Occhi puntati sul derby di Milano in una settimana di sfide di Champions e recuperi di Serie A. Quando mancano undici turni alla fine del campionato (comprese le gare infrasettimanali), la stracittadina milanese diventa decisiva ai fini della classifica. A questo punto della stagione, la lotta per due posti al sole nella prossima Champions League vede coinvolte le due milanesi e le due romane, con i rossoneri leggermente attardati in graduatoria rispetto alla concorrenza, complice un avvio stentato in cui il Diavolo ha raggranellato appena 25 punti al giro di boa.
Di contro i nerazzurri, dopo lo sprint iniziale, tra dicembre e metà febbraio sono entrati in vortice negativo in termini di risultati e prestazioni in campo. 8 punti in 9 incontri disputati, 7 gol fatti e 11 incassati, eliminazione dalla Coppa Italia ad opera dei cugini, in un periodo coinciso con i guai muscolari di Mauro Icardi, lo smarrimento tecnico-tattico di Ivan Perisic e la sterilità sotto porta che ne è conseguita.
Da un mese a questa parte, l’Inter sembra aver rialzato gradualmente la testa, nel segno dei ritrovati Icardi e Perisic. L’argentino è andato a segno ben sei volte nelle ultime due uscite e vuole lo scettro di capocannoniere. Dal canto proprio il croato ha ripreso confidenza con il gol dopo essere rimasto a digiuno per molto tempo (inizio dicembre, tripletta al Chievo), confezionando al contempo tre assist proficui per le sorti della squadra. Luciano Spalletti sa di poter contare anche sulle qualità di Brozovic e l’apporto positivo di Rafinha negli schemi di gioco.
Rinascita rossonera nel nome di Rino Gattuso, chiamato a risollevare le sorti della squadra dopo l’allontanamento di Vincenzo Montella avvenuto a fine novembre. In poco tempo Gattuso è riuscito a plasmare il Milan a propria immagine e somiglianza. Vecchi e nuovi volti hanno beneficiato così delle cure del giovane mister, tra cui il turco Calhanoglu, uno dei “cavalli di razza” dell’esoso mercato estivo del club.
Alla riscossa in campionato (26 punti conquistati in 11 gare da fine dicembre a marzo, 19 gol fatti e 7 subiti, spicca un bel filotto di 8 vittorie in 9 partite), ha corrisposto il percorso stagionale in Europa League interrotto agli ottavi di finale e soprattutto un felice cammino nella coppa nazionale, che i rossoneri contenderanno alla Juventus nella finalissima dell’Olimpico. Successi del nuovo corso che portano spesso la firma di Patrick Cutrone, golden boy del calcio italiano e protagonista inatteso dell’annata milanista ormai giunta al bivio.
Gabriele Mirabella
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