La gara d’andata è stata fin qui la partita più bella di questa edizione di Champions League. Senza esagerare, uno dei match più spettacolari ed emozionanti degli ultimi dieci anni. Una vera e propria gioia per gli occhi. Sia per i tifosi di ambo le squadre che per gli appassionati di calcio.
Questa sera, al “Santiago Bernabeu“, Real Madrid e Manchester City proveranno a bissare quanto regalatoci martedì scorso. Con qualche attenzione in più, si presume. Perché, trattandosi del ritorno di una semifinale di Champions e visto il risultato di partenza abbastanza equilibrato (4-3 a favore dei Citizens), ogni minimo errore potrebbe costare caro. Lo sanno bene anche i due super-allenatori Carlo Ancellotti e Pep Guardiola.
In finale c’è posto solo per uno dei due. Come visto ieri sera, il Liverpool di Jurgen Klopp è riuscito a infrangere il sogno del Villarreal e ha già staccato il proprio biglietto per Parigi. Chi riuscirà ad unirsi?
Pensare di assistere a una partita (quantomeno) simile a quella della settimana scorsa era pura utopia. La posta in palio è troppo alta per giocare come se non ci fosse un domani. Tuttavia, la parte finale del secondo tempo è stata come andare sulle montagne russe. Ma andiamo per ordine.
Il primo tempo scorre via liscio senza grandi occasioni da gol con due squadre che si preoccupano più a non subire che a creare. Il Real si affida a qualche ripartenza e ad un continuo pressing mentre il Man City amministra i ritmi e il possesso di palla facendosi vedere più volte dalle parti di un attento Courtois.
Nella ripresa, i freschi campioni de “La Liga” partono subito forte nel tentativo di ribaltare il 4-3 dell’andata creando diverse occasioni da gol. Ma mostrano poco cinismo. Un paio di interruzioni dovute ai problemi alla caviglia di Walker spezzano il ritmo del Real. Ne approfittano i “Citizens” che, alla prima occasione utile e ad un quarto d’ora dalla fine, passano in vantaggio con Mahrez.
La qualificazione sembra nettamente indirizzata ma nel vocabolario del Real Madrid non esiste il verbo perdere. Tra il 90esimo minuto e il primo minuto di recupero arriva, un’inaspettata quanto provvidenziale, doppietta di Rodrygo che ribalta il risultato sul 2-1 e manda ai supplementari le due squadre.
Il più grande spettacolo del mondo (dopo il Big Bang, come canta Jovanotti) si chiama Champions League!
Sull’onda dell’entusiasmo del finale di gara, la squadra di Carlo Ancellotti comincia forte l’extra-time e il rigore guadagnato/trasformato da Benzema manda letteralmente in visibilio il “Bernabeu“.
Dal paradiso all’inferno, senza praticamente accorgersene, nel giro di dieci minuti: la “triste” storia del Man City. Una squadra forte come poche e che gioca a calcio come nessuna che, anche quest’anno, deve solamente accontentarsi di essere arrivata tra le prime d’Europa.
Dal canto suo, il Real Madrid (quando vuole) è invincibile come un dio della mitologia greca. O, se preferite, ha semplicemente sette vie come i gatti. Nelle serate che contano non lo si può mai dare per spacciato perché in qualche modo, non si sa come, è in grado di ribaltare qualsiasi risultato contro qualunque squadra avversaria.
L’atto finale di questa edizione della Champions League, che si giocherà il 28 maggio allo “Stade de France” di Parigi, vedrà protagoniste Liverpool e Real Madrid.
Fonte foto: Champions League
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città…prima come tirocinante universitario…poi come scrittore nella redazione generalista. Adesso si occupa della Serie A con la rubrica “top & flop” e delle breaking news grazie alle quali si occupa dei temi più svariati: dallo sport all’attualità, passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
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