Decimo turno di Premier League ricco di risultati sorprendenti: la prestazione poco lucida dei Gunners, un Manchester City in netta difficoltà con le Cherries e il Liverpool sorride e allunga.
Match a dir poco sorprendente dei padroni di casa contro gli attuali campioni in carica di Premier League del Manchester City: una prestazione straordinaria per grinta e qualità da parte di una delle squadre più imprevedibili del campionato (come detto diverse volte). A farne le spese è un City mai visto in difficoltà come nel primo tempo a Bournemouth.
Cherries subito in vantaggio con la rete di Semenyo su assist dell’ottimo Kerkez, vera spina nel fianco per i Citizens. Gli ospiti accusano stranamente il colpo e non riescono a rispondere, anzi: la squadra di Iraola mantiene un pressing degno proprio delle tattiche di Guardiola e domina il primo tempo, quasi su ogni pallone. Difesa impeccabile, centrocampo con Cook e Christie di qualità e quantità.
Evanilson trova l’incredibile raddoppio nella ripresa sul secondo assist di giornata di Kerkez, vero mattatore della partita. Poco dopo Tavernier trova anche un palo dalla distanza, il City si trova a vivere una delle partite più difficili in stagione. Gli ultimi 20 minuti trovano un sussulto finale di Haaland e compagni: diverse occasioni di seguito culminano con la rete della speranza di Gvardiol.
Nei minuti di recupero succede davvero di tutto con il portiere delle Cherries protagonista: al 90 esimo Doku trova un gran conclusione che però viene parata da Travers, poco dopo l’irlandese compie un vero miracolo su Haaland che colpisce il palo. La partita termina 2-1 nonostante lo sforzo finale del City, alla prima sconfitta in Premier League. Risultato prestigioso per Iraola con la sua squadre sempre più interessante.
Al St James’ Park arriva un Arsenal in un momento di leggera flessione, nonostante la recente vittoria in Efl Cup con il Preston e reduce dal pareggio con il Liverpool del turno precedente. I padroni di casa schierano una formazione più fisica confermando Joelinton sulla stessa fascia dell’ex di turno Willock.
La partita vede un ritmo non troppo sostenuto, specie per gli ospiti, ma il Newcastle gioca meglio, velocizza quando necessario e trova meritatamente il vantaggio grazie alla giocata di Gordon, spostato sul versante opposto rispetto al suo solito e serve l’assist per la testa di Isak. La punta svedese è il gran rientrante per una squadra che ne ha sentito troppo la mancanza e che senza di lui si muove molto di meno.
I Gunners continuano con il loro gioco, fatto di trame fitte di passaggi a cercare di colpire la difesa dei bianconeri, ma i vari Rice, Martinelli e Saka non riescono a combinare granché. La squadra appare stanca e sembra mancare la spinta opportuna sulle fasce difensive (Calafiori recentemente giocava spesso, attualmente fuori per infortunio).
Il match si ferma sul risultato di 1-0, nonostante un ultima occasione nei minuti di recupero di Rice, forse uno dei pochi a provarci davvero fino in fondo. Ottima vittoria del Newcastle di Howe che riprende quota in classifica; Arteta non si prepara al meglio per la prossima trasferta di Champions contro l’Inter e perde terreno in Premier League.
Altra prestazione da incorniciare per il Liverpool di Slot in un Anfield sempre più innamorato del nuovo tecnico olandese, che non certamente facendo rimpiangere il recente passato di Klopp. A farne le spese è stato l’ottimo Brighton di Hurzeler, capace anche di andare meritatamente in vantaggio grazie al primo goal in Premier League del terzino turco Kadioglu, schierato a centrocampo.
I Reds sono già passati in svantaggio altre volte in stagione, sapendo poi ribaltare il match e anche stavolta l’impresa è servita: nella seconda frazione di gioco, dopo alcune parate pazzesche di Vertbruggen, i padroni di casa trovano il goal fortunoso di Gakpo e dopo qualche minuto la solita firma decisiva di Salah, con uno dei suoi tiri a giro. Partita ricca di occasioni tra cui la punizione di Welbeck, il bel salvataggio di Kelleher su Rutter ad indicare anche la pericolosità dei Seagulls e la loro ottima prestazione.
