Giunge al termine anche la 34ª giornata di un campionato di Serie A che, pian piano, si avvicina alla conclusione. Colpo Napoli in testa alla classifica, con la formazione di Antonio Conte che vince e completa il sorpasso ai danni dell’Inter. I nerazzurri, infatti, cadono ancora e, nel giro di sette giorni, passano dal +3 al -3 sui partenopei che cominciano a intravedere il rettilineo finale. Sempre più agguerrita la lotta per il quarto posto, con ben cinque squadre racchiuse nell’arco di tre punti. Nella parte bassa della classifica, invece, Monza aritmeticamente retrocesso in Serie B con Empoli, Venezia e Lecce che si giocano l’unico posto per restare nella massima divisione del calcio italiano.
Per via dei funerali di Papa Francesco tenutosi nella giornata del sabato, il programma di questo fine settimana di campionato si disputa tra la domenica e il lunedì. Anche se ogni morte di Papa, almeno per una volta, la domenica di Serie A ritorna ad avere un suo significato evitando il cosiddetto “calcio spezzatino”. Anziché dieci partite spalmate in quattro giorni e tutte in orari differenti, la domenica di ieri si apre alle 12:30 con ben due partite.
Partiamo con il successo esterno del Milan che, reduce dalla vittoria nella semifinale di ritorno in Coppa Italia contro l’Inter, si impone sul campo del Venezia per 0-2. Pulisic nel primo tempo e Gimenez nel secondo confezionano la vittoria rossonera. Nel mezzo delle due reti milaniste, ha fatto molto discutere un rigore non assegnato ai lagunari per un fallo in area di Pavlovic. Tre punti che, comunque sia, servono soltanto per il morale visto che, ormai, le speranze del Diavolo di conquistare un posto in Europa (League) passano dalla finale di Coppa Italia contro il Bologna.
Esultanza Pulisic (Milan) dopo il gol contro il Venezia – Foto: Lega Serie A (X)
Sempre all’ora di pranzo, vince anche il Como che supera in casa il Genoa, in una partita tra due squadre che non hanno più nulla da chiedere al loro campionato visto l’obiettivo raggiunto della salvezza. Ai ragazzi di mister Cesc Fabregas basta una rete, nella ripresa, di Strefezza per imporsi 1-0.
Sono ancora due, le partite disputatesi nello storico orario delle 15. Iniziamo con uno dei match-chiave di questo fine settimana sia per la lotta Scudetto sia per la lotta Champions. Stiamo parlando, ovviamente, di Inter-Roma con i giallorossi che si impongono per 0-1 grazie a una rete nel primo tempo di Soulé. Nerazzurri sicuramente sottotono nella prima frazione, con la formazione di Sir Claudio Ranieri che passa in vantaggio grazie a un flipper in area di rigore con la palla che arriva nei piedi dell’argentino che batte un incolpevole Sommer. La Lupa avrebbe altre potenziali grosse occasioni per raddoppiare ma le sciupa tutte.
Si arriva così al secondo tempo con l’Inter che prova a recuperare il risultato (senza effetti). L’ingresso del neo recuperato Dumfries sulla fascia destra porta un po’ di pericolosità in più in casa nerazzurra ma, alla fine, sono poche le occasioni create. Forse, l’unica chance davvero importante per raggiungere il pareggio arriva al penultimo minuto di gioco quando, su sfonda di testa in area, la palla arriva nei pressi di Bisseck. Il difensore tedesco, a due passi dalla porta praticamente sguarnita, viene trattenuto a lungo da Ndicka che finisce per buttare giù l’avversario. Per il direttore di gara non è inspiegabilmente rigore e il VAR, che sui contatti di gioco non può intervenire, lascia andare.
Esultanza Matias Soulé (Roma) dopo il gol decisivo contro l’Inter – Foto: Lega Serie A (X)
Al triplice fischio finale, la Roma si impone meritamente e ritorna prepotentemente in lotta Champions. L’episodio del mancato rigore non basta per giustificare una prestazione davvero opaca dell’Inter che perde il primo posto in classifica. Sette giorni da dimenticare per la formazione di Simone Inzaghi che, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, rischia di perdere anche il secondo trofeo stagionale.
In contemporanea alla sfida di San Siro, si disputa anche il derby toscano tra Fiorentina ed Empoli. Priva ancora di Moise Kean, la Viola non si fa comunque problemi a superare una formazione in grande crisi come quella degli Azzurri. Le reti, già nel primo tempo, di Adli e Mandragora indirizzano i tre punti. Valida solo per le statistiche, la rete nella ripresa di Fazzini: i ragazzi di mister Palladino si impongono 2-1.
