La parola più ricorrente nel mercoledì sera al Massimino per il Catania e i suoi tifosi è solo una: rammarico. Troppe le occasioni sprecate – specie al primo tempo – così come tanta è la qualità messa in campo dagli uomini di Toscano. Gli etnei ritrovano la solidità difensiva che è mancata e non poco in quel di Giugliano in Campania, ma restano alla ricerca della zampata finale nel reparto offensivo.
La produzione industriale di goal non è certo una caratteristica tipica delle squadre allenate dal tecnico ex Cesena, che può vantare un Palmarès di tutto rispetto in questa categoria grazie a concretezza e pochi goal. Tuttavia è lampante come manchi quel guizzo fondamentale da parte degli attaccanti, chiamati più volte alla conclusione dalle pregevoli manovre offensive a cui però non hanno risposto in maniera presente.
Nonostante ciò spicca comunque la prestazione di D’Andrea e Jimenez, tra gli uomini più attesi al Massimino. Bene anche Stoppa, le cui qualità sono indiscutibili sebbene la precisione e il tempismo per la giocata risolutiva siano aspetti da migliorare. Al di là della concretezza negli ultimi 16 metri, desta non poca preoccupazione il centrocampo, in cui pesano le assenza di De Rose, Di Tacchio e adesso anche di Sturaro. L’ex Juve è emerso come leader caratteriale del gruppo, grazie alla sua esperienza spesso risolutiva in molte situazioni intricate.
“Lavoreremo per trovare più soluzioni” chiosa sull’argomento Toscano in conferenza stampa: sintomo che la prestazione di Quaini in mediana non ha convinto solo il pubblico occorso al Massimino. Il numero 16 ha ben impressionato in difesa nella seconda parte di stagione scorsa e nell’inizio di quella attuale. In mezzo al campo, invece, sembra non essere più a suo agio, quanto meno in questi ultimi due match.
Da tenere lontano, comunque, gli allarmisti dell’ultimo minuto. Il Catania gioca, lo fa bene, crea tante occasioni ed è sempre sul pezzo. Manca quel guizzo finale che però, in categorie del genere, fa tutta la differenza del mondo. Con franchezza e grande onestà, questo è un aspetto riconosciuto dallo stesso Toscano: “Qualche punto in più oggi e contro il Giuliano ti aiuta a crescere sicuramente in maniera diversa”, la risposta alla nostra domanda nel post gara sintetizza perfettamente l’umore del tifo rossazzurro.
Urge portare maggior farina nel proprio sacco. La classifica non è ancora un problema per gli etnei, visti i soli 3 punti di distanza dal Benevento primo. Potrebbe diventarlo qualora le occasioni sprecate si susseguano di giornata in giornata. L’ex in panchina Raffaele ha messo in campo una squadra chiusa e adatta alla categoria e un atteggiamento simile, vista la qualità del Catania targato Toscano presuppone lo stesso canovaccio anche per altri colleghi, contro cui l’unica cura è la concretezza.
Da segnalare l’omaggio dei 17.153 presenti al Massimino per Christian Argurio, ex dirigente del Catania scomparso pochi giorni fa, nonchè per il compleanno del club, omaggiato con una coreografia della Curva Nord riportante il vecchio logo e un messaggio ben chiaro “24/09 una data da ricordare. Una promessa da mantenere”.
Francesco Mascali
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