Fischio finale sulla terza giornata dei gironi di Champions League: festeggiano quasi tutte le italiane, fatta eccezione per il Milan ma con una palese motivazione, ne parleremo dopo.
https://twitter.com/ChampionsLeague/status/1577784952556601345?s=20&t=xVtiIUYNUnViDvcU-jRIJg
Pare che il momento d’oro della squadra di Spalletti non sia limitato esclusivamente al campionato: questa splendida vittoria in Champions League ne è una conferma. Di fronte non un avversario qualsiasi, bensì un Ajax non certamente devastante come qualche anno fa, ma squadra di un certo livello. Paradossalmente il Napoli passa pure in svantaggio con un gol fortunoso di Kudus, ma da lì in poi cambia tutto: solo nel primo tempo gli azzurri segnano 3 reti e ribaltano la partita con Raspadori, Di Lorenzo e Zielinski. Ciò che ha colpito di più è la supremazia territoriale, l’aggressività e i pochi passaggi sbagliati, è stato un dominio totale che ha portato ad altre 3 reti: ancora Raspadori (momento incredibile per il talento ex Sassuolo), la splendida rete di un azzoppato Kvaratskhelia e la firma finale di Simeone. Non siamo qui a parlare solo di tutti questi gol, ma pare che il Napoli, al momento, sappia il fatto suo: primo posto in classifica davanti al Liverpool e tutto questo senza Osimhen, la sua punta di diamante.
https://twitter.com/sscnapoli/status/1577400876876107787?s=20&t=OCX_fusU9VLABqq066VMmA
Nonostante il pessimo momento dei nerazzurri, sia per quanto riguarda i fatti del campo e quelli fuori, la squadra di Inzaghi riesce a portare a casa i tre punti in un match piuttosto controverso e difficile. L’Inter ha dovuto far fronte alla solita assenza di Lukaku e quella di Brozovic, non due giocatori qualsiasi, ma il tecnico stavolta, ha azzeccato la formazione giusta, arretrando il raggio di azione di Calhanoglu, il migliore in campo dei suoi e non solo per il bel gol da fuori area che decide il match. Il Barcellona ha dominato sul possesso palla, ma non sul piano delle occasioni da gol: davvero strano vedere una squadra conquistare calci d’angolo a profusione e tirare solo due volte in porta, giocando spesso dal lato di Dembele, il giocatore con più palloni toccati. Una partita “all’italiana” direbbero e forse è anche vero: contava vincere e in qualche modo l‘Inter ci è riuscita, nonostante un dubbio episodio nel finale, che poteva costare il calcio di rigore a causa di un possibile tocco di mano di Dumfries.
https://twitter.com/Inter/status/1577403135383179264?s=20&t=PnlWZvIus6VFc6V_Lzp66w
I bianconeri avevano un solo risultato da dover conquistare dopo la sconfitta con il Benfica: la vittoria. I tre punti sono arrivati (un p0′ come da pronostico vista la disparità di livello tecnico), ma i punti interrogativi non tardano ad arrivare. Allegri ha riabbracciato giocatori importanti come Rabiot e Di Maria, che per l’ennesima volta, a prescindere dall’avversario, dimostra di dare numerose alternative offensive ad una manovra bianconera altrimenti lenta e compassata. Anche il francese ha fatto molto bene e non solo per la doppietta (inserimento rapido su assist dell’argentino e missile sul primo palo e un colpo di testa nel secondo tempo), ma per atteggiamento, palloni recuperati. La realtà è che come al solito la Juve ha avuto un blackout dove ha subito il gol del Maccabi e quasi rischiava di farsi pareggiare. Nel mezzo trova la gioia personale anche Vlahovic, sempre su assist di Di Maria (al primo posto insieme a Messi per assist realizzati in Champions League). Luci e ombre per Allegri in questa vittoria che comunque era fondamentale ai fini della classifica, sperando di riaprire la qualificazione.
Full time |⌛️| Una grande vittoria di squadra ⚪️⚫️#JUVMAC #UCL pic.twitter.com/H0QhSZBQEl
— JuventusFC (@juventusfc) October 5, 2022
Brutta sconfitta per i rossoneri in casa del nuovo Chelsea di Potter, ma la squadra di Pioli ha certamente una sorta di alibi: le gravi assenze, specie nel reparto difensivo. Una partita senza Maignan, Hernandez, Kjaer, Calabria e Saelemaekers si fa sicuramente sentire e i blues ne hanno certamente approfittato segnando ben 3 reti: la prima arriva nel primo tempo con Fofana, poi trova libero sfogo il talento di James (migliore in campo per distacco) che prima serve l’assist ad Aubemayang e poi firma il tabellino personalmente. Davvero nulla da segnalare per il Milan, assente in campo, con poche idee e troppi errori in fase difensiva e di impostazione: questo girone E è tutto da decidere, ma serve certamente rialzarsi al più presto, magari con qualche infortunato in meno e più convinzione nei propri mezzi ed il Milan sicuramente può riuscirci.
Defeat in London.#CHEACM #UCL #SempreMilan @oppoitalia pic.twitter.com/P5mAPlLws6
— AC Milan (@acmilan) October 5, 2022
Alex Privitera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.