La Serie A offre, come di consueto, tante sorprese anche nella dodicesima giornata, turno in cui il Napoli resta in testa alla classifica ma vede avvicinarsi pericolosamente la Juventus, distante ora soltanto un punto. I partenopei non vanno oltre lo 0-0 in casa del Chievo, mentre i bianconeri superano, non senza difficoltà, per 2-1 in rimonta il Benevento tra le mura amiche, con le Streghe che restano ancora ultimi e a secco di punti. Si ferma anche l’Inter, bloccata sull’1-1 a San Siro dal Torino, mentre la Roma rifila un netto 4-2 alla Fiorentina al Franchi. Negli anticipi, invece, la Sampdoria si aggiudica il derby della Lanterna battendo per 2-0 il Genoa, mentre il Crotone fa il colpaccio in casa del Bologna, imponendosi per 3-2. Altro successo casalingo per il Cagliari, che vince 2-1 contro il Verona, mentre nei due posticipi prima l’Atalanta pareggia per 1-1 contro la SPAL a Bergamo, quindi il Milan ritrova il successo al MAPEI Stadium col Sassuolo, vincendo per 2-0. Da segnalare, inoltre, il rinvio a data da destinarsi di Lazio-Udinese, a causa del maltempo che ha reso impossibile lo svolgimento del match. Ecco i nostri Top & Flop del dodicesimo turno di Serie A.
TOP
BUDIMIR – Dopo un inizio di stagione a dir poco sottotono, l’attaccante croato, già autore di un gol fondamentale nel successo ottenuto la settimana scorsa per 2-1 ai danni della Fiorentina allo Scida, risulta il principale protagonista dell’impresa dei calabresi di Nicola, capaci di espugnare il Dall’Ara, imponendosi per 3-2 in quel di Bologna. A punire i felsinei è soprattutto il classe ’91 ex Sampdoria, eroe della promozione in massima serie degli Squali con 16 reti nel 2015-2016: il centravanti 26enne prima risponde al vantaggio siglato da Verdi insaccando a porta vuota sugli sviluppi di un tentativo di Trotta respinto da Da Costa, poi scarica in porta un tiro potente su cui il portiere brasiliano non può nulla, fissando il punteggio sul 3-2 finale con cui il Crotone porta a casa tre punti fondamentali in ottica salvezza.
RAMÍREZ – Anche il trequartista uruguaiano era reduce da un periodo piuttosto opaco, ma riesce a riscattarsi alla grande nella partita più importante dell’anno per la Sampdoria e i suoi tifosi, ossia il derby della Lanterna contro gli eterni rivali cittadini del Genoa. L’ex Bologna, Southampton e Middlesbrough, infatti, risulta decisivo nel netto successo per 2-0 dei blucerchiati, aprendo le marcature con un gol che mette in evidenza tutta la sua personalità e il suo talento: lanciato in porta da Duvan Zapata, il classe ’90 vince un contrasto molto fisico con Zukanovic e ne elude la marcatura, poi beffa Perin con un tocco sotto che non lascia scampo al portiere rossoblu. Si tratta, inoltre, di una rete molto significativa per Gastón Ramírez, che era a secco in Serie A dal 2012, quando indossava la maglia del Bologna. Oltre al gol, si mette in mostra con giocate di altissima qualità ed importanza.
VERDI – Ennesima prova d’autore di Simone Verdi, uno dei giocatori più sottovalutati dell’interessante panorama calcistico italiano. Il fantasista lombardo scuola Milan risulta uno dei pochi a salvarsi nell’inattesa sconfitta del suo Bologna per 3-2 al Dall’Ara contro il Crotone, mettendosi in evidenza a suon di ottime giocate e una personalità fuori dal comune e realizzando ben due reti su punizione, di cui una di destro e l’altra di sinistro (l’ultimo a riuscirci con la maglia rossoblu fu Cristiano Scapolo nel 1996). Il suo talento è fuori discussione, ma non basta per evitare il ko ai felsinei. Da applausi a scena aperta, il classe ’92 meriterebbe decisamente una chance concreta in Nazionale. Se dovesse continuare così, difficilmente Ventura non lo prenderà seriamente in considerazione per un ruolo di primo piano al più presto.
FLOP
DYBALA – Uno dei pochi titolarissimi ad essere confermato anche per il match interno contro il Benevento, il talentuoso attaccante argentino aveva l’occasione ideale per mettersi alle spalle le prestazioni negative e sottotono delle gare recenti e tornare ai livelli su cui si era messo in mostra con continuità all’inizio della stagione. La Joya risulta uno dei più appannati sia nel primo che nel secondo tempo, non riuscendo mai a rendersi autore di una giocata o di qualcosa in grado di invertire la tendenza di una partita cominciata nel peggiore dei modi dai suoi, con il gol subito ad opera di Ciciretti ed una rimonta concretizzatasi soltanto nella ripresa. Dybala non lascia il segno e viene ancora una volta sostituito da Allegri, che nel finale lo richiama in panchina per gettare nella mischia Bentancur.
KALINIC – In nove partite disputate è andato a segno soltanto in due occasioni, prima con una doppietta decisiva nel successo casalingo per 2-1 contro l’Udinese lo scorso 17 settembre e poi con il gol del definitivo 4-1 maturato in casa del Chievo lo scorso 25 ottobre. Schierato titolare in quel di Sassuolo, in una gara a dir poco cruciale per la panchina del tecnico Montella, non ripaga la fiducia dell’Aeroplanino, risultando piuttosto avulso dal gioco nel primo tempo, in cui tra l’altro getta alle ortiche un’ottima occasione da rete, fallendo clamorosamente laddove un bomber del suo calibro dovrebbe fare tranquillamente centro con gli occhi bendati. Nel secondo tempo cresce, ma non riesce comunque a incidere sul match e spreca un’altra palla gol degna di nota, vanificando un ottimo suggerimento di Suso.
HAMSIK – Ennesima prova incolore per il capitano del Napoli, che non riesce ad incidere nel match pareggiato per 0-0 dagli azzurri in casa del Chievo. Il centrocampista slovacco, però, stavolta è in buona compagnia e non è l’unico o uno dei pochi a finire dietro la lavagna: i partenopei non girano come di consueto e nessuno dei suoi compagni riesce a rompere l’equilibrio al Bentegodi, risultando in condizioni tutt’altro che ottimali. Hamsik non brilla e non riesce a ritrovare sé stesso dopo una serie di prestazioni decisamente opache e sottotono, restando ancora una volta a secco di gol e risultando poco ispirato. Il numero 17 azzurro vive un periodo poco proficuo, con il tanto agognato record di gol con la maglia del Napoli che pare averlo bloccato. In una trasferta così ostica e complicata qual è quella col Chievo, un guizzo dei suoi sarebbe stato fondamentale.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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