Giunge al termine anche l’undicesima giornata di Serie A, apertasi nel pomeriggio del sabato (ore 15:00) con l’incontro tra Bologna e Lecce. Dopo un predominio territoriale e nel possesso palla, la formazione di casa trova la via della rete (che decide il risultato) negli ultimi minuti con Riccardo Orsolini che di testa firma l’1-0 conclusivo. Oltre alla vittoria, l’altra buona notizia per la formazione di Vincenzo Italiano, è il ritorno in campo di Ferguson.
Nel pomeriggio inoltrato, alle ore 18:00, è tempo della sfida tutta bianconera tra Udinese e Juventus. Reduce dal deludente pareggio casalingo contro il Parma, la Vecchia Signora inizia bene la partita imponendo il proprio ritmo e concedendo poco agli avversari. Non a caso, nella prima frazione, arrivano le due reti che decidono il match: prima, la sfortunata autorete di Okoye (dopo il palo colpito da Khéphren Thuram) e, poi, il raddoppio di Savona. Nella ripresa, la formazione di Thiago Motta gestisce il doppio vantaggio e porta a casa un’importante vittoria per 0-2.
In serata, alle 20:45, è il momento della partita per antonomasia di Adriano Galliani (e Silvio Berlusconi). Da un lato, il suo Monza; dall’altro, il Milan che è sempre nel suo cuore. Partita di cui si è discusso molto, non solo per l’ennesima panchina in casa rossonera di Leao, ma per la rete annullata ai brianzoli per (presunto) fallo a inizio azione di Bondo su Théo Hernandez. Tra le mille parole e polemiche, sbuca fuori il sempre ottimo Reijnders che decide la partita con un colpo di testa vincente a fine primo tempo (0-1).
Il menù domenicale della Serie A si apre all’ora di pranzo, con la portata principale, che vede opporsi Napoli e Atalanta. Dopo il successo a San Siro contro il Milan, la formazione di Antonio Conte era chiamata a un altro test importante che, questa volta, però, non supera. Già dal primo tempo, infatti, la Dea mette le cose in chiaro portandosi avanti di due reti grazie alla doppietta di uno scatenato Lookman. Nella ripresa, nei minuti di recupero, arriva anche la ciliegina sulla torta con Retegui che sigla la rete del definitivo 0-3 a favore della formazione allenata da Gian Piero Gasperini.
Nel classico orario delle 15, tocca scendere in campo all’altra piacevolissima sorpresa di questo campionato, Fiorentina, che viene ospitata dal Torino. Sfida che non regala grosse emozioni, decisa da una rete (nel finire di primo tempo) di un ritrovato Moise Kean che continua ad andare a segno. Al triplice fischio finale, il risultato è di 0-1 per la Viola che conquista la quinta vittoria consecutiva in campionato.
Nel tardo pomeriggio, ore 18:00, la Roma va a fare visita all’Hellas Verona. Partita piacevole e ricca di gol che si sblocca già nella prima frazione con il vantaggio scaligero siglato Tengstedt. Seguono, poi, il momentaneo pareggio giallorosso con Soulè e il nuovo vantaggio veneto con Magnani. Nella ripresa, la Lupa agguanta nuovamente la partita con Dovbyk ma, nel finale, crolla con la rete del definitivo 3-2 di Harroui. Proprio una sua ex squadra, torna a mettere in bilico la panchina di Ivan Juric.
Posticipo domenicale, ore 20:45, affidato all’Inter che al Meazza riceve il Venezia. Partita che, come facile pensare, viene condotta dai nerazzurri che creano tantissime occasioni senza però trovare la via della rete. Solamente nella ripresa, poco dopo l’ora di gioco, arriva la rete dei padroni di casa con il solito Lautaro Martinez. La Beneamata, però, non chiude il match e, nell’ultimo dei sette minuti di recupero, arriva il pareggio di Sverko. Solo l’intervento del VAR (molto discusso ma corretto), che annulla la rete lagunare per fallo di mano, salva la formazione di Simone Inzaghi. Quest’ultima, vince per 1-0 e accorcia sul Napoli (distante un solo punto) prossimo avversario.
L’undicesima giornata di Serie A si chiude il lunedì con, addirittura, ben tre posticipi. Partiamo da quello delle ore 18:30 che mette di fronte Empoli e Como. Partita equilibrata decisa dalla rete, a inizio ripresa, di Pellegri che mette a referto il primo gol casalingo della formazione toscana che si impone per 1-0.
