Giunge al termine anche la sesta giornata del campionato di Serie A, apertasi nella serata del venerdì (ore 20:45) con l’incontro senza troppe storie tra Milan e Lecce. Il Diavolo, reduce dalla vittoria nel derby nella scorsa giornata di campionato, archivia la pratica pugliese già nel primo tempo, nel giro di cinque minuti. Apre le marcature Alvaro Morata di testa a sette minuti dalla chiusura della prima frazione. Segue, il raddoppio di Théo Hernandez. Chiude i conti il solito Christian Pulisic che, un paio di minuti prima dell’intervallo, mette a segno la rete del definitivo 3-0.
Il programma del sabato si apre nel primo pomeriggio, ore 15, con la piacevole e ricca di reti sfida tra Udinese e Inter. I campioni d’Italia in carica, chiamati a dare già una prima risposta dopo un inizio di campionato al di sotto delle aspettative, passano in vantaggio dopo appena quarantatré secondi con Davide Frattesi. Tuttavia, ciò non demoralizza la formazione friulana che trova il momentaneo gol del pareggio con Kabasele.
Quando la partita sembrava aver preso il binario dell’equilibrio – specialmente sul finire del primo tempo – ecco che per la prima volta in stagione si fa vedere capitan Lautaro Martinez. Il Toro, a cavallo tra la prima e la seconda frazione, sigla la doppietta che difatti decide l’incontro. Valido solo per le statistiche, infatti, il gol nel finale di Lucca che rende meno amara la sconfitta. La Beneamata torna a vincere imponendosi per 2-3.
Poco dopo, alle ore 18, tocca scendere in campo alla Juventus che fa visita a domicilio al Genoa che, ultimamente, tra cessioni importanti e infortuni pesanti, non sta navigando in acque tranquille. Dopo un primo tempo con poche occasioni e chiuso a porte inviolate, nella ripresa, si abbatte il ciclone Vlahovic. L’attaccante serbo, prima su rigore, e poi con un gran sinistro potente e incrociato stappa la partita che prende direzione Torino. Nel finale, c’è gloria anche per il neo arrivato Francisco Conceição che mette l’ombrellino nel drink con la rete del conclusivo 0-3.
In serata, alle 20:45, è tempo di sfidarsi per due belle realtà del calcio italiano: Bologna e Atalanta. Anche nel match del Dall’Ara si va all’intervallo sul punteggio di 0-0, ma una volta tornati in campo, la formazione di Vincenzo Italiano passa subito in vantaggio con la rete dell’interessante attaccante classe 2004 Santiago Castro. A complicare i piani dei rossoblù, però, ci pensa l’espulsione di Lucumì che costringe i padroni di casa a giocare per quaranta e passa minuti con l’uomo in meno. Dopo una strenua resistenza avversaria, la Dea trova al novantesimo il modo di pareggiare grazie alla rete (piena di qualità) di Samardzic. Finisce in parità: 1-1.
Il menù domenicale della Serie A si apre con il lunch-match delle 12:30 tra Torino e Lazio. Partita che si sblocca già nel primo tempo con la rete ospite di Guendouzi. Nella ripresa, la sfida diventa bellissima, prima con il raddoppio biancoceleste che porta la firma di Dia, poi con la rete che riapre tutto del subentrato Che Adams. Nel finale, la formazione di mister Baroni allunga nuovamente con Noslin prima che Coco, con un gran gol in acrobazia, rendesse meno amara la sconfitta per il Toro (2-3) che perde la testa della classifica.
Nello storico orario delle 15, sono due le partite disputatesi. Partiamo da quella dell’Olimpico che oppone Roma e Venezia. I giallorossi, reduci dall’impegno in Europa League, fanno fatica ad affrontare una squadra affamata di punti come quella veneta. Tanto è vero che, sul finire della prima frazione, gli ospiti passano in vantaggio con Pohjanpalo e sfiorano addirittura la rete del raddoppio. Nel secondo tempo, con poche energie ma tanto cuore (e un pizzico di buona sorte), la Lupa riesce a ribaltare il risultato con il tiro da fuori area (deviato) di Cristante e la (prima) rete del classe 2004 Niccolò Pisilli che fissa il punteggio sul 2-1 finale.
In contemporanea, tante emozioni e diversi gol nella sfida tra Como ed Hellas Verona. Incontro che si sblocca sul finire del primo tempo con uno scatenato Patrick Cutrone. Proprio l’ex attaccante cresciuto nel Milan, dopo il momentaneo pareggio ospite con Lazovic e l’espulsione sempre scaligera di Suslov, con una sua doppietta riporta avanti la formazione lombarda. I ragazzi di Cesc Fabregas, poi, allungano grazie al subentrato Belotti che sigla la rete decisiva visto il gol avversario del 3-2 nel finale.
Nel tardo pomeriggio, ore 18, è il momento di un sottotono derby toscano tra Empoli e Fiorentina. Partita bloccata e con poche occasioni che non si muove, per tutti i novanta minuti, dal punteggio di 0-0. Continua, in questo modo, la striscia d’imbattibilità dei padroni di casa che salgono a sei risultati utili consecutivi. Questa, infatti, l’unica nota colorata di una partita, per il resto, incolore per entrambe le squadre che si dividono un punto.
In serata, alle 20:45, tocca scendere in campo al Napoli che ospita il Monza al Maradona. Partita che i partenopei risolvono già nella prima frazione grazie alle reti di Politano e Kvaratskhelia. Nella ripresa, gestione della partita per i ragazzi di Antonio Conte che si impone per 2-0 e sale in vetta alla classifica del campionato. Anche se ancora siamo solamente alla sesta giornata, la formazione campana si iscrive al ristretto club di chi lotterà per lo Scudetto.
