Quinto turno di Premier League con gli occhi al big match tra Manchester City ed Arsenal, la rivincita del Liverpool, le affermazioni di Chelsea ed Aston Villa (in rimonta) e il Tottenham che riesce a ribaltare il trend negativo.
Al London Stadium si è vista una partita totalmente a senso unico e questo sicuramente non era prevedibile. Non tanto per le formazioni schierate, dato che Lopetegui ha una rosa di tutto rispetto, quanto per l’atteggiamento mostrato per tutta la partita da un West Ham in netta flessione negativa.
La squadra di Maresca, invece, sta iniziando a trovare la sua quadratura, scendendo con gli stessi uomini delle ultime partite (fatta eccezione per l’infortunato Gusto). I Blues aggrediscono un West Ham poco attento e trovano dopo pochi minuti dal fischio d’inizio la rete di Jackson sull’imbucata di Sancho, al secondo assist consecutivo in due partite.
Questa sarà una delle chiavi della partita, legata alle verticalizzazioni letali e alle ripartenze veloci dei vari Palmer, Madueke e Jackson. L’attaccante senegalese trova la doppietta personale al 18 esimo con un bel tocco di esterno, trovando la difesa degli Hammers impreparata. Gli uomini di Lopetegui non sono mai riusciti ad impensierire seriamente il portiere avversario, se non per qualche giocata personale.
A mandare la partita in ghiaccio ci pensa Palmer nella ripresa, su assist di uno scatenato Jackson (migliore in campo per distacco) con un tiro preciso sul primo palo. Troppo poco West Ham, una squadra che continua a subire troppi gol e farne davvero pochi, manca una punta vera e propria (il nuovo arrivato Fullkrug è ancora infortunato). Ottima vittoria di un Chelsea sempre più convincente, Maresca può dirsi soddisfatto.
In scena il derby delle Midland inglesi, una partita ad alta intensità per tradizione che anche stavolta non ha deluso le aspettative. I Wolves ultimi in classifica avevano bisogno di una scossa in termini di risultati, mentre i padroni di casa cercano continuità per un buon inizio di stagione.
Il match si accende sin da subito, i contatti fisici iniziano a fioccare e si sente la tensione sportiva: a sorpresa gli ospiti trovano meritatamente il gol del vantaggio grazie ad uno splendido tiro da fuori di Cunha che sorprende Martinez. La risposta degli uomini di Emery non tarda ad arrivare, ma i Villains non trovano le giuste misure in campo, merito della fase difensiva della squadra di O’Neil.
La ripresa vede un Aston Villa diverso, grazie ai soliti cambi che l’allenatore ha abituato a fare se le cose non vanno bene. I giri della squadra salgono e al 62 esimo Watkins trova il gol del pareggio su perfetta imbucata di Rogers. Il Wolverhampton si abbassa troppo e patisce gli attacchi sulle fasce: proprio da un decentramento di Tielemans parte il cross per la rete di testa di Konsa.
Come nell’ultima partita spettacolare contro l’Everton, l’Aston Villa si esalta nelle rimonte e proprio quando sembrava iniziasse a rallentare, arriva il gol che chiude il match con il solito Duran (alla quarta rete consecutiva partendo dalla panchina). Tre punti molto importanti per la squadra di Emery che si porta nelle prime posizioni, d’altro canto i Wolves hanno bisogno di qualcosa di più in fase offensiva.
Partita molto accesa ad Anfield tra il Liverpool di Slot e il sempre imprevedibile Bournemouth. La squadra di casa, reduce dalla clamorosa sconfitta con il Nottingham, era chiamato ad una partita di grande sacrificio e concretezza ma contro le Cherries non ha avuto vita facile nonostante il risultato finale.
Alle prime occasioni degli ospiti di Semenyo ed Evanilson, risponde Luis Diaz, uno degli uomini più in forma dei Reds: l’esterno colombiano prima trova il gol su assist di Konatè, poi finalizza il filtrante di Alexander-Arnold con un tiro sul primo palo. Al 37 esimo, su una palla recuperata a centrocampo, arriva la prima rete in Premier League di Nunez, con un bellissimo tiro a giro con il piede debole.
