Partita dai grandi colpi di scena quella andata in scena nella splendida cornice del San Siro tra Milan e Napoli. In palio c’era l’andata di Champions e le squadre non si sono sicuramente risparmiate, visto pure il recente incontro in campionato. Andiamo a vedere cosa è successo nella partita.
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Seguendo la regola non scritta del “squadra che vince non si cambia”, Pioli ha riproposto la formazione tipo del momento che ha giocato contro gli azzurri in campionato; discorso diverso per Spalletti, costretto a dover rinunciare sia ad Osimhen che a Simeone (assenze risultate cruciali al fine della fase offensiva).
Il Napoli parte molto forte, rendendosi pericolosa con due occasioni, specie con il tiro di Anguissa dalla distanza e il mancino a giro di Zielinski. Il Milan si ritrova a dover difendere, cercando, ove possibile, di lanciare i vari Leao, Diaz o Hernandez in contropiede.
Il pallino del gioco sino al 40esimo è di stampo azzurro, sia per quanto riguarda la fase difensiva (estremamente propositiva, in particolar modo con la solita prova generosa di capitan Di Lorenzo), sia la fase offensiva: il reparto d’attacco, orfano di una vera punta, girava costantemente cercando di non dare punti di riferimento. Ma da un’azione del Napoli, riparte Diaz in contropiede dalla sua metà campo, il quale serve Leao che la ributta al centro; lo stesso trequartista spagnolo va un velo (che sia volontario o meno) e Bennacer insacca Meret con un tiro mancino all’angolino basso.
Come se non bastasse nel finale di primo arriva la clamorosa occasione per il raddoppio rossonero su palla inattiva: su calcio d’angolo battuto da Bennacer, Kjaer trova un potente colpo di testa, che però colpisce la traversa. Cosi si va all’intervallo
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La squadra di Spalletti, sorpresa dalla cinicità del Milan di saper sfruttare al meglio quei contropiedi tanto discussi dal tecnico toscano, entra in campo con lo stesso piglio del primo tempo. Arriva subito una traversa di Elmas, con un colpo di testa nell’area piccola. La partita trova un suo momento di stallo, con i giocatori che combattono in mezzo e sulle fasce e arrivano le prime ammonizioni importanti: decisiva è la doppia ammonizione al 70esimo per Anguissa che lascia i suoi in 10 uomini.
Iniziano a saltare i nervi ad un Napoli rammaricato per l’andamento del match, ma che però ha fatto molto meno nella ripresa. Merito sicuramente di un Milan che ha saputo riconoscere i propri limiti e ha saputo sfruttare le carte a disposizione. Piove sul bagnato per gli azzurri che al ritorno dovranno pure a fare a meno di Kim (ammonito per una reazione plateale ai danni dell’arbitro).
Pochi minuti prima del 90esimo Di Lorenzo ha una palla gol importante: su assist del subentrato Politano si gira da vero attaccante, calcia nel sette di destra ma Maignan para con un grande intervento. Questo è l’ultimo sussulto di un match molto movimentato e con un clima davvero incandescente, come sicuramente sarà il ritorno di questo quarto di Champions, ma intanto ad esultare è la squadra di Pioli, il quale può ritenersi soddisfatto dei suoi, in particolar modo per la compattezza difensiva ritrovata.
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Fonte foto: Milan Twitter
Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.