Il programma della sesta giornata di Serie A si conclude il lunedì sera, ore 20:45, con il match dal sapore di scontro diretto per la salvezza tra Parma e Cagliari. Una partita a dir poco spettacolare, con emozioni e reti fino all’ultimo secondo. Ma andiamo per ordine e iniziamo con il vantaggio sardo siglato Zortea con cui si conclude il primo tempo. Nella ripresa, i padroni riacciuffano due volte la partita. Prima con Man e, poi, dal dischetto del rigore con Hernani dopo il nuovo vantaggio ospite firmato Marin. Nel finale, arriva il gol che decide l’incontro con Piccoli che deposita in rete il 2-3 definitivo che regala la prima vittoria al Casteddu.
TOP
THÉO HERNANDEZ: attenzione, attenzione, allontanarsi dalla linea gialla: il treno francese sta passando sul binario preferito della fascia sinistra. Dopo un avvio di campionato non dei migliori, ecco che la locomotiva del Milan riprende a funzionare a meraviglia con un assist e un gol che, difatti, decidono il match (non proibitivo) contro il Lecce. BENVENUTI A BORDO DEL T(H)RENO HERNANDEZ!
LAUTARO: come dice il vecchio detto? “Chi non muore, si rivede“? Ecco, allora che rivediamo il vecchio Lautaro. Quello di sempre, non tanto dal punto di vista della forma fisica che non è ancora delle migliori, ma quello che decide gli incontri. Alla sesta giornata di campionato, contro l’Udinese, rompe il digiuno con una doppietta che regala i tre punti all’Inter. Ecco, che è di nuovo tempo di dire: NO LAUTARO NO PARTY!
VLAHOVIC: a proposito di chi, in questo fine settimana, è riuscito a mettere a tacere le critiche, è il momento del centravanti della Juventus che con una doppietta risolve il match contro il Genoa. Prima su rigore, poi con un sinistro potente e angolato da grande attaccante, il bomber serbo spacca letteralmente la partita. Come dice l’altro vecchio detto? Ah sì, A BUON INTENDITORE POCHE PAROLE.
PISILLI: immaginate di segnare il primo gol in Serie A, all’età di 20 anni, con la maglia della squadra del cuore e nella quale sei cresciuto. Un gol di quello pesantissimi che vale tre punti e serve a buttare acqua su un clima infuocato come quello intorno alla Roma nelle ultime settimane. In certi momenti bisogna avere testa e il classe 2004, questa volta, l’ha usata per regalare una preziosa e sporca vittoria ai giallorossi. SEGNATEVI QUESTO NOME.
CUTRONE: a proposito di attaccanti decisivi, dopo Lautaro e Vlahovic, è il momento del centravanti del Como di realizzare una doppietta. Tanti gli acquisti fatti dalla ricchissima società ma, alla fine, a segnare è sempre l’ex giocatore cresciuto del Milan che sale in vetta alla classifica dei marcatori (in coabitazione con altri top del nostro campionato). Per i tifosi del Como, è tempo di tirare fuori il famoso coro che i tifosi del Wolves dedicarono all’italiano durante la sua esperienza in Inghilterra: “PATRICK CUTRONE, HE LOVES THE PIZZA, HE LOVES THE PASTA, …(noi non possiamo continuarlo)”.
FLOP
OKOYE: va bene che il gol dell’Inter arriva a freddo, dopo neanche un minuto di gioco, ma l’estremo difensore dell’Udinese poteva fare certamente di più. Un intervento difficilmente commentabile che, comunque sia, lascia tutti sorpresi quando vediamo entrare la palla in porta. Frattesi, probabilmente incredulo anche lui dopo aver calciato con poca forza la palla, ringrazia ed esulta. COLPITO A FREDDO.
DE WINTER: va bene che magari, fino a qualche tempo fa, rappresentava un esempio da seguire. Ma il difensore belga cresciuto nella Juventus, ora al Genoa, è sembrato il primo de Ligt con la maglia bianconera. Non per prestazioni straordinarie, ma per rivedibili falli di mano nella propria area di rigore. Proprio il suo errore permette a Dusan Vlahovic di sbloccare una partita chiusa fino a quel momento e che, poi, diventa in discesa per la Vecchia Signora. SI SCRIVE DE WINTER, SI LEGGE DE LIGT.
LUCUMÌ: a proposito di difensori che l’hanno combinata grossa, questa volta è il turno del buon difensore colombiano del Bologna che, però, sabato sera, compromette la partita dei suoi compagni lasciando la formazione rossoblù in dieci per più di quaranta minuti. Palla persa davanti la propria area e fallo da ultimo uomo pochi millimetri fuori dall’area di rigore. Nonostante la notevole esperienza, appare IMPACCIATO COME UN RAGAZZINO AL PRIMO GIORNO DI LICEO.
COLPANI: che fine ha fatto? Che fine ha fatto il fantasista che nella prima parte della passata stagione ha ammaliato tutti con giocate e prestazioni fuori dalla norma? No dai, davvero: che fine ha fatto? Se lo chiede, in particolar modo, mister Palladino che se l’è portato a Firenze dal Monza e che continua a dargli (giustamente) fiducia per farlo sbloccare. Tuttavia, anche contro l’Empoli, mai uno sprazzo o un lampo di qualità. Partita letteralmente incolore e insufficiente. È FORSE IL CASO DI CHIAMARE ‘CHI L’HA VISTO?’.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A (X)
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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