Giunge al termine anche una lunga quinta giornata di Serie A apertasi già nel pomeriggio di venerdì, ore 18:30, con l’incontro dal sapore di lotta per la salvezza tra Cagliari ed Empoli. Una partita che la formazione ospite riesce a portare a casa con un gol per tempo: prima Colombo e poi Esposito confezionano lo 0-2 conclusivo. Per la prima volta nella sua storia, la compagine toscana rimane imbattuta nelle prime cinque giornate di campionato. Male, invece, il Casteddu che raccoglie la terza sconfitta consecutiva.
In serata, sempre di venerdì, alle ore 20:45 è tempo di una sorprendente sfida tra Hellas Verona e Torino. Partita in cui accade di tutto già nella prima frazione con il vantaggio ospite firmato Sanabria cui segue la reazione scaligera con Kastanos. Sempre nel primo tempo, il rosso diretto per Dawidowicz, il conseguente rigore sbagliato da Sanabria e la rete del nuovo sorpasso Toro con il solito Duvan Zapata. Nella ripresa, il subentrato Adams sigla la rete del doppio vantaggio ma, nel finale, Mosquera rende meno amara la sconfitta siglando la rete del definitivo 2-3. Grazie a questo successo esterno, la formazione allenata da mister Vanoli sale incredibilmente in testa alla classifica di Serie A.
Il sabato si apre nel primo pomeriggio, ore 15:00, con il match del “Penzo” tra Venezia e Genoa. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, la seconda frazione è tutta di marca veneta. Da segnalare, prima di ogni cosa, il bruttissimo infortunio capitato a Ruslav Malinovskyi (già operato nella giornata di domenica) che dovrà stare fuori dai campi per diversi mesi. Tornando al calcio giocato, nella ripresa fa tutto la formazione di casa: prima, sbaglia un rigore con Pohjanpalo; poi, passa in vantaggio con un tiro-cross di Busio; infine, chiude il match con lo stesso Pohjanpalo che si fa perdonare dell’errore dal dischetto. Al triplice fischio finale, il punteggio è di 2-0 per la formazione di Eusebio Di Francesco che conquista la prima vittoria stagionale.
Alle ore 18:00 è tempo del primo big match di questo fine settimana con l’incontro tra Juventus e Napoli. Una partita dalle mille aspettative e dalle altrettante delusioni. Entrambe le squadre mostrano un eccessivo rispetto nei confronti altrui, non forzando (tranne in qualche rara occasione) la giocata che avrebbe potuto stappare l’incontro. Tra qualche timida occasione, parate ed episodi arbitrali che hanno fatto discutere, si arriva al deludente 0-0 finale.
In serata, alle ore 20:45, non mancano di certo le reti e le emozioni nell’incontro del Via del Mare tra Lecce e Parma. Una partita che, un po’ a sorpresa, possiamo dirlo, non ha di certo annoiato con la formazione di casa che, a cavallo tra i due tempi, si porta sul doppio vantaggio grazie alle reti di Dorgu e Krstovic. Nel mezzo delle due reti, un’espulsione per parte: una per Guilbert, l’altra per Cancellieri. Quando tutto sembrava delineato, però, in pienissimo recupero, la formazione ospite prima riapre il match con l’ex Almqvist. E, poi, all’ultimo secondo, pareggia addirittura i conti con la prima rete in Serie A di Hainaut che firma il pirotecnico 2-2 conclusivo.
Il menù domenicale della Serie A si apre alle ore 12:30 con il lunch match che mette di fronte Fiorentina e Lazio. Una sfida dalle due facce nella quale, nella prima frazione, si fa preferire la formazione biancoceleste che passa in vantaggio quasi allo scadere con Gila. Nella seconda parte, invece, l’ingresso in campo dell’acquisto viola estivo Albert Gudmundsson fa saltare in aria gli equilibri. Lo stesso giocatore islandese con una doppietta (entrambe le reti su rigore) ribalta il risultato e regala la prima vittoria in campionato (2-1) a mister Palladino.
Nel classico orario delle 15, si affrontano Monza e Bologna. La formazione di Vincenzo Italiano passa in vantaggio con un bel colpo di testa di Urbanski. Tuttavia, poco prima dell’intervallo, quasi inaspettatamente, arriva il pari brianzolo con Djuric che sfrutta una rivedibile ribattuta del portiere avversario Ravaglia. Nella ripresa, a decidere il match, ci pensa la potentissima conclusione di Castro che regala la prima vittoria stagionale alla formazione ospite che si impone per 1-2.
Nel pomeriggio inoltrato, alle ore 18:00, in un clima non di certo disteso, all’Olimpico scendono in campo Roma e Udinese. Per Ivan Juric si tratta del debutto sulla panchina giallorossa dopo l’esonero di Daniele De Rossi. Nonostante tutte le difficoltà che la sfida poteva presentare, la Lupa sin dal primo minuto entra in campo con il giusto atteggiamento e passa in vantaggio con il tanto atteso Dovbyk. Nella ripresa, la formazione di casa non molla la presa e, anzi, conquista subito un calcio di rigore con Dybala che successivamente batte Okoye. A chiudere definitivamente i conti ci pensa la rete di Tommaso Baldanzi che firma il netto 3-0 finale.
