Una doppietta di Cristiano Ronaldo regala il successo per 2-1 alla Juventus in casa contro la Lazio e archivia (forse) la pratica Scudetto. Perché se è vero che nel calcio tutto è possibile, è pur vero che l’unica squadra che può perdere il titolo è solo la Juventus. La vittoria ritrovata dopo due punti in tre giornate (ko col Milan e pareggi contro Atalanta e Sassuolo), infatti, permette ai bianconeri di volare a +8 sull’Inter, fermata sul 2-2 dalla Roma all’Olimpico.
A quattro giornate dal termine, alla Vecchia Signora basterebbero quattro dei dodici punti disponibili per mettere in bacheca il nono Scudetto consecutivo. In attesa della Champions League, in cui la Juve sarà chiamata a ribaltare l’1-0 incassato a Lione nell’andata degli ottavi, gli uomini di Sarri ritrovano certezze importanti, ma soprattutto si godono l’eccezionale stato di forma di Cristiano Ronaldo.
35 anni compiuti lo scorso 5 febbraio, il fuoriclasse portoghese ha centrato l’ennesimo traguardo da applausi, portandosi a 30 reti (ottava volta in carriera con almeno 30 gol in campionato) in altrettante presenze in Serie A. Con la doppietta di ieri, inoltre, ha eguagliato Ciro Immobile in vetta alla classifica marcatori. Ronaldo, tocca quota 50 reti in massima serie, risultando così il primo giocatore nella storia del calcio a segnare almeno 50 gol in Premier League (84 in 196 presenze col Manchester United), Liga (311 e in 292 gare col Real Madrid) e, appunto, Serie A. Parliamo anche dell’unico capace di riuscirci in appena 61 partite tra chi ha debuttato nell’era dei tre punti (dal 1994-1995 ad oggi).
Approdato alla Juventus nell’estate 2018 per poco più di 100 milioni di euro, Cristiano Ronaldo ha concluso la sua prima stagione in maglia bianconera con 28 reti in 43 presenze. Numeri da capogiro, ma non abbastanza per un fenomeno del suo calibro, capace di concludere ben quattro volte un’annata con più gol segnati che partite giocate: 60 reti in 55 presenze nel 2011-2012, 51 reti in 47 presenze nel 2013-2014, 61 reti in 54 presenze nel 2014-2015 e 51 reti in 48 presenze nel 2015-2016.
Ronaldo nel 2019 si è piazzato quarto in classifica marcatori, alle spalle di Fabio Quagliarella (26), Duván Zapata (23) e Krzysztof Piątek (22). Si è adattato alla Serie A dopo un periodo iniziale in cui ha dovuto lavorare duramente per prendere le misure alle difese nostrane. Il giusto sacrificio per diventare letale anche nel campionato italiano.
Quest’anno CR7 è addirittura migliorato, non soltanto in termini realizzativi. Tanti calciatori alla sua età appendono gli scarpini al chiodo o vedono inevitabilmente calare il proprio minutaggio e le statistiche individuali. Il numero 7 della Juventus, invece, non solo continua a incantare, ma sale anche costantemente di livello, spinto sempre dall’incessante voglia di vincere e scrivere la storia.
A 35 anni e in un campionato molto diverso da quello spagnolo, CR7 non accusa minimamente le difficoltà e l’avanzare degli anni. Tutto ciò nonostante lo status di leggenda vivente. Nonostante i 9 anni vissuti a Madrid che l’hanno incoronato come uno dei più forti della storia.
Il suo nome è sempre più impresso nella storia del calcio, ma non è finita qui: se la lotta con Immobile per salire sul trono dei goleador della Serie A è ancora piuttosto combattuta e probabilmente durerà fino all’ultima giornata, ben più agevole sembra portare a termine un’altra impresa, quella che gli permetterebbe di entrare ancor di più nel cuore dei tifosi della Juventus.
Ronaldo, infatti, ha bisogno di un solo gol nelle prossime quattro partite per eguagliare Felice Borel II, che risulta ancora il giocatore con più reti in un singolo campionato con la maglia della Juventus (31 reti nel lontano 1933-1934). Un primato durato la bellezza di 86 anni verrà quasi certamente superato dall’uomo dei record impossibili, che ora mette nel mirino anche la Scarpa d’oro (Lewandowski ha segnato 34 gol, quattro in più del portoghese, ma la Bundesliga si è conclusa lo scorso 27 giugno) e il record dei 36 gol segnati dal suo attuale compagno di squadra Higuaín nel 2015-2016.
Dennis Izzo
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