Giunge al termine anche la quindicesima giornata di un campionato di Serie A che vede un cambio della guardia in testa alla classifica. Grazie al successo di venerdì sera contro il Milan (2-1) e la sconfitta del Napoli, l’Atalanta vola al primo posto. La formazione di mister Gasperini, che ottiene la decima vittoria consecutiva, continua a sognare in grande ed esce dal campo con lo stadio intero che canta “Vinceremo il tricolor”. D’altro canto, i rossoneri resistono solo un tempo e, nei minuti finali, Lookman spedisce il Diavolo all’inferno. Momento abbastanza complicato in casa Milan, come dimostra la rabbia (esagerata) di Paulo Fonseca nelle interviste post-gara.
Sempre il venerdì, ma nel pomeriggio, l’Inter ospita e batte a San Siro il Parma con una prova di forza. Partita che si sblocca nel finale del primo tempo con una giocata preziosa di Federico Dimarco. Nella ripresa, i nerazzurri mettono i tre punti al sicuro con le reti di Barella e Thuram. Valida solo per le statistiche, la marcatura ducale frutto di un’autorete di Matteo Darmian che fissa il punteggio sul 3-1 finale. La formazione di Simone Inzaghi si porta così a tre punti dalla Dea, con la partita contro la Fiorentina da recuperare.
Il sabato si apre alle ore 15:00 con la sfida, non proprio tra le più entusiasmanti per usare un eufemismo, tra Genoa e Torino. Incontro monoritmo, privo di reti ed emozioni, terminato con il risultato di 0-0 che non scontenta nessuna delle due formazioni.
Nel pomeriggio, ore 18:00, arriva un altro pareggio ma, sicuramente, molto più divertente ed elettrizzante (almeno per i tifosi neutrali). Stiamo parlando della sfida tra Juventus e Bologna che vede partire nettamente meglio l’ex squadra di mister Thiago Motta con Ndoye e Pobega che, a cavallo tra primo e secondo tempo, portano i rossoblù avanti di due reti. Quando sembrava prospettarsi la prima sconfitta in campionato, la Vecchia Signora tira fuori l’orgoglio e, prima, accorcia le distanze con Koopmeiners e, poi, pareggia i conti nel recupero con una straordinaria rete del subentrato Mbangula. Allo Stadium, difatti, il punteggio finale è di 2-2.
In serata, ore 20:45, la Roma ospita il Lecce all’Olimpico in quello che, almeno secondo la classifica, è un vero e proprio scontro diretto per la salvezza. Partita, dunque, che i padroni di casa non possono sbagliare e che, infatti, non sbagliano. Dopo un primo tempo chiuso sull’1-1, nella ripresa, la formazione di Sir Claudio Ranieri prende il largo con Mancini, Pisilli e Konè che firmano il 4-1 con cui la Lupa riesce a imporsi.
Il menù domenicale della Serie A si apre con il lunch match delle 12:30 tra Fiorentina e Cagliari. Dopo il grosso spavento di domenica scorsa per il malore di Bove e la sconfitta (ai rigori) in Coppa Italia contro l’Empoli, la Viola ritorna alla vittoria grazie alla rete decisiva di Danilo Cataldi che firma l’1-0 conclusivo. I ragazzi di mister Palladino agganciano al terzo posto in classifica Inter e Lazio e, con una partita da recuperare proprio contro i nerazzurri, distano solamente tre lunghezze dall’Atalanta prima.
Nello storico orario delle 15:00, l’Hellas Verona affronta l’Empoli in quella che è una vera e propria esecuzione. La formazione ospite, infatti, nell’arco di mezz’ora si abbatte sugli scaligeri segnando a ripetizione. A partire dalla doppietta di Sebastiano Esposito, passando per la rete di Cacace e quella della bandiera dei padroni di casa con Tengstedt, e finendo con la marcatura nel finale di primo tempo di Colombo, gli Azzurri si impongono per 1-4. Sconfitta netta e pesantissima per il Verona, con la panchina di Paolo Zanetti che comincia a vacillare.
Altro scontro delicato in zona retrocessione, quello delle ore 18:00, che si gioca nella tempesta del Penzo tra Venezia e Como. Partita che, nonostante il fortissimo vento e la pioggia, regala gol ed emozioni. Dopo il vantaggio lagunare con la marcatura attribuita a Nicolussi Caviglia (nonostante il tocco fortuito di Pohjanpalo), arriva la rimonta degli ospiti che si portano in vantaggio grazie al gallo Belotti. I padroni di casa, però, non ci stanno e pareggiano definitivamente i conti con il gol olimpico (direttamente da calcio d’angolo) di Oristanio che fissa il risultato sul 2-2 finale.
