La morte di Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus, ha scosso il mondo bianconero, nonostante la veneranda età dell’ex attaccante di 92 anni (93 il 4 luglio). Il decesso è avvenuto nella notte, per una insufficienza cardiaca. L’annuncio della società bianconera ha dato inizio a un carosello di messaggi da parte di tutto l’universo Juve, dalle leggende in pensione ai calciatori della rosa attuale.
Tardelli: “Era un signore, era uno che capiva di calcio e capiva i calciatori. Quelli alla Juventus sono stati 10 anni della mia vita determinati”
Gentile: “È stato un grandissimo presidente, una persona di grande correttezza e un esempio da seguire. Ha creato un modo di vivere il mondo bianconero che lui aveva conosciuto da giocatore. Da presidente lo ha inculcato in tutti quelli che arrivavano. Alla Juve sono arrivato a 20 anni e me ne sono andato che ne avevo 31, ho vissuto con lui una lunga carriera di grandi successi, dovuti alla sua competenza nella gestione della squadra. Era molto attento con i giovani, diceva loro `sposatevi´, voleva che si facessero una famiglia e fossero tranquilli. Ci faceva sempre la predica… È sempre stato juventino. Quando arrivavi in quella società – ha aggiunto – capivi che c’erano delle regole da seguire e, se non le seguivi, ti mandavano via anche se eri un grande giocatore”.”
Bonucci: “E ora insegna agli angeli che vincere non è importante, è l’unica cosa che conta: buon viaggio Presidentissimo”
Zoff: “È stata una parte importante della mia vita e di quella Juve: ne è stata l’anima, direi che ha creato lo stile Juve, per regole, modi e dedizione”
Trapattoni: “Giampiero Boniperti per me è stato come un padre: nel calcio a lui devo molto, se non tutto, e la notizia della sua morte per me è un colpo al cuore. `Alla Juve vincere non è la cosa importante ma l’unica cosa che conta´ è la frase che lo descrive perfettamente. Ma dietro quell’apparenza di durezza, che poi era solo rigore etico e un voler esser esigente con gli altri e con se stesso, c’era un presidente pronto a insegnare e a sostenerti, anche nelle sconfitte”
Chiellini: “Se un bambino mi chiedesse chi è Gianpiero Boniperti risponderei che semplicemente lui è stato e sarà sempre la Juventus. Grazie di tutto Presidentissimo”
Del Piero: “Caro Presidente, nessuno è stato la Juventus come lei, e nessuno lo sarà. Io le devo tutto o quasi, da calciatore, e molto anche da uomo. Perché senza la Juventus, senza la sua Juventus, io non sarei quello che sono. Le sarò grato per sempre e spero di essere riuscito a ricompensarla sul campo e fuori dal campo, come voleva lei”
Infine il pensiero da parte della società di cui è stato calciatore, bandiera, leggendo e presidente, la Juventus: ““La commozione che in questo momento tutti noi stiamo provando non ci impedisce di pensare con forza a lui, a tutto ciò che il Presidentissimo è stato e sarà per sempre nella vita della Juventus. Una figura indelebile, che da oggi si consegna al ricordo, perché sui libri di storia del calcio ci è finita già da tempo. Perché quando esprimi un pensiero, e quel pensiero diventa parte del DNA della società a cui hai dedicato la vita, vuol dire che il tuo carattere ne è diventato identità e modo di essere. Per sempre”.
Francesco Mascali
Fonte foto: Jmania.it
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