Giunge al termine anche la quarta giornata di Serie A apertasi nel sabato pomeriggio, alle ore 15:00, con la divertente sfida tra Como e Bologna. Padroni di casa che si fanno preferire per gran parte del tempo e che, al cinquantatresimo minuto, si portano sul doppio vantaggio grazie all’autorete di Casale e al raddoppio di Patrick Cutrone. Quando sembrava profilarsi la seconda sconfitta stagionale, i ragazzi di mister Italiano raddrizzano la partita con due colpi di coda improvvisi con Castro e Iling Junior che fissano il punteggio sul 2-2 finale.
Pareggio, ma in questo caso inaspettato, anche nella sfida del “Castellani” tra Empoli e Juventus. La formazione di Thiago Motta, per la seconda volta consecutiva, non va oltre uno scialbo 0-0. Se è vero che le (poche) occasioni pericolose sono tutte di marca bianconera, è altrettanto vero che la Vecchia Signora non appare brillante come nelle prime due uscite stagionali. E, se non fosse stato per l’intervento decisivo di Gatti sul tiro di Gyasi all’ultimo secondo, staremmo forse parlando di un altro risultato.
In serata, alle ore 20:45, si accendono le luci a “San Siro” per l’incontro tra Milan e Venezia. Ai ragazzi di Fonseca bastano trenta minuti per sbloccare la partita, allungare di tre lunghezze e mettere, come direbbero gli inglesi, l’ombrellino nel drink. Per il Diavolo la prima (sonora) vittoria in campionato con un netto 4-0 che poteva anche essere più largo che porta le firme di Théo, Fofana, Pulisic e Abraham.
Il menù domenicale della Serie A si apre all’ora di pranzo, ore 12:30, con il match tra Genoa e Roma. L’equilibrio regna sovrano ma, sul finire del primo tempo, dopo un lungo consulto con gli arbitri al VAR, la Lupa passa in vantaggio grazie alla prima rete stagionale del tanto atteso Dovbyk. Tuttavia, quando Daniele De Rossi e i suoi giocatori pregustavano già la prima vittoria stagionale, all’ultimo minuto di recupero, arriva la rete del Grifone con De Winter che gela i giallorossi e fissa il risultato sull’1-1 conclusivo.
Allo storico orario delle 15 l’Atalanta inaugura il nuovo “Gewiss Stadium” (che si è rifatto il look) e ospita la Fiorentina. Partita divertente e ricca di gol, nella quale succede tutto nel primo tempo. Alla rete Viola iniziale (Martinez Quarta) risponde Retegui che sigla la quarta rete in altrettante partite. Nonostante ciò, la formazione ospita ritorna in vantaggio con un (sembra) ritrovato Moise Kean. La gioia dei ragazzi di mister Palladino, però, dura appena un quarto d’ora. Nel giro di sessanta secondi, a ridosso dello scadere della prima frazione, la Dea pareggia con De Ketelaere e, poi, passa in vantaggio con Ademola Lookman. Proprio la rete dell’attaccante nigeriano, rimasto a Bergamo dopo le peripezie estive di mercato, regala il successo per 3-2 alla formazione di Gian Piero Gasperini.
In contemporanea alla partita di Bergamo, arriva uno scialbo pareggio (0-0) nella sfida tra Torino e Lecce. I ragazzi di mister Vanoli, in caso di vittoria, potevano addirittura balzare in vetta alla classifica ma è difficile spuntarla se si tira zero volte nello specchio della porta avversaria. D’altro canto, la formazione pugliese non forza più di tanto la mano e si accontenta di un pareggio in trasferta che fa classifica.
Nel tardo pomeriggio, ore 18:00, tocca al Napoli fare visita al Cagliari alla “Domus Arena”. Partita dai ritmi alti a partire già dai primi minuti con i partenopei che passano subito in vantaggio con la rete di capitan Di Lorenzo. Incassata la rete dello svantaggio, i padroni di casa entrano in partita e cominciano a creare pericoli dalle parti di Meret che risponde sempre presente. L’estremo difensore azzurro si supera in diverse occasioni e consente alla squadra di Antonio Conte di restare in vantaggio prima della goleada finale. La formazione ospite, infatti, dopo aver resistito ai colpi avversari, prende il largo grazie a Kvaratskhelia, Lukaku e Buongiorno che firmano lo 0-4 finale.
In serata, alle ore 20:45, è tempo del derby lombardo tra Monza e Inter. Una partita che i nerazzurri, in vista dell’impegno di mercoledì sera contro il Man City in Champions League, affrontano nel segno del turnover. Quest’ultimo, però, non dà i frutti sperati alla formazione di Simone Inzaghi che tiene il pallino del gioco in mano senza tuttavia rendersi mai pericoloso dalle parti di Turati. Passano i minuti ma la Beneamata non riesce a cambiare ritmo e finisce, addirittura, per subire la rete dello svantaggio con Dany Mota che sovrasta di testa Pavard e batte Sommer. Quando sembrava profilarsi la prima sconfitta stagionale, i campioni d’Italia in carica vengono (parzialmente) salvati dalla rete di Dumfries che inchioda il punteggio finale sull’1-1.
