell’azione corale, vanno ancora vicini al gol con uno stacco poderoso di Isak, che manda la palla di poco alta sopra la traversa.
Al minuto numero 70, ancora Svezia, ancora Isak: dopo una straordinaria azione in solitaria (saltando in dribbling 3/4 giocatori), l’attaccante della Real Sociedad lascia partire un tiro rasoterra, parato, però, con le punta delle dita dal portiere slovacco.
Tutto cambia al 75esimo minuto, quando Robin Quaison (entrato da poco al posto di Berg) viene abbattuto da Dubravka, in area, regalando così un calcio di rigore alla propria squadra. Dal dischetto si presenta Emil Forsberg che non sbaglia e porta in vantaggio i “gialloblu”.
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Da qui al novantesimo nessuna grande emozione. La Slovacchia prova a pareggiare, in extremis, con una serie di calci d’angolo a favore, ma non riesce a rendersi mai pericolosa. Al termine dei cinque minuti di recupero, il risultato finale è di 1-0 Svezia. Migliore in campo Alexander Isak.
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La vittoria degli scandinavi rende ancor più intrigante il gruppo E. Domani sera, alle ore 21, Spagna-Polonia risulta essere, già, una partita spartiacque.
Croazia-Rep. Ceca
Da San Pietroburgo voliamo a Glasgow dove, alle ore 18, è andata in scena la partita tra Croazia e Repubblica Ceca. All’esordio, i primi hanno perso contro l’Inghilterra (1-0), mentre i secondi, hanno avuto la meglio sulla Scozia (0-2) grazie alla doppietta di Patrick Schick (autore di un gol meraviglioso da centrocampo).
La formazione iniziale dei vice-campioni del mondo, vede dieci/undicesimi uguali rispetto alla prima partita. Unica novità Brekalo (al posto di Brozovic) che permette alla squadra allenata da Dalic di schierarsi con un 4-2-3-1: Livakovic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Gvardiol; Modric, Kovacic; Perisic, Kramaric, Brekalo; Rebic.
Anche il ct ceco, Silhavy, cambia un solo uomo rispetto alla vittoria di quattro giorni fa e si schiera a specchio con gli avversari (4-2-3-1): Vaclik; Coufal, Celustka, Kalas, Boril; Holes, Soucek; Masopust, Darida, Jankto; Schick.
Solo un episodio sblocca un primo tempo equilibratissimo (sia in termini di conclusioni che di possesso palla): al minuto 32, in un’azione da calcio d’angolo, Lovren colpisce con una violenta gomitata Schick. L’arbitro (lo spagnolo Carlos Del Cerro) inizialmente lascia continuare il gioco, ma poi viene richiamato al Var e decide di tornare sui suoi passi e assegna il rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso attaccante ceco (vittima del fallo) che nonostante grondasse sangue dal naso rimane concentrato e spiazza il portiere. Croazia 0 – Rep. Ceca 1. Terzo gol per l’ex attaccante di Sampdoria e Roma che diventa così il capocannoniere della competizione. È con questo risultato che si va al riposo.
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La Croazia torna in campo con uno spirito diverso, rispetto a quello del primo tempo, e con due volti nuovi: Petkovic e Ivanusec al posto di Rebic e Brekalo (protagonisti di un bruttissimo primo tempo). Al 47esimo minuto, Ivan Perisic scappa via sulla fascia sinistra, si accentra verso l’area di rigore e lascia partire un bellissimo tiro a giro che si insacca all’angolino alto. Cambia nuovamente il risultato: 1-1.
Dopo il gol del pareggio, nessuna grande occasione da ambo le parti. La Repubblica Ceca cerca di rimanere il più possibile stretta e compatta, in modo tale da non concedere spazi agli avversari, mentre i croati (apparsi anche un po’ stanchi) non riescono a sfruttare l’adrenalina del momento per andare in vantaggio.
Gli unici due squilli del secondo tempo arrivano, comunque sia, dalla nazionale croata. Prima, vanno vicini al sorpasso con Vlasic che, da distanza ravvicinata, manda la palla alta. Poi, con Petkovic che, al minuto numero 89, si gira rapidamente in area ma il suo destro rasoterra non si insacca in porta solo per un intervento determinante di uno dei difensori cechi.
Alla fine dei tre minuti di recupero, il risultato finale è Croazia 1 – Rep. Ceca 1. Migliore in campo (più per il suo valore che per la prestazione) Luka Modric.
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Si complica un po’ il girone D per la Croazia che rimane al terzo posto, con un punto. Obbligatorio, adesso, vincere il match contro la Scozia per qualificarsi agli ottavi come seconda o migliore terza. Bene, invece, la Repubblica Ceca che dimostra nuovamente di essere una squadra difficile da affrontare.
Inghilterra-Scozia
L’ultimo viaggio della giornata ci porta da Glasgow alla vicina Londra, dove a Wembley si gioca il match più affascinante della giornata per storia, cultura e valori in campo: Inghilterra-Scozia. Gli inglesi devono vincere per tornare al primo posto del girone. Gli scozzesi, invece, devono riscattare la sconfitta all’esordio contro la Rep. Ceca e far valere il proprio spirito da guerrieri. In palio, però, non soltanto i tre punti, ma l’importanza di vincere una partita unica per rivalità.
Inoltre, tra le due nazioni è ancora aperta la discussione per capire chi tra loro abbia davvero inventato il calcio. Entrambe, ovviamente, rivendicano l’origine dello sport più amato e praticato al mondo
Per questo match Southgate, ct dell’Inghilterra, schiera il 4-2-3-1 tanto congeniale alla sua idea di calcio, con due cambi sulle fasce: James e Shaw al posto di Walker e Trippier.
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Il ct scozzese, Steve Clarke, schiera, invece, il suo consueto 3-5-2 (o, 5-3-2) con questi undici titolari:
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La partita si apre con un Inghilterra subito arrembante che, con John Stones, ha la prima grande occasione. All’undicesimo minuto, infatti, il centrale di difesa del Man City stacca forte di testa ma manda la palla sul palo. Si susseguono, poi, un paio di occasioni con Mount e Foden che però non riescono a portare la propria squadra in vantaggio.
Col passare dei minuti si fa vedere anche la Scozia che, alla mezz’ora, ha la prima chance da gol con un bellissimo tiro al volo di O’Donnell, che impegna Pickford a una parata in allungo. Finisce 0-0 un primo tempo apprezzabile e senza minuti di recupero.
Come nel primo, anche nel secondo tempo la nazionale inglese parte forte, ma è la Scozia che va, nuovamente, vicino al gol. Al 62esimo, Dykes colpisce a botta sicura ma il suo destro viene salvato sulla linea di porta da un incredibile intervento di Reece James.
È questa l’ultima grande occasione di un match che, nel secondo tempo, non è mai decollato. Finisce 0-0 il “derby britannico” tra un’Inghilterra che non ha convinto, così come il suo allenatore che a mezz’ora dalla fine ha sostituito il migliore tra le file inglesi (Foden) e un’ottima Scozia, apparsa migliore anche sul piano fisico. Migliore in campo, il giovane Billy Gilmour.
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Il passaggio del turno, per tutte e quattro le squadre del girone D, si deciderà all’ultimo turno quando si affronteranno Inghilterra-Rep. Ceca e Croazia-Scozia.
Fonte foto: Uefa Euro 2020
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città…prima come tirocinante universitario…poi come scrittore nella redazione generalista. Adesso si occupa della Serie A con la rubrica “top & flop” e delle breaking news grazie alle quali si occupa dei temi più svariati: dallo sport all’attualità, passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
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