Giunge al termine anche una 23ª giornata di Serie A nel segno, almeno per quanto riguarda la lotta Scudetto, del numero 92. Già, perché, allo stesso minuto, l’Inter è riuscita a evitare la sconfitta nel derby contro il Milan e il Napoli, invece, si è fatto agguantare dalla Roma. Dunque, non cambia nulla in classifica con la distanza tra partenopei e nerazzurri che rimane sempre di tre punti seppur, la formazione di Simone Inzaghi, deve ancora recuperare la partita contro la Fiorentina (giovedì sera).
Iniziamo, comunque sia, il recap di questo lungo fine settimana di calcio italiano con l’anticipo del venerdì sera tra Parma e Lecce. Una partita dal sapore di scontro diretto per la salvezza che la formazione salentina riesce a portare a casa con grande autorità. Il vantaggio della formazione di mister Pecchia siglato Valeri, dal dischetto del rigore, illude solamente i tifosi di casa. Prontamente, infatti, arriva il pareggio giallorosso con Krstovic. Nella ripresa, invece, si scatena Pierotti che sigla la propria doppietta personale e completa la rimonta (1-3).
La giornata del sabato si apre con altri due match, ore 15:00, dall’altissima valenza per la lotta salvezza. Partiamo con la pirotecnica vittoria casalinga dell’Udinese che, col brivido, supera in casa il Venezia. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, nella ripresa iniziano forte i bianconeri che si portano sul doppio vantaggio con Lucca e Lovric. Nonostante ciò, arriva la rimonta lagunare con Nicolussi Caviglia e Gytkjaer che riagguantano momentaneamente il match. A cinque minuti dal termine, infatti, arriva la rete che decide il match di Iker Bravo che di esterno destro deposita in porta la rete del 3-2 definitivo.
Stesso orario per il delicatissimo incontro tra Monza e Verona. Partita più bloccata rispetto a quella della Dacia Arena, in cui basta un’autorete (di Lekovic) dopo tre minuti per decidere le sorti della gara. Lo sfortunato autogol del difensore serbo condanna i brianzoli a una sconfitta pesantissima, con la formazione di mister Bocchetti che rimane in ultima posizione distante otto punti dalla salvezza. D’altro canto, boccata d’ossigeno puro per gli scaligeri che escono dalla zona retrocessione.

Atalanta-Torino, rigore sbagliato Retegui – Foto: Lega Serie A (X)
Nel pomeriggio inoltrato, ore 18:00, è tempo di Atalanta e Torino. Reduce dal pirotecnico pareggio in Champions League in casa del Barcellona, la formazione di mister Gasperini non va oltre il pari anche contro i granata. In termini di gol, accade tutto nel primo tempo con il vantaggio bergamasco firmato Djimsiti e il pareggio del Toro con Maripan. In termini di episodi, invece, il secondo tempo non è da meno. Prima, un mancato rigore alla Dea per fallo di mano di Coco (non punibile per arbitro e VAR), poi un rigore assegnato alla formazione di casa ma Retegui si fa ipnotizzare da Milinkovic-Savic. Al triplice fischio finale, il punteggio è di 1-1.
In serata, alle ore 20:45, è il momento di Bologna e Como. Due formazioni che lottano per obiettivi diversi ma accomunate dal fatto di esprimere un calcio piacevole e divertente. In questo caso, però, la partita si decide già nella prima frazione e nel giro di tredici minuti. Prima, il vantaggio rossoblù siglato dal forever young De Silvestri. Poi, l’espulsione ospite di Fadera che condanna i ragazzi di mister Fabregas a una partita complicatissima. Nella ripresa, infatti, il raddoppio di Fabbian mette i tre punti in cassaforte (2-0) per la formazione di mister Italiano che sogna di nuovo l’Europa.
Il menù domenicale della Serie A si apre con il lunch match delle 12:30 tra Juventus ed Empoli. Match che si mette subito in salita per la Vecchia Signora (che non può più permettersi passi falsi) con il vantaggio ospite siglato dopo pochi minuti dall’ex De Sciglio. Nella ripresa, però, si scatena il nuovo arrivato Randal Kolo Muani che, in tre minuti, sigla la doppietta che ribalta il risultato. Nel finale di gara, accade di tutto. L’espulsione per doppio giallo di Maleh. La rete (che mancava da tanto) di Dusan Vlahovic e quella di Conceicao che firma il 4-1 finale.
Nello storico orario delle 15, il Franchi apre le proprie porte per l’incontro tra Fiorentina e Genoa. Partita che la formazione viola mette nei binari giusti, già dopo mezz’ora, con il doppio vantaggio siglato Kean (gol fantastico al volo con piroetta) e l’ex di turno Gudmundsson. Nella ripresa, il Grifone riapre la partita con De Winter ma non basta per evitare la sconfitta (2-1).
Arriviamo, quindi, al primo big match di questa domenica così importante per la lotta allo Scudetto. Alle 18 è l’ora del Derby della Madonnina tra Milan e Inter. Reduce dalla sanguinosa sconfitta di Zagabria, i rossoneri sono chiamati al riscatto. D’altro canto, dopo la netta vittoria contro il Monaco che ha permesso l’accesso diretto agli ottavi di finale in Champions League, i nerazzurri devono continuare a dimostrare la loro forza anche in campionato e tenere il ritmo del Napoli.
Copione dell’incontro chiaro sin dai primi minuti, con la formazione di Simone Inzaghi che gestisce palla e ritmo mentre, il Diavolo, rimane compatto per poi affidarsi alle ripartenze. Così facendo, allo scadere di un primo tempo più o meno equilibrato, arriva il vantaggio del Milan. Tutto nasce dalla palla recuperata da Abraham a metà campo su Calhanoglu che dà il via al contropiede rossonero. Bennacer conduce palla e allarga su Leao. Il portoghese si accentra e lascia partire un tiro-cross rasoterra su cui Sommer riesce solamente a respingere (centralmente). Sulla ribattuta si fionda Tijjani Reijnders che fa esplodere la San Siro rossonera con il suo destro che si insacca all’angolino alto.