Vittoria importante per il Liverpool che approfitta dei passi falsi di Arsenal e Manchester City e allunga il vantaggio in classifica continuando ad esprimere una grande idea di calcio.
Big match di giornata tra i Red Devils del nuovo allenatore ad interim Van Nistelrooy (dopo l’esonero tanto anticipato di Ten Haag) e i Blues di Maresca, tra le rivelazioni di questa Premier League.
Andando direttamente ai fatti del campo, troviamo un match piuttosto spento che è soltanto un lontano parente delle splendide partite dell’anno scorso tra le due squadre: tanta imprecisione in campo, specialmente dello United ma le occasioni arrivano, una per parte nel primo tempo. Madueke trova un palo su colpo di testa e Rashford scheggia la traversa con un tiro al volo allo scoccare della prima frazione.
Aumenta la tensione per far risultato e il Manchester United trova la giocata di Casemiro che serve Hojlund dentro l’area, ma il danese viene atterrato da Sanchez ed è calcio di rigore, trasformato magistralmente da Bruno Fernandes. Dopo alcuni minuti arriva l’immediato pareggio del Chelsea, con il gran goal di Caicedo, che calcia al volo una ribattuta della difesa e batte Onana.
Il risultato finale di 1-1 rispecchia quanto visto in campo ed è giusto: buon punto per un Manchester tutto da inquadrare che ha ritrovato il sorriso in alcuni particolari; Maresca sale in zona Champions League.
Super partita al Tottenham Hotspur Stadium, uno di quei match cartello del calcio inglese tra due squadre che attaccano in maniera differente ma che sanno come rendersi pericolose. Il lanciatissimo Aston Villa di Emery va sul campo della squadra di Postecoglu, che ha visto il rientro del suo capitano Son tra i titolari.
I Villains sono squadra fisica e ostica da affrontare, anche per i velocisti del Tottenham e si rendono più pericolosi dei padroni di casa: nel giro di qualche minuto, tra il 30 esimo e il 32 esimo, prima Onana colpisce un palo clamoroso che trova Vicario attento, poi lo stesso portiere italiano non può nulla sul tocco a porta sguarnita di Rogers a sbloccare il match.
Gli Spurs non disputano un brutto primo tempo, ma inquadrano poco lo specchio della porta, specie con i tiri dei vari Sarr e Bentancour, ma la ripresa è di altro tipo. Johnson trova l’immediato pareggio sullo splendido assist di Son poi si scatena Solanke, che trova la doppietta in 5 minuti: prima segna con un bel pallonetto che beffa Martinez e poi finalizza l’assist di Richarlison.
L’Aston Villa subisce la reazione sportivamente rabbiosa del Tottenham e non riesce a reagire: arriva anche il quarto gol siglato dalla bellissima punizione dal limite del subentrato Maddison. Vittoria meritata per gli uomini di Postecoglu contro un avversario difficile come il Villa di Emery.
Continua a volare in classifica il super Nottingham di Nuno Espirito Santo anche contro un remissivo West Ham: partita dominata dai biancorossi che vincono per 3-0 con le reti di Wood, Hudson-Odoi ed Aina, da segnalare l’espulsione nel primo tempo di Alvarez a condizionare la prestazione degli Hammers.
Secondo pareggio consecutivo per il Wolverhampton nella splendida partita contro il Crystal Palace: nonostante gli ospiti meritassero di più, il punteggio finale è di 2-2: reti di casa siglate da Larsen e Gomes, reti ospiti di Chalobah e Guehi (tutte le reti sono arrivate nel secondo tempo).
Prima vittoria in Premier League per il Southampton contro l’Everton: tre punti fondamentali per i Saints grazie al goal decisivo di Armstrong.
Pareggio per 1-1 tra Ipswich e Leicester con la rete di Davis per i padroni di casa raggiunti soltanto al 94 esimo dal gol di Ayew.
Vittoria all’ultimo respiro per il Fulham contro il Brentford: dopo il vantaggio ospite con Janelt, i bianconeri dominano la partita, creando tantissime occasioni. Wilson, subentrato per Nelson, risolve il match con una fantastica doppietta per un finale di gara incredibile. Il Fulham torna a vincere e Marco Silva può ritenersi soddisfatto.
Fonte foto: AFC Bournemouth X
Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.