Dopo due giorni di Champions League tutto sommato positivi (vittorie per Milan, Inter e Atalanta, pareggio per la Juventus e sconfitta per il Bologna), le squadre italiane sono chiamate a un altro appuntamento cruciale in Europa: la Lazio, avversaria del Ludogorets, si gioca la possibilità di ottenere la sua quinta vittoria consecutiva in Europa League, mentre la Roma cerca il riscatto dopo un avvio di stagione altalenante e il ritorno in panchina di Claudio Ranieri.
I giallorossi sono attesi dal complicato confronto col Tottenham, reduce dal poker rifilato al Manchester City in Premier League. In Conference League, invece, la Fiorentina è impegnata al Franchi in un’importante sfida contro il Pafos, con l’obiettivo di riscattare il passo falso con un’altra squadra cipriota, l’APOEL Nicosia. Il giovedì europeo si preannuncia dunque ricco di emozioni e con importanti risvolti per il cammino nelle due competizioni.
Dopo quattro vittorie di fila in Europa League, la Lazio non va oltre lo 0-0 in casa col Ludogorets. (Fonte: S.S. Lazio).
Quattro vittorie in altrettante giornate, 11 gol fatti e soltanto 2 subiti e testa della classifica nella fase campionato di Europa League: questo è l’ottimo biglietto da visita con cui la Lazio si presenta al match contro il Ludogorets all’Olimpico. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, con l’atteggiamento guardingo dei bulgari che limita e non poco le sortite offensive dei biancocelesti, nella ripresa i padroni di casa provano a rendersi più volte pericolosi. Al 58’ ci prova il solito Pedro, già decisivo nella scorsa gara contro il Porto, ma il suo tiro è centrale. Cinque minuti più tardi, Lazzari sbuca sul secondo palo e calcia di prima senza riuscire a inquadrare lo specchio della porta di Bonmann.
La vera grande chance per la Lazio, però, arriva all’86’ e capita sui piedi di Guendouzi, che colpisce la traversa con un destro potente. Per gli uomini di Baroni, che restano primi in classifica a quota 13 punti, si tratta dell’ottavo risultato utile consecutivo tra Europa League e campionato, nonché del secondo pareggio stagionale, poco più di tre mesi dopo il 2-2 col Milan nella terza giornata di Serie A. Polveri bagnate per l’attacco dei capitolini, che avevano trovato il gol in sedici delle precedenti diciassette partite e non restavano a secco in casa in Europa League dal 9 dicembre 2021 (0-0 col Galatasaray).
Avvio in salita per la Roma in quel di Londra. Dopo nemmeno 5’, Hummels stende Sarr in area, regalando un calcio di rigore al Tottenham. Dal dischetto va Son, che spiazza Svilar e segna il suo primo gol in quest’edizione di Europa League. I giallorossi non si fanno prendere dal panico e trovano il pari al 20’, con Ndicka che di testa batte Forster su cross di Dybala. Poco più tardi, l’argentino serve un altro assist a El Shaarawy, ma la rete del numero 92 viene annullata per fuorigioco. Al 27’, Brennan Johnson calcia a botta sicura da posizione ravvicinata, ma Angeliño gli nega la gioia del gol con un intervento provvidenziale.
Il gallese si rifà al 33’, sfruttando un suggerimento di Kulusevski e non lasciando scampo a Svilar. Undicesimo gol stagionale tra club e Nazionale per l’ex Nottingham Forest. Sulla scia dell’entusiasmo generato dal ritrovato vantaggio, il Tottenham va vicinissimo al tris pochi istanti dopo, con Kulusevski che colpisce il palo e Son che non riesce a ribadire in rete. Al termine di una prima frazione molto intensa, la Roma è sotto 2-1 nel punteggio.
Poco dopo l’ora di gioco, Angeliño colpisce la traversa con un tiro al volo deviato da Pedro Porro. Ci prova poi Manu Koné, ma il suo tiro di prima intenzione termina sul fondo. Al 70’, Svilar sventa la minaccia su un tentativo di Solanke. Quest’ultimo colpisce anche la traversa, con un colpo di testa su cross di Werner all’80’. Nel finale, Pedro Porro rischia con un retropassaggio su cui si avventa Dovbyk, ma Forster non si fa cogliere impreparato. Quando tutto sembra ormai perduto, la Roma riacciuffa il Tottenham con uno dei più discussi del momento, Matts Hummels. Il veterano sfrutta un bel cross di Angeliño e pareggia i conti da distanza ravvicinata nel recupero.
La gioia di Christian Kouamé, che apre le marcature nella gara tra Fiorentina e Pafos al Franchi. (Fonte: UEFA Conference League).
Parte forte la Fiorentina, che al 4’ sfiora il vantaggio con Kouamé. L’ivoriano si libera molto bene sugli sviluppi di un corner battuto da Mandragora e calcia al volo, sfiorando l’incrocio dei pali. La risposta degli ospiti arriva al 26’, con Tanković che da pochi passi manca l’appuntamento col pallone su un cross dalla destra. Al 38’, Kouamé insacca da due passi e porta avanti i viola, coronando nel migliore dei modi la bella manovra offensiva degli uomini di Palladino. In avvio di ripresa, la Fiorentina raddoppia: Sottil cerca Kouamé in area, Goldar prova ad anticipare l’ivoriano ma commette autorete nel tentativo di salvare i suoi.
Al 68’, il Pafos rientra in partita con Jairo, a segno di tacco su suggerimento rasoterra di Bruno Felipe. La gara si riapre, ma i padroni di casa impiegano ben poco tempo a ristabilire le distanze. A poco meno di 20’ dal fischio finale, infatti, Martínez Quarta firma il 3-1 con un gran colpo di testa su cross di Kayode. A 3’ dal fischio finale, Jajá approfitta di un’indecisione di Terracciano, gli sottrae la palla e la appoggia nella porta sguarnita per il gol che riapre la partita. Nonostante il brivido finale, la Fiorentina ritrova i tre punti in Conference League, imponendosi per 3-2.
Fonte foto in evidenza: AS Roma
Dennis Izzo
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