de Vrij e Zalewski, Inter – Foto: Lega Serie A (X)
Nella ripresa, è un dominio nerazzurro. Se da un lato, i campioni d’Italia cercano in tutti i modi di evitare la terza sconfitta nei tre derby giocati in questa stagione, dall’altro, mister Conceicao decide di abbassare il baricentro della sua squadra e di non concedere spazi alla manovra nerazzurra. Il tecnico portoghese passa addirittura a un iper-difensivo 5-4-1 per cercare di blindare il risultato.
L’Inter, però, attacca sempre più e solamente i pali non le permettono di ribaltare il risultato. Per ben tre volte, infatti, i tentativi di gol della formazione di Simone Inzaghi si stampano sul legno. Quando la sfortuna sembrava spegnere ogni speranza nerazzurra, anche quando non viene ravvisato un fallo da rigore di Pavlovic su Thuram, in pieno recupero, al 92° minuto, arriva la rete di Stefan de Vrij che fa esultare i tifosi nerazzurri. Non vale la vittoria, ma il gol dell’1-1 conclusivo del difensore olandese permette all’Inter di evitare una sconfitta che poteva mandare in fuga i partenopei.
Se il pareggio di de Vrij ha fatto sì che non cambiasse nulla in classifica tra Inter e Napoli, è anche grazie alla rete di Angelino, sempre al minuto numero 92, che ha permesso alla Roma di agguantare il pari in extremis contro i partenopei. All’Olimpico, infatti, va in scena una sfida importantissima per il primo posto ma, anche, per le speranze di rimonta giallorossa in chiave Europa.
Reduce dal cruciale successo in Europa League contro l’Eintracht Francoforte, la Roma manda inizialmente in panchina sia Dovbyk che Dybala. Nonostante ciò, si schiera con un 4-3-3 a specchio con mister Ranieri che manda in campo dal primo minuto Matias Soulé. I giallorossi iniziano anche bene ma, a passare in vantaggio, è il Napoli con la rete dell’ex Spinazzola che beffa Svilar con un pallonetto vincente.

Baldanzi e Angelino, Roma – Foto: Lega Serie A (X)
Nella ripresa, la Lupa si getta in avanti alla ricerca del pari mentre, per i partenopei, si aprono degli spazi enormi per dei contropiedi che però non vengono sfruttati. Alla fine, quando il risultato sembrava sorridere alla formazione di Antonio Conte, arriva il sinistro angolato di Angelino che fa esplodere di gioia l’Olimpico e raggelare i giocatori azzurri che già sognavano la prima vera fuga. Al triplice fischio finale, il punteggio è di 1-1. La lotta per lo Scudetto è più viva che mai.
La 23ª giornata di Serie A si chiude con il posticipo del lunedì sera tra Cagliari e Lazio. Una partita che mette in palio punti pesanti per la lotta alla salvezza (sarda) e quella all’Europa (laziale). A tal proposito, colpo importante dei ragazzi di mister Baroni che si impongono per 1-2 e ritornano al quarto posto. Accade tutto a cavallo tra primo e secondo tempo. Prima, il vantaggio siglato Zaccagni. Poi, il momentaneo pareggio di Piccoli. Infine, la rete decisiva di Castellanos.
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A (X)
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
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