Andamento simile anche nell’altra sfida del pomeriggio: ovvero, quella tra Parma e Genoa. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, nella seconda frazione, con orgoglio e determinazione, il Grifone riesce a trovare la via della rete e della vittoria grazie al solito Pinamonti che sigla lo 0-1 conclusivo.
In serata, alle ore 20:45, tocca a Lazio e Cagliari far calare il sipario su questo lungo fine settimana di Serie A. Partita ricca di episodi, che vede la formazione biancoceleste passare in vantaggio dopo pochi minuti con Dia. Sul finire di primo tempo, però, arriva il pari sardo con il tiro (deviato) di Luvumbo. Nella ripresa, su calcio di rigore, i padroni di casa tornano avanti con Zaccagni che regala l’ottava vittoria (2-1) nelle ultime nove partite, compresi gli impegni di coppa. Da segnalare che il Casteddu ha giocato gli ultimi minuti in nove uomini dopo le espulsioni di Mina e Adopo.
TOP
K. THURAM: corre, strappa, si inserisce, arriva a concludere, colpisce il palo da cui nasce l’autorete di Okoye. Il tutto, quando gli pare e piace. Si accende e si spegne, infatti, a proprio piacimento ma contro l’Udinese l’interruttore del centrocampista francese rimane in modalità ON. Se dovessimo descriverlo con una parola: ANARCHICO. O, meglio, LE ROI DES ANARCHISTES.
HIEN: inizia la partita con il difficile compito di reggere la difesa dell’Atalanta in casa della capolista, la finisce da migliore in campo (insieme al solito straordinario Lookman) annullando completamente Lukaku e qualsiasi altro attaccante partenopeo. La fotografia del duello con il centravanti belga è l’azione del primo tempo, intorno al quarantesimo, con Big Rom che utilizzando il proprio corpo cerca di girare in porta una conclusione che, però, viene prontamente stoppata dal centrale difensivo svedese. Come un giocatore NBA, citando Flavio Tranquillo in occasione della famosa stoppata in gara 7 di LeBron James su Iguodala, SI OSCURA LA VALLATA (SU LUKAKU).
LAUTARO: l’Inter crea, sciupa, stava per complicarsi la vita, anzi nel finale di gara se la complica proprio, ma a risolvere l’incontro e regalare tre punti alla formazione di Simone Inzaghi ci pensa (come al solito) il capitano. Il toro. Che, di testa, su assist di rara bellezza di Dimarco, incorna la palla della vittoria. Non segnava a San Siro da oltre 249 giorni, ha scelto la serata giusta per ritornare in gol. È di nuovo LAUTAR-INTER.
FLOP
LUKAKU: al netto dell’importanza del centravanti belga nel modo di giocare di Antonio Conte, Romelu sta faticando (e non poco) in questi primi mesi di campionato. Contro l’Atalanta, così come in altre gare, soffre la fisicità dei difensori avversari e, in particolar modo, di Hien che lo mette in tasca fino al momento della sostituzione dell’ex Chelsea e Inter. Contro il centrale della Dea, Big Rom diventa SMALL, VERY SMALL.
NDICKA: vero che il primo gol giallorosso arriva da un clamoroso errore (non il primo in stagione) di Zalewski, ma l’esterno polacco ce l’ha messa tutta per farsi perdonare. E l’assist per il momentaneo pareggio di Soulè lo assolve, in parte. Nessun giudizio di appello, invece, per il centrale francese – forse l’unica certezza di questa prima parte di stagione della Roma – che però contro il Verona paga un po’ di stanchezza. La fisicità di Magnani (secondo gol scaligero). E la velocità di Livramento (terzo gol veneto). Questa volta, NON (N)DIC(K)A.
M. THURAM: per un fratello che si prende la scena, l’altro, questa volta, rimane dietro le quinte. Contro il Venezia, sciupa tante occasioni che potevano costare caro all’Inter. Oltre ai grossolani errori, in alcune azioni, pecca anche di egoismo non servendo i compagni in posizione migliore (come, per esempio, Barella nella ghiotta occasione del secondo tempo). Più volte, ha dichiarato che papà Lilian lo chiama dopo la partita per parlare della sua prestazione dandogli dei consigli. Almeno per questa volta, molto probabilmente, LA CHIAMATA NON SARÀ PIACEVOLE.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A (X)
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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