La partita finisce con questo risultato ma il Bournemouth avrebbe sicuramente meritato almeno la rete della bandiera: la squadra di Iraola gioca un bel calcio, spesso si trova a scontrarsi con realtà più forti ed organizzate, ma ha dei giocatori giovani e un futuro importante davanti. Vittoria meritata per il Liverpool che riscatta la brutta sconfitta del turno precedente.
La squadra di Postecoglu era chiamata a gran voce alla vittoria, dopo delle prestazioni buone ma non sufficienti a portare a casa i tre punti. Gli Spurs iniziano il match nel peggiore dei modi quando al primo minuto di gioco Lewis-Potter trova in aerea di rigore Mbeumo, che batte Vicario con un tiro al volo. Dopo pochi minuti arriva l’immediato pareggio di Solanke, che respinge in rete il tiro parato su Maddison.
Il match è letteralmente dominato dal Tottenham in lungo e in largo e al 28 esimo arriva il gol del vantaggio di Johnson su assist di Son. La particolarità del match sta nella prestazione di Vicario: il portiere ex Empoli si è messo in difficoltà in un paio di occasioni provando ad impostare con i piedi, rischiando anche di concedere il gol avversario. Lo stesso portiere è stato autore di alcune parate di altissimo livello su Mbeumo a salvare i suoi.
Un bel pallonetto di Maddison (servito dal secondo assist personale di Son in partita) chiude i conti per un Tottenham vittorioso ma lontano dalle prime posizioni di Premier League, desideroso di scalare posizioni e un punto sopra proprio il Brentford.
Clima estremamente teso nel big match di Premier League, sin dalle primissime battute, con diversi falli che hanno visto Rodri coinvolto (in particolare il contatto con Partey in cui il centrocampista spagnolo ha subito un infortunio ancora da valutare), il quale lo ha visto lasciare il campo. Haaland sblocca il risultato con un delizioso tiro di esterno sinistro sul primo palo su assist di Savinho al nono minuto.
Quando tutto sembrava già nella mani dei padroni di casa, su palla inattiva arriva una verticalizzazione su Martinelli che serve l’assist per l’incredibile rete di Calafiori da fuori area. Un debutto da sogno per il terzino ex Bologna (tra l’altro anche tra i migliori dei suoi). Dopo un possesso palla piuttosto lento del City, nei minuti di recupero su calcio d’angolo, arriva il vantaggio dei Gunners con la rete di Gabriel.
Finale di primo tempo ricco di falli e proteste con l’ingenuità finale di Trossard che prende il doppio giallo e la partita cambia. Possesso palla schiacciante, conclusioni da ogni dove ma poca pericolosità in base a quanto creato. Bellissime parate di Raya sui tiri di Gvardiol e Walker, ma proprio nei minuti finali del match, il muro dell’Arsenal viene battuto dal gol di Stones, abile a ribattere in rete un tiro del compagno.
Pareggio conquistato sul filo del rasoio per il Manchester City che le ha provate tutte per rimettere in parità il match, punto tutto sommato buono per l’Arsenal visto l’uomo in meno.
Vittoria schiacciante per risultato e gioco espresso in campo del Fulham su un brutto Newcastle, incapace di continuare bene dopo la bella vittoria dell’ultimo turno. Reti di un ottimo Jimenez, Smith-Rowe e Nelson nel finale di gara, gol della bandiera ospite di Barnes.
Pareggio a reti inviolate tra Crystal Palace e Manchester United, in un match tutt’altro che noioso dove i Red Devils non sono riusciti a trovare la via del gol grazie alle parate di Henderson.
Buon punto casalingo per il Leicester contro un Everton quasi irriconoscibile, vista la partita più offensiva del solito da parte dei Toffees. Una rete per tempo: al gol di Ndiaye risponde Mavididi nel secondo tempo.
Il Southampton riesce ad interrompere la serie di sconfitte ma trova soltanto un pareggio con l’Ipswich (al suo terzo pareggio consecutivo). Al vantaggio al quinto minuto del talentino Dibling risponde la rete nei minuti di recupero di Moray.
Pareggio rocambolesco tra Brighton e Nottingham: dopo il vantaggio ospite su rigore di Wood, Hinshelwood e Welbeck ribaltano la partita meritatamente. I padroni di casa hanno diverse occasioni, ma la squadra di Espirito Santo trova ancora un contropiede importante, finalizzato da Sosa.
Fonte foto: Premier League X
Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.