In serata, alle 20:45, dopo aver perso giovedì in Coppa Italia all’Olimpico, il Napoli ospita la Lazio in una sorta di rivincita. Partita bloccata ed equilibrata, con le due squadre che faticano a creare occasioni da gol, che viene decisa da una rete, nell’ultimo quarto d’ora, di Isaksen che fa volare l’Aquila. Sconfitta pesante per i partenopei che perdono la testa della classifica.
Il programma della quindicesima giornata di Serie A si chiude con il posticipo del lunedì sera tra Monza e Udinese. Incontro assolutamente piacevole tra due squadre che hanno dato tutto per cercare di portare a casa punti importanti. A riuscire nell’intento, però, è la formazione friulana che torna alla vittoria (1-2) grazie alle reti di Lucca e Bijol. Invano, il momentaneo pareggio brianzolo firmato Kyriakopoulos. La formazione di mister Alessandro Nesta rimane pericolosamente in penultima posizione.
TOP
MKHITARYAN: dopo un girovagare a inizio stagione alla ricerca della forma migliore, il professore (così come viene soprannominato) sale in cattedra e insegna calcio agli avversari. L’assist per il raddoppio di Barella racchiude tutte le materia in una: è geometria euclidea. Ma, anche, pura poesia. Anatomia di un colpo da maestro. Anzi, da PROFESSORE.
PISILLI: il volto fresco e pulito di una Roma che deve ripulirsi dal fango delle ultime settimane complicate. Contro il Lecce entra nel secondo tempo e, praticamente, mette al sicuro i tre punti mettendo a referto gol e assist. La corse a l’esultanza sotto la curva è una foto che non si cancellerà mai dalla galleria della sua memoria. Il tutto, con la determinazione e il sorriso di un ragazzo felice perché “giocare a calcio è la cosa più bella del mondo”. TESTA SULLE SPALLE E ROMA AI SUOI PIEDI.
ESPOSITO: nel week-end da incorniciare dei fratelli Esposito (tutti e tre a segno con le maglie di Empoli e Spezia), Sebastiano, l’attaccante degli Azzurri, splende più di tutti con una doppietta pesante a Verona in casa dell’Hellas. Cresciuto nell’Inter, dopo varie esperienze all’estero e in Italia, sta cercando di affermarsi definitivamente. Questa prima parte di campionato ci sta dicendo che è nella STRADA GIUSTA.
FLOP
THEO HERNANDEZ: “difenda lei Theo, no no difenda lei Hernandez”. La fase difensiva del terzino francese, spesso e volentieri, è una scena fantozziana rivisitata. Per maggiori informazioni, rivedere come Charles De Ketelaere lo sovrasti nella tanto discussa (ma regolare) rete del vantaggio dell’Atalanta. Tra i terzini più forti d’Europa quando c’è spingere, lo stesso non si può dire quando c’è da ripiegare all’indietro (vedasi le trasferte di Parma e Cagliari, ma non solo). Una duplice personalità che fa il bene e il male del Milan. PRENDERE O LASCIARE.
HELLAS VERONA: quattro vittorie e undici sconfitte da inizio stagione a ora. Quattro ko consecutivi e soli tre punti nelle ultime sette giornate. Un andamento senza nessuna via di mezzo che castiga la formazione scaligera a prendere un’imbarcata clamorosa nella sfida casalinga contro l’Empoli. Dopo averne presi cinque in un solo tempo contro l’Inter, i ragazzi di mister Zanetti (la cui panchina sarebbe in bilico) ne prendono quattro dalla formazione toscana. Vero che l’obiettivo è la salvezza, ma è altrettanto vero che se continua così difficilmente riuscirà nell’impresa. SI SALVI CHI PUÒ.
KVARATSKHELIA: se il reparto offensivo del Napoli non ha brillato (per usare un eufemismo) contro la Lazio, il demerito è sicuramente degli attaccanti di Antonio Conte che non sono mai riusciti realmente a incidere. Politano si accende a tratti, Lukaku non pervenuto, Kvara non riesce a incidere. A parte il calcio di punizione finito a lato nel finire di primo tempo, il georgiano non si accende e con lui non si mette il moto l’attacco partenopeo. Nonostante la pioggia della serata di Napoli, nessun lampo. Nessun fulmine improvviso. Nessuna azione destabilizzante delle sue. Insomma, CALMA PIATTA.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A (X)
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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