Nonostante l’alluvione che ha colpito la Comunità Valenciana, la Liga non si è fermata. Uno dei motivi per cui si è deciso di giocare sarà per il calendario fitto di partite. Valencia e Villarreal, quindi, non sono scese in campo, e di conseguenza anche Real Madrid e Rayo Vallecano.
Una giornata triste per giocare a calcio mentre una comunità era in ginocchio per l’alluvione, per i disastri provocati, ma soprattutto per le vittime, i dispersi e le tante famiglie distrutte dal dolore. Alcuni pensieri di tanti da giocatori che andavano a segno, però, erano rivolti a loro. A quella regione piegata dal maltempo. Il minuto di silenzio più il numero della croce rossa a cui mandare gli aiuti umanitari e comincia la dodicesima giornata di Liga. Resterà da capire quando le due partite sospese possano essere giocate, ma ora non è importante.
La dodicesima giornata di Liga inizia con la vittoria dell’Alaves sul Maiorca, decisivo il gol di Jon Guridi. A seguire la vittoria dell’Osasuna contro il Valladolid con il gol di Budimir, e lo spettacolare 4-3 tra Girona e Leganes. I catalani vanno a segno con Gutierrez, Martinez, Stuani e con un autogol di Gonzalez. Il Leganes con Tapia, Cruz e Munir El Haddadi.
Barcellona e Atletico Madrid non tradiscono in casa propria e conquistano i tre punti. Nel derby catalano contro l’Espanyol segnano Olmo (doppietta) e Raphinha, mentre Puado rende meno amaro il risultato segnando il 3-1. I colchoneros, invece, stendono il Las Palmas con un gol del figlio d’arte Giuliano Simeone, figlio del Cholo, e con Sorloth.
Due squadra basche contro due squadre andaluse. La Real Sociedad stende in Andalusia il Siviglia. Le reti di Kubo e Oyarzabal bastano per tornare a casa con i tre punti. L’Athletic Bilbao, invece, non va oltre l’1-1 contro il Betis Siviglia, reti di Fornals e Berenguer. Nel posticipo del lunedì sera il Celta Vigo batte il Getafe con un gol di Douvikas.
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.