Dopo il dovuto approfondimento sul Nottingham e la sua sorprendente stagione dopo anni di oblio, come non rivolgere un occhio di riguardo al grande lavoro di Maresca e del suo staff con il tanto discusso Chelsea? I Blues sono tornati dopo anni nei piani alti della classifica, merito anche del buon lavoro del tecnico italiano.
Negli ultimi anni i tifosi del Chelsea, insieme forse soltanto a quelli del Manchester United, non hanno sperato altro che trovare una quadratura ad una situazione societaria follemente esagerata.
Maresca si è ritrovato in mano una “bomba” ad orologeria per tanti motivi. Pensando, però, alla breve carriera dell’allenatore campano spicca subito la formazione avuta al Manchester City di Guardiola, probabilmente gli anni in cui il tecnico spagnolo avrà condiviso con lui tutto ciò che lo ha fatto innamorare di un ruolo del tutto nuovo.
Maresca come allenatore ha iniziato a muovere i primi passi prima nelle giovanili del City per poi passare anche in Italia al Parma, dove venne esonerato dopo 13 giornate. L’esperienza del Leicester cambia la carte in tavola e vince al primo anno la Championship con due giornate di anticipo.
Una scelta apparentemente facile ma così non è stato: il calciomercato sregolato della proprietà di Boehly ha generato tante critiche in tutto il mondo, troppi giocatori e poca logica, perlomeno in apparenza.
Il tecnico italiano è riuscito a far fronte ad una rosa smisurata di quasi 40 giocatori, individuando i soliti 20/25 giocatori per andare a disputare una stagione fatta di tanti impegni tra Premier League e coppe nazionali ed internazionali.
Giocