Nel mercoledì di Champions League, Juventus, Milan e Bologna scendono in campo con l’obiettivo di riscattare un martedì da dimenticare per le squadre italiane (sconfitte per Inter e Atalanta). I bianconeri, che dopo due vittorie nelle prime due giornate hanno messo in fila appena due pareggi e una sconfitta nelle successive tre gare, ospitano il Manchester City.
I rossoneri, reduci da tre vittorie consecutive nel torneo dopo un inizio molto complicato (due sconfitte nelle prime due giornate), ricevono a San Siro la Stella Rossa di Belgrado, mentre i felsinei (un pareggio e quattro ko sin qui) fanno visita per la prima volta nella propria storia all’Estádio da Luz di Lisbona per affrontare il Benfica.
La Juventus, reduce da quattro pareggi consecutivi tra campionato e Champions League, ha bisogno di una vittoria per ritrovare morale e certezze e continuare a inseguire l’obiettivo qualificazione. Al 20′, Yildiz ci prova con un diagonale sul secondo palo che termina di poco a lato. Nel finale del primo tempo, un gran riflesso di Di Gregorio nega il gol ad Haaland. Pescato in area da una splendida imbucata di De Bruyne, l’attaccante norvegese cerca la via del gol con uno scavetto, ma il portiere ex Monza si oppone al suo tentativo.
Dopo una prima frazione di gioco equilibrata e non particolarmente ricca di emozioni, la Juventus passa in vantaggio al 54′ con Vlahović. Gatti impegna Ederson con una girata nel cuore dell’area, i padroni di casa restano in attacco e Yildiz crossa dalla sinistra per Vlahović, che stacca di testa e trova la respinta istintiva e tutt’altro che impeccabile del portiere brasiliano. Quest’ultimo non riesce a impedire che la palla varchi la linea di porta. Il centravanti serbo ritrova così il gol su azione dopo sette partite tra club e Nazionale. Poco dopo l’ora di gioco, Ederson rischia nuovamente su un cross di Yildiz, non trattenendo il pallone e rischiando di regalare un altro gol a Vlahović.
Al 66′, De Bruyne si rende pericoloso con un destro dal limite dell’area che termina di poco a lato. Poco più tardi ci prova anche Gündoğan, con Di Gregorio che compie un’altra gran parata. A un quarto d’ora dal termine, McKennie firma il raddoppio con una gran girata al volo su cross di Weah. Premiata, dunque, la decisione di Thiago Motta di inserire i due statunitensi, subentrati a Thuram e Conceição pochi minuti prima. Nel finale, il City cerca disperatamente di riaprire l’incontro, ma i bianconeri fanno buona guardia e portano a casa una preziosissima vittoria per 2-0 che ridà loro morale e fiducia.
Il Milan va a caccia dei tre punti per ipotecare il passaggio alla fase a eliminazione diretta. Al 9’ ci prova Reijnders con un destro potente e centrale che non crea problemi a Gutesa. Cinque minuti dopo, Morata manda in porta Leão, che impegna Gutesa, costretto a rifugiarsi in corner. Al 17′, la traversa salva Maignan su un tentativo di Maksimović. Poco prima della mezz’ora di gioco, Fonseca perde Loftus-Cheek e Morata per problemi fisici. A prendere il loro posto sono, rispettivamente, Chukwueze e Abraham. Proprio quest’ultimo ci prova al 32′ su punizione, sfiorando il vantaggio. Nel finale, il Milan trova il gol con Leão, che aggancia un lancio di Fofana e porta avanti i suoi con un mancino all’incrocio.
Il portoghese torna così a segnare in Champions League davanti ai propri tifosi dopo poco più di un anno. Il suo ultimo gol a San Siro nella Coppa dalle grandi orecchie, infatti, risaliva al 7 novembre 2023, in occasione della gara vinta 2-1 contro il Paris Saint-Germain. In avvio di ripresa, Mimović entra in area e calcia col destro: attento nella circostanza Maignan, che devia in corner. Al 54′, grande occasione per Abraham, che calcia a botta sicura da posizione invitante ma viene murato da Djiga. A poco più di 20′ dal fischio finale, la Stella Rossa trova il pari con l’ex Torino Radonjić, che ruba palla a Musah e supera Maignan con un gran sinistro.
Quattro gol nelle ultime due giornate di Champions League per il classe ’95, autore di una tripletta ai danni dello Stoccarda nel turno precedente. Al 78′, gli ospiti sfiorano addirittura il vantaggio con Ivanić, il cui destro in diagonale termina non di molto a lato. A tre minuti dalla fine, Abraham fa esplodere San Siro con la rete del vantaggio. Gutesa devia un colpo di testa di Camarda sulla traversa, l’attaccante inglese è lesto nell’appoggiare in porta il tap-in vincente che regala tre punti pesantissimi agli uomini di Fonseca.
Il Bologna, con un solo punto conquistato in cinque partite, è a un passo dall’eliminazione. Soltanto Lipsia e Slovan Bratislava, ferme a quota 0, hanno fatto peggio dei rossoblu tra le 36 squadre che partecipano alla fase campionato di Champions League. Dopo appena 3’, il Benfica sblocca il match con Pavlidis, a segno su assist di Di Maria. L’attaccante greco, però, è in posizione di fuorigioco al momento del passaggio vincente dell’ex Juventus e la rete dei padroni di casa viene annullata. A pochi minuti dall’intervallo, Skorupski compie un grande intervento su un tiro al volo di Di Maria.
All’inizio del secondo tempo, Dallinga ci prova da posizione defilata, con Trubin che non si fa cogliere impreparato. Poco prima dell’ora di gioco, Bah fa tremare il Bologna con un tiro-cross insidioso che per poco non beffa Skorupski. Al 65′, il portiere polacco compie un’uscita avventata su un cross dalla destra di Aursnes, ma si riscatta alla grande con una super parata su un tiro di Pavlidis. Skorupski si ripete su un sinistro a giro di Amdouni all’80’. Quest’ultimo ci riprova dieci minuti dopo, ma l’estremo difensore del Bologna gli nega nuovamente la gioia del gol. Skorupski è poi attento anche su un tentativo di Di Maria direttamente da calcio d’angolo. La gara si conclude sullo 0-0, col Bologna che sale a tre punti in classifica ma resta ancora senza vittorie nel torneo.
Fonte foto in evidenza: JuventusFC
Dennis Izzo
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