“Nel bel mezzo dell’inverno, ho scoperto che vi era in me un’invincibile estate.”, scriveva il celebre scrittore francese Albert Camus in “Ritorno a Tipasa”, uno dei saggi della raccolta “L’estate” del 1954. La riflessione del premio Nobel per la letteratura 1957 deve aver ispirato e non poco gli Azzurri di Luciano Spalletti, che tornano in campo dopo un Europeo ben al di sotto delle aspettative. Il primo test post Euro 2024 appare quasi proibitivo. Nella prima giornata della fase a gironi di Nations League, infatti, all’Italia tocca affrontare la Francia al Parco dei Principi di Parigi.
Spalletti riparte dalla difesa a tre, con Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori a proteggere la porta di capitan Donnarumma. In mezzo al campo, si segnala il ritorno di Sandro Tonali. Dopo 308 giorni di squalifica, l’ex Milan parte dal 1’ al fianco di Ricci e Frattesi, con Cambiaso e Dimarco sulle corsie esterne e Pellegrini in supporto dell’unica punta Retegui. Deschamps, dal canto suo, punta sugli “italiani”, anzi, sui rossoneri Maignan, Theo Hernández e Fofana, sull’esperienza di Kanté e Griezmann e sul talento dell’ex idolo dei padroni di casa, Kylian Mbappé, e del suo erede, Bradley Barcola.
La gara inizia nel peggiore dei modi: dopo soli 14 secondi, Barcola sfrutta un errore difensivo di Di Lorenzo e batte il suo compagno di squadra Donnarumma da distanza ravvicinata. Quinto gol stagionale in quattro partite tra PSG e Nazionale per il classe 2003. L’Italia sembra accusare il colpo e nei primi minuti fatica a contenere la velocità e l’intraprendenza di Barcola e Mbappé, con la Francia vicina al raddoppio in più occasioni.
Tuttavia, la squadra di Spalletti reagisce con grande spirito di gruppo e, dopo un inizio in salita, trova la forza per rispondere. Al 6′, Frattesi colpisce la traversa di testa e Retegui non riesce a ribadire in rete il pareggio. L’1-1 arriva alla mezz’ora di gioco ed è il frutto di una splendida azione orchestrata da Dimarco e Tonali: il centrocampista del Newcastle riceve dall’esterno dell’Inter e lo manda in porta con un elegante colpo di tacco di prima, permettendogli di battere a rete con un gran mancino al volo che non lascia scampo a Maignan.
La Francia prova a reagire e al 39’ sfiora il vantaggio con un tiro del solito Barcola, la cui conclusione, deviata, finisce di poco sul fondo. Il primo tempo si conclude sul punteggio di 1-1, con l’Italia che nella seconda metà della prima frazione di gioco riscatta ampiamente un avvio da dimenticare. Nella ripresa, galvanizzata dal pari, la Nazionale mostra sin da subito coraggio e qualità e scende in campo con un atteggiamento che non riusciva ad avere da un bel po’ di tempo. Dopo poco più di cinque minuti, gli Azzurri passano in vantaggio con un’azione fulminea che coglie impreparata la retroguardia francese.
Retegui vede Frattesi nel cuore dell’area e lo serve magistralmente, il centrocampista dell’Inter sfrutta una delle sue migliori doti, l’inserimento, e insacca da distanza ravvicinata il gol del sorpasso. La meritata quanto insperata rimonta carica ulteriormente un gruppo azzurro finalmente compatto, coeso e determinato. Frattesi va nuovamente vicino al gol al 59’, ma trova sulla sua strada un monumentale Maignan, che con una gran parata gli nega la gioia della seconda doppietta in azzurro.
Il classe ‘99, infatti, aveva già segnato due gol un anno fa a San Siro con l’Ucraina, regalando a Spalletti la sua prima vittoria sulla panchina della Nazionale. Al 74’, l’Italia chiude definitivamente i conti con Raspadori. Ricevuto da Udogie, l’attaccante del Napoli elude la marcatura di Saliba e batte Maignan, siglando il suo settimo gol in azzurro. Per far sì che la ferita di Euro 2024 si rimargini ci vorrà tempo, ma difficilmente gli uomini di Spalletti avrebbero potuto trovare un modo migliore per voltare pagina.
L’Italia non batteva la Francia dal 17 giugno 2008 (2-0 a Euro 2008). Il successo di Parigi, inoltre, rappresenta la prima vittoria contro i Bleus in trasferta dal lontano 11 aprile 1954. In quell’occasione, gli Azzurri si imposero col medesimo punteggio in rimonta allo Stade Olympique Yves-du-Manoir di Colombes, periferia nord-ovest di Parigi. Traguardo degno di nota anche per il commissario tecnico Luciano Spalletti, che centra il primo trionfo con una big del calcio internazionale, dopo le sconfitte contro Inghilterra e Spagna.
La vittoria ha un valore storico e simbolico: il trionfo al Parco dei Principi fa tornare il sorriso a una Nazionale che aveva estremo bisogno di riscatto. Dopo aver superato un avvio shock, gli Azzurri hanno dimostrato tenacia e qualità, riorganizzandosi rapidamente e dominando una delle squadre più temibili d’Europa. La Francia, però, pare ormai da tempo una copia sbiadita dei Bleus campioni del mondo nel 2018 e vicecampioni nel 2022.
Nonostante la cavalcata fino alla semifinale negli scorsi Europei, infatti, i Galletti hanno chiuso la rassegna continentale con appena quattro reti segnate in sei partite (di cui solo un gol su azione). Inoltre, hanno denotato evidenti limiti sul piano del gioco, sopperendo con la solidità difensiva (tre gol incassati in tutto il torneo). Se il ciclo di Didier Deschamps, da dodici anni alla guida dell’Équipe, potrebbe definitivamente concludersi ai Mondiali 2026, quello di Luciano Spalletti è appena iniziato.
Dopo un Europeo in cui gli Azzurri non hanno mai dato l’impressione di poter difendere il titolo di campioni in carica, il tecnico toscano avrà maggior tempo a disposizione per plasmare la Nazionale a sua immagine e somiglianza. L’Italia tornerà in campo dopodomani per affrontare Israele, sconfitta dal Belgio per 3-1 nella prima giornata del Gruppo 2 di Nations League.
La sfida, che per motivi di sicurezza si giocherà alla Bozsik Aréna di Budapest, rappresenterà un’altra occasione per la squadra di Spalletti di consolidare la sua posizione e dare continuità alla superlativa vittoria sul campo della Francia. Una rondine non fa primavera, certo, ma in pochi si aspettavano che l’Italia riuscisse a compiere un’impresa di tale portata dopo una delle pagine più brutte della sua storia recente. Il tutto in quella Parigi che ci ha regalato tantissime gioie alle Olimpiadi (record di medaglie vinte, 40, di cui 12 d’oro, 13 d’argento e 15 si bronzo).
Tra l’indecorosa prestazione offerta agli ottavi di Euro 2024 con la Svizzera e la grande prova di carattere in casa della Francia sono passati due mesi. 69 giorni, per la precisione. Un lasso di tempo in cui Spalletti ha avuto modo di riflettere sugli errori commessi in Germania. Il ct ha ben chiari i principi su cui fondare la rinascita degli Azzurri e ridare loro entusiasmo e identità. Dopo gli Europei, in molti pensavano che la Nazionale rischiasse seriamente di ritrovarsi in una situazione simile a quella del 2018.
Fonte foto in evidenza: Azzurri
Dennis Izzo
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