Nel pomeriggio inoltrato, ore 18:00, tocca alla Juventus di mister Igor Tudor scendere in campo e ospitare il Monza. Partita che i bianconeri non possono sbagliare dopo la sconfitta di Parma nel recupero di mercoledì pomeriggio. E, difatti, sin dai primi minuti, la Vecchia Signora mette le cose in chiaro grazie alle reti di Nico Gonzalez e Kolo Muani.
Kolo Muani (Juventus) al momento del secondo gol bianconero contro il Monza – Foto: Lega Serie A (X)
A complicare (ma alla fine neanche più di tanto) una partita già indirizzata, ci pensa l’ingenua espulsione di Yildiz. Il giovane talento turco, prima, insegue l’avversario per il campo e, poi, lo colpisce causando un’espulsione frutto dell’inesperienza che, però, gli farà saltare il prossimo importante scontro diretto con il Bologna. Nonostante l’uomo in meno, comunque sia, la Juventus vince per 2-0.
Sulle ali dell’entusiasmo della sconfitta dell’Inter, il Napoli scende in campo alle 20:45 con l’unico obiettivo di battere il Torino. Per riuscirci, ancora una volta, si affida all’uomo simbolo della stagione partenopea. Ovviamente chi se non Scott McTominay che, con una doppietta nel primo tempo, risolve la pratica Toro regalando tre punti fondamentali alla sua squadra.
Il centrocampista scozzese ha ormai assunto le vesti del condottiero diventando una sorta di William Wallace per Antonio Conte. Le sue due reti, riportano il Napoli in testa alla classifica con tre punti di vantaggio sull’Inter a quattro giornate dalla fine e un calendario sicuramente più semplice. Ai piedi del Vesuvio staranno facendo tutti gli scongiuri del caso, ma la formazione partenopea comincia a intravedere il traguardo finale.
Esultanza Scott McTominay (Napoli) dopo la doppietta contro il Torino – Foto: Lega Serie A (X)
Finisce in parità, invece, l’altro incontro serale che ha messo di fronte Atalanta e Lecce. Incontro, prima di tutto, segnato dalle (comprensibili) proteste pugliesi. Difatti, la partita del Gewiss Stadium doveva disputarsi nella serata del venerdì ma, dopo l’improvvisa morte del fisioterapista giallorosso Graziano Fiorita, è stata posticipata “solamente” alla domenica sera. Considerato il rientro in Puglia, i funerali che si terranno mercoledì e un ambiente sconvolto dalla triste dipartita, la società pugliese aveva chiesto di giocare in un’altra data. Richiesta, però, non accolta dalla Lega.
Maglia bianca di protesta del Lecce contro la Lega nella partita contro l’Atalanta – Foto: Lega Serie A (X)
Il Lecce, allora, che non può non (ri)presentarsi a Bergamo, complice un’eventuale sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica, gioca con la “partita dei valori calpestati” con una maglia bianca di protesta. Nella stessa, viene scritto “Nessun valore, nessun colore“. Nonostante tutto ciò, la formazione ospite riesce a strappare un punto all’Atalanta pareggiando per un 1-1. Al rigore trasformato, nel primo tempo, da Karlsson risponde, nella ripresa, un altro rigore. Questa volta, però, realizzato dal sempre più capocannoniere del campionato Mateo Retegui.
Il programma della 34ª giornata di Serie A si conclude con i (tre) posticipi del lunedì. Partiamo da quello delle 18:30 che ha messo di fronte Udinese e Bologna. Reduce dal passaggio in finale di Coppa Italia grazie al doppio successo (andata e ritorno) sull’Empoli, la formazione rossoblù non va oltre lo 0-0 in quel di Udine. Così facendo, i ragazzi di mister Italiano vengono scavalcati dalla Juventus al quarto posto seppur di un solo punto.
In serata, ore 20:45, è tempo di scendere in campo per un’altra pretendente alla prossima Champions League, ovvero la Lazio che ospita il Parma. Partita divertente all’Olimpico con i crociati che si portano avanti di due reti, grazie alla doppietta di Ondrejka, prima di venire ripresi da un’altra doppietta, questa volta di Pedro. Al triplice fischio finale, dunque, il punteggio è di 2-2.
Chiude questa giornata, lo scontro tra Hellas Verona e Cagliari che mette in palio punti importanti per la salvezza. Specialmente per la formazione sarda che, infatti, ne approfitta e si impone con un gol per tempo. Prima Pavoletti e, poi, Deiola firmano lo 0-2 conclusivo.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A (X)
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
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