Giunge al termine anche la decima giornata di Serie A che si è aperta il venerdì sera, alle ore 20;45, con la sfida tra Genoa e Salernitana decisa dalla rete (arrivata nel primo tempo) di Albert Gudmundsson. Il talento islandese regala, così, una preziosa vittoria per 1-0 alla formazione allenata da Gilardino. Brutto passo falso, invece, per i campani che scendono all’ultimo posto in classifica.
Il programma del sabato viene aperto, alle ore 15, dal Derby Emiliano tra Sassuolo e Bologna. Succede tutto nella prima frazione di gioco quando, al vantaggio ospite siglato Zirkzee, risponde la conclusione vincente da fuori area di Boloca. A pochi minuti dal novantesimo, viene anche annullato un gol (per fuorigioco) ai rossoblù, ma al triplice fischio finale il risultato è di 1-1.
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Poco dopo, alle ore 18, è tempo di Lecce e Torino. Non una partita indimenticabile che, tuttavia, viene portata a casa dalla formazione di Ivan Juric che passa 0-1 al “Via del Mare” grazie alla rete decisiva di capitan Buongiorno.
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In serata, alle ore 20:45, tocca alla Juventus scendere in campo all’Allianz Stadium e ospitare un ostico Hellas Verona. Al netto di due gol annullati a Moise Kean (di cui uno per un fuorigioco di tacchetti delle scarpe), per la formazione di Massimiliano Allegri, l’incontro diventa più complicato del previsto e viene risolto solamente al 96′ grazie alla rete del subentrato Cambiaso che regala alla Vecchia Signora il quarto successo nelle ultime cinque gare.
Il menù domenicale di Serie A si apre con il rocambolesco e divertentissimo lunch-match delle 12:30 tra Cagliari e Frosinone. Dopo un’ottima prima frazione di gioco, la formazione ospite va all’intervallo in vantaggio 0-2 grazie alla doppietta di Soulé e al rigore sbagliato per i sardi da Mancosu. Nella ripresa, i ragazzi di mister Di Francesco trovano anche la rete del momentaneo 0-3 con Brescianini ma, dal 72′ in poi, il Casteddu mette in atto una clamorosa rimonta.
Tutto parte dal meraviglioso sinistro a giro di Oristanio che trova il “gol della bandiera” per i sardi, seguito dalla realizzazione personale di Makoumbou. Quando, comunque sia, quella dei padroni di casa sembrava solamente un estremo tentativo di rimonta, in pieno recupero, Leonardo Pavoletti si mette (nuovamente) il mantello da supereroe. Prima, trova con un gran colpo di testa la rete del 3-3 e, poi, di rapina, anche quella del 4-3 finale. Partita folle, quella vinta dalla formazione di Claudio Ranieri che, di certo, non è nuovo a compiere grandi imprese sportive.
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Nello storico orario delle ore 15, tocca sfidarsi al Monza di Raffaele Palladino e all’Udinese del ritornato Gabriele Cioffi, dopo l’esonero di Sottil. Le due squadre si dividono un tempo ciascuno con i brianzoli che, nei primi 45 minuti, trovano la rete del vantaggio con il solito Colpani. Nella ripresa, invece, arriva la rete dei friulani con il subentrato Lucca che fissa il punteggio sull’1-1 conclusivo.
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Nel pomeriggio inoltrato, alle ore 18, va in scena uno dei match più aspettati del weekend. Stiamo ovviamente parlando della sfida tra l’Inter e la Roma dell’ex nerazzurro Romelu Lukaku (che ritorna a San Siro tra gli assordanti fischi dei tifosi presenti allo stadio).
Per il resto, assistiamo ad una partita poco divertente con la formazione di Simone Inzaghi che si fa preferire e che riesce a scardinare la difesa giallorossa solamente a dieci minuti dal termine grazie alla rete decisiva di Marcus Thuram. La quarta rete in campionato dell’attaccante francese, sotto gli occhi di papà Lilian presente in tribuna, consente alla Beneamata di superare la Lupa per 1-0 e tornare in vetta alla classifica.
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In serata, alle ore 20:45, è il momento del big match tra Napoli e Milan. Primo tempo tutto a marca rossonera con la formazione di Stefano Pioli, reduce dalla batosta di mercoledì in Champions League, che va all’intervallo sul doppio vantaggio grazie alla doppietta dell’evergreen Olivier Giroud.
Nella seconda frazione di gioco, tuttavia, scende in campo una formazione partenopea del tutto diversa dal punto di vista dell’atteggiamento che dimezza subito le distanze grazie alla rete di Politano. Poco dopo, arriva anche la rete del pareggio con Raspadori che fulmina Maignan con un calcio di punizione tirato magistralmente. Nonostante l’espulsione nel finale di Natan, il punteggio finale è di 2-2.
Chiudono la decima giornata di Serie A gli ormai consueti posticipi del lunedì.
Partiamo da quello pomeridiano, delle 18:30, tra Empoli e Atalanta. Incontro mai in discussione per la Dea che, già nel primo tempo, trova il doppio vantaggio con Scamacca e Koopmeiners. Nella ripresa, la doppietta personale di Gianluca Scamacca fissa il punteggio sullo 0-3 finale.
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In serata, alle ore 20:45, chiude questo decimo turno di campionato la sfida tra Lazio e Fiorentina. Tra le due, una partita più bloccata e meno divertente delle previsioni sbloccata, nel secondo tempo e in pieno recupero, da un calcio di rigore trasformato da Ciro Immobile che fissa il punteggio sull’1-0 finale.
TOP
GUDMUNDSSON: il trascinatore del Genoa porta il nome e cognome di Albert Gudmundsson. La quarta rete personale, in quest’inizio di campionato, dell’islandese regala un prezioso successo di misura alla formazione di mister Gilardino contro la Salernitana. Grazie al suo talento più cristallino, IL GRIFONE SPICCA IL VOLO.
CAMBIASO: Andrea Cambiaso è una delle rivelazioni positive di questi primi mesi di Serie A per la Juventus di Massimiliano Allegri. Fatto rimanere alla Continassa per essere una valida alternativa a Kostic, l’esterno di fascia italiano in più partite ne ha addirittura preso il posto da titolare grazie a prestazione convincenti. Contro l’Hellas Verona parte dalla panchina, ma è suo il gol che (da rapinatore d’area di rigore) decide l’incontro.
PAVOLETTI: segnare gol decisivi con la maglia del Cagliari è nel destino di Leonardo Pavoletti. Dopo la rete in finale playoff dello scorso giugno contro il Bari per salire in Serie A, l’attaccante italiano mette a referto la doppietta che completa la folle rimonta sarda. In pieno recupero, il bomber di mister Ranieri segna due rete che regalano la prima vittoria stagionale al Casteddu. Se dovremmo descrivere gli ultimi minuti di partita: UN FINALE PAVOLOSO.
THURAM: la partita che doveva essere dell’ex nerazzurro Lukaku viene decisa da chi ne ha preso il posto, sia in campo sia nel cuore dei tifosi interisti: vale a dire, Marcus Thuram. Sotto gli occhi di papà Lilian presente in tribuna, l’attaccante francese dell’Inter risolve a dieci minuti dal termine una partita difficile da sbloccare. Non una novità per il figlio d’arte, considerano il gol decisivo in Champions League contro il Benfica e quello che ha aperto le marcature contro il Torino. Se non segna Lautaro, CI PENSA “TIKUS”.
SCAMACCA: a proposito di attaccanti decisivi, è il momento di Gianluca Scamacca. Per l’ex centravanti di Sassuolo e West Ham non è stato un inizio di stagione semplice e l’infortunio che lo ha tenuto fuori per qualche settimana non ha aiutato. Tuttavia, contro l’Empoli scende in campo una delle versioni migliori dell’attaccante italiano. Doppietta personale, di cui un fantastico gol di tacco, e assist per Koopmeiners: SPRAZZI DI VERO TALENTO.
FLOP
DIA: sicuramente il più pericolo nelle file della Salernitana, ma anche quello che ha sciupato più occasioni. In un reparto offensivo legato alle sue reti, in una partita delicata come quella contro il Genoa, l’attaccante senegalese doveva e poteva fare di più. La sensazione è sempre quella: dopo il mancato trasferimento in Premier League, qualcosa si è rotto. UN FEELING DA RITROVARE.
MANCOSU: il calcio di rigore sbagliato, sul punteggio di 0-1 a favore del Frosinone, poteva facilitare il compito al Cagliari ma così non è stato. Da quel momento in poi, però, l’ex calciatore del Lecce perde fiducia e spreca un’altra clamorosa occasione (palo dopo un colpo di testa). Mister Ranieri lo tiene in campo fino all’ora di gioco, ma il fantasista sardo aveva perso del tutto l’abbrivio di inizio partita.
LUKAKU: se l’intento di Romelu Lukaku era di evitare i fischi di San Siro, ci è riuscito alla grande. Complice anche una partita troppo attendista della Roma, l’attaccante belga tocca pochissimi palloni e, per giunta, male. Lasciato da solo, lì davanti, in balia della retroguardia nerazzurra e, in particolare, di Acerbi che lo oscura totalmente. PARTITA COMPLICATA SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA.
NATAN: nonostante il difensore venga da un periodo di prestazioni positive, contro il Milan non mette in mostra la propria versione migliore. L’apice viene raggiunto a pochi minuti dal novantesimo quando, già ammonito, arriva in ritardo su Romero e commette un fallo evitabile vista la posizione di campo defilata. Una leggerezza, quella del difensore brasiliano, che per fortuna sua il Napoli non paga a caro prezzo visto il 2-2 conclusivo. C’È ANCORA DEL LAVORO DA FARE.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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