Domenica a San Siro grande sfida tra Milan e Inter nel derby della Madonnina con Il Milan che tenterà di riconquistare il primo posto in classifica.
Per i rossoneri la stagione 2019/2020 si era conclusa con un amaro sesto posto, l’addio del tecnico Pioli era dato per certo (anche se il Milan post lockdown ha fatto cambiare idea a tutti), e, nonostante il rollino di marcia degli ultimi mesi, a Milanello si respirava già la solita aria di rassegnazione per un’altra stagione mediocre, che ha caratterizzato il campionato di questi ultimi anni.
Questo Milan, però, ha smentito meravigliosamente tutti, con un inizio di stagione che i tifosi rossoneri non vedevano da anni: vittorie nei preliminari di Europa League e accesso alle fasi a girone con il minimo sforzo, poi 4 vittorie consecutive compreso il derby in campionato, primo posto conquistato e mantenuto giornata dopo giornata.
Il merito va a un insieme di fattori. Come primo elemento non può non essere menzionata la bravura del tecnico, che è riuscito a costruire una squadra che fa del gruppo e della forza collettiva la sua arma principale, mescolando giovani talenti e veterani di grande esperienza. Poi gli innesti inseriti dalla dirigenza, che ha puntato tutto su giocatori non affermati ma di grande prospettiva. In ultimo il “fattore Ibra“, giocatore determinante dentro il campo, uomo spogliatoio e, come lo definiscono in molti, secondo allenatore o allenatore in campo.
Grazie a tutto ciò, questo Milan si è ritrovato in vetta alla classifica, se pur con poco distacco dalle inseguitrici, fino alla scorsa domenica quando a causa della pesante sconfitta nel campo dello Spezia e alla grande vittoria dell’Inter contro la Lazio, il Milan è stato spodestato e, in una sola notte, ha perso il primo posto e ha subito la terza sconfitta stagionale, la prima in trasferta. Hanno destato molte perplessità e preoccupazioni la passività e la mancanza di reazione che i rossoneri hanno avuto di fronte a uno Spezia che si è imposto con forza e un ottimo calcio. Il Milan, sin dall’ inizio della partita, è sembrato spaesato, non riuscendo a creare occasioni da goal e difendendo in maniera approssimativa i gol che sono arrivati. La conseguente sconfitta non ha sorpreso nessuno, la vera sorpresa è stata appunto vedere un Milan così spento.
Il campionato, dunque, è aperto come non si vedeva da anni, con l’Inter guidata da Conte, con un organico attrezzato e di gran qualità, che ha voglia di vendicare le brutte figure fatte in Europa quest’ anno, e soprattutto vuole arrivare al titolo e togliersi l’appellativo di eterna seconda della Juventus. Il bomber Lukaku, sempre più decisivo, finalmente anche nelle “partite che contano”, sta trascinando a suon di goal l’Inter e, grazie ai risultati, sta facendo ricredere tutti quelli che volevano Conte fuori dal progetto Inter.
A Milano questa domenica si gioca il derby della Madonnina, che darà molte risposte per la corsa scudetto, e non solo. Infatti il Milan è chiamato a riprendersi il posto e a dimostrare a tutti che una prova sotto tono può anche starci, purché non si ripeta. l’Inter al contrario deve difendere il primato e affermarsi non più come la seconda che insegue, bensì come la squadra da battere. Sarà un derby a colpi di gol tra i due bomber Ibra e Lukaku, ancora carichi dopo le scintille in Coppa Italia di qualche settimana fa? O sarà pure il derby dei tecnici? Da un lato il sempre calmo Pioli, e dall’altro il focoso Conte. Il derby poi è soprattutto della gente che, pur vedendolo da casa, non aspetta altro che il fischio di inizio per godersi lo spettacolo che le due squadre di Milano regaleranno ai tifosi.
Marco Vasta
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