In serata, alle ore 20:45, è tempo della portata principale di giornata. Una partita mai come le altre: il Derby di Milano tra Inter e Milan. Sfida divertente già dalle prime battute con un ispiratissimo Pulisic che sblocca subito il risultato. Alla rete dell’americano segue la risposta interista con una bell’azione che, alla fine, libera Dimarco in area di rigore che con il suo sinistro batte Maignan. Nella ripresa, calano i nerazzurri e diventano padroni del campo i rossoneri che, alla fine, passano di nuovo in vantaggio. A decidere l’incontro ci pensa una capocciata di Gabbia che interrompe la striscia milanista consecutiva di derby persi e salva la panchina a Paulo Fonseca. Al triplice fischio finale, il Diavolo si impone per 1-2.
La quinta giornata di Serie A si chiude nella serata del martedì, ore 20:45, con un altro derby, quello lombardo, tra Atalanta e Como. Dopo il rinvio della partita di 24 ore causa maltempo nella serata di lunedì, la Dea chiude il primo tempo in vantaggio grazie alla rete iniziale di Zappacosta. Nella ripresa, però, la partita cambia del tutto. La formazione neo-promossa in Serie A entra in campo con un piglio diverso e, dopo neanche venti secondi, trova il pari con Strefezza. Alla rete dell’ex Lecce, seguono subito dopo l’autogol di Kolasinac e la marcatura di Fadera che lanciano i ragazzi di Cesc Fabregas sul doppio vantaggio. Nel finale, valido solo per le statistiche, il rigore trasformato da Lookman che fissa il punteggio sul 2-3 finale.
TOP
FALCONE: para tutto quello che c’è da parare e anche di più. Se la porta del Lecce rimane inviolata per novanta e passa minuti, i meriti sono tutti suoi e dei suoi salvataggi. Alcuni, miracolosi. Una prestazione davvero eccellente macchiata, in parte, dalla rimonta in pieno recupero del Parma. Tuttavia, ciò non gli toglie il premio di consolazione di finire fra i “top” di questo fine settimana. VOLA COME UN FALCO(NE).
GUDMUNDSSON: per descrivere il roboante esordio in maglia Viola del giocatore islandese potremmo tranquillamente cantare: “Dammi solo un minuto, un soffio di fiato, un rigore ancora”. D’altronde, all’ex Genoa, è bastato solo un minuto per far cambiare volto alla partita e conquistare il rigore del momentaneo pareggio. La doppietta è solo una conseguenza del proprio impatto sul match: CON LUI, LA FIORENTINA RITORNA A CANTARE!
DOVBYK: il secondo gol consecutivo non è una coincidenza. Dopo le prime tre giornate di ambientamento nella Roma e nel nostro campionato, l’attaccante ucraino comincia a entrare in azione e, soprattutto, nelle azioni giallorosse. Contro l’Udinese: sblocca la partita; conquista ferocemente la palla da cui nasce il rigore del raddoppio; serve l’assist a Baldanzi; segna con un dolce scavetto la quarta rete ma era partito leggermente in fuorigioco. In poche parole, L’ATTACCO DELLA ROMA È DOVBYK-CENTRICO.
GABBIA: milanista sin da bambino. Cresciuto nelle giovanili del Milan. Tra gli ultras nelle gare in trasferta fino a qualche anno fa. Viene schierato titolare nel derby più delicato per i rossoneri e il proprio allenatore, Paulo Fonseca, e ripaga la fiducia con un’ottima prestazione ma, soprattutto, con la rete che decide l’incontro. Un’incornata vincente a pochi minuti dal termine che, difatti, IN-GABBIA I CAMPIONI D’ITALIA IN CARICA.
FLOP
VLAHOVIC/LUKAKU: i fari erano puntati tutti su di loro, ma evidentemente un improvviso blackout ha colpito i due attaccanti principi di Juventus e Napoli. Dovevano essere i protagonisti di un match tanto atteso quanto deludente, ma in realtà hanno solamente svolto il ruolo di comparse. Il serbo non si illumina mai e, all’intervallo, esce per qualche acciacco fisico. Il belga si accende in un’unica occasione – quella del colpo di testa ben respinto da Di Gregorio – ma dopodiché il buio totale. I FARI (OFFENSIVI) DI JUVE E NAPOLI NON SI ACCENDONO.
KRSTOVIC: a proposito di attaccanti che potevano far meglio. L’attaccante montenegrino del Lecce stava disputando la solita ottima prova, impreziosita dalla rete del momentaneo 2-0. Per lui e per la formazione pugliese tutto filava liscio fino a quando, negli ultimi minuti di partita, con le praterie di campo lasciate dal Parma, un po’ per superficialità, un po’ per stanchezza, comincia a sciupare una serie di occasioni in serie che potevano chiudere il match. IL NUMERO 9 GIALLOROSSO HA PERDONATO PIÙ VOLTE, MA IL PARMA NO!
BIJOL: “ahi, che mal di testa!”, la possibile esclamazione del difensore dell’Udinese uscendo dal terreno di gioco dell’Olimpico. Soffre (come biasimarlo) Dovbyk; non viene per niente supportato dai compagni a lato nel terzetto difensivo; causa ingenuamente il rigore del raddoppio giallorosso. Se nelle prime giornate di campionato era sembrato PUYOL, contro la Roma rimane solo la rima al cospetto dell’ex grande difensore blaugrana.
MKHITARYAN: da un giocatore della sua esperienza e della sua caratura non ci si aspetta errori come quelli che hanno dato il via alla straordinaria serpentina di Pulisic in occasione del primo vantaggio rossonero. Eppure, se vogliamo, quell’episodio della palla persa da rimessa laterale, era già un preludio della nefasta serata nerazzurra. Il centrocampista armeno, come il resto dei suoi compagni, ci mette TROPPA LEGGEREZZA!
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A (X)
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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