Il programma della quarta giornata di Serie A si chiude con i due posticipi del lunedì. Partiamo da quello delle ore 18:30 tra Parma e Udinese che danno vita a un match dalle due facce. Nel primo tempo, i padroni di casa dominano e si portano sul doppio vantaggio grazie a Del Prato e Bonny. Nella ripresa, la partita cambia totalmente e, prima, Lucca e, poi, la doppietta di Thauvin ribaltano il risultato. Morale della favola i friulani si impongono per 2-3 e volano in testa alla classifica.
In serata, alle ore 20:45, è tempo della piacevole sfida tra Lazio ed Hellas Verona. Accade tutto nel primo tempo e, in particolare, nei primi venti minuti. Alla rete del vantaggio biancoceleste siglata Dia, gli scaligeri rispondono subito con Tengstedt. Decide il match, la zampata vincente di Castellanos che regala la seconda vittoria (2-1) stagionale alla formazione allenata da mister Baroni.
TOP
VASQUEZ: sul tentativo di Gatti? In estensione in angolo. A vis a vis con a Vlahovic? In allungo con la gamba. Sul colpo di tacco di Koopmeiners? Reattivo come un gatto. Non che le occasioni bianconere siano state molte altre, ma il portiere dell’Empoli ha risposto presente a ogni tentativo juventino di sbloccare la partita. Alla fine, se la formazione toscana è riuscita a strappare un punto alla Juventus, il merito è (anche) del suo estremo difensore. VAS-DIEZ.
PULISIC: sull’onda di quanto visto nella passata stagione, l’esterno d’attacco statunitense è forse il miglior giocatore rossonero in questo avvio di stagione. Contro il non irresistibile Venezia, arriva la seconda rete in campionato e il secondo assist, ma soprattutto l’ennesima convincente prestazione che gli vale il premio di miglior giocatore della partita. CAPTAIN AMERICA METTE TUTTI I SUOI POTERI IN MOSTRA.
LOOKMAN: “Guarda amico” chi è tornato. Già, proprio lui che voleva andarsene e che, al termine della fiera è rimasto, si prende per mano l’Atalanta e la trascina verso la vittoria. L’attaccante nigeriano, per ribaltare il risultato contro la Fiorentina, prima serve un assist pennellato a Retegui e, poi, sigla la rete del 3-2 definitivo. LOOK-MAN WHO IS BACK!
MERET: per finire nei “top” di questa giornata vince il ballottaggio con il compagno di squadra Romelu Lukaku (autore di gol e assist). Il motivo? Semplice, se non fosse stato per le sue (miracolose) parate, molto probabilmente, l’attaccante belga non avrebbe avuto l’occasione di mettere a sicuro il risultato contro il Cagliari. La straordinaria parata sul tiro potente da fuori area di Marin finirà, sicuramente, tra i migliori interventi di questo campionato. In poche parole: UN MURO.
THAUVIN: se dopo quattro giornate l’Udinese si trova al primo posto in classifica, buona parte dei meriti vanno all’attaccante francese che, in questo avvio di Serie A, sta mettendo in mostra tutto il suo infinito potenziale. La sua doppietta contro il Parma, oltre a ribaltare il risultato, regala una settimana al vertice alla formazione friulana. La domanda è: FINO A QUANDO RENDERÀ A QUESTI LIVELLI?
FLOP
VLAHOVIC: se in giornata si, potrebbe fare la qualsiasi; se in giornata no, potrebbe fare la qualsiasi ma in negativo. Contro l’Empoli, non riesce a entrare nel vivo del gioco; sciupa l’occasione del possibile vantaggio; si innervosisce e inizia a sbagliare pure semplici passaggi. L’altra faccia della luna, l’altra metà di un giocatore che in certe situazioni e partite DEVE ANCORA MATURARE.
JORONEN: semplicemente un disastro. La partita dell’estremo difensore del Venezia è stata semplicemente e incredibilmente un disastro. Prima, la papera in occasione del vantaggio rossonero siglato Théo Hernandez. Poi, il fallo da rigore procurato su Abraham dopo una respinta centrale rivedibile. Insomma, una partita da dimenticare come i quattro gol subiti nei primi 28 minuti di partita. Per caso abbiamo già detto, UN DISASTRO!?
PAVARD: un giro all’inferno dei “flop” tocca pure al difensore francese dell’Inter che, nella sfida contro il Monza, soffre particolarmente (insieme ai compagni di reparto) la fisicità di Djuric. Come se non bastasse, in occasione della rete brianzola, viene letteralmente sovrastato, sormontato da Dany Mota. Per il talentuoso e affidabile difensore ex Bayern Monaco, un GIRO DI PAUSA.
KEITÀ: per il neo centrocampista del Parma non ci poteva essere esordio peggiore in Serie A. La sua partita dura praticamente diciotto minuti: il tempo di entrare al cinquantacinquesimo; farsi ammonire per un fallaccio dopo sette minuti; ricevere il doppio giallo dopo altri undici minuti. Insomma, il tempo necessario per compromettere la partita ai ducali. ENTRO, MI FACCIO ESPELLERE, CIAO.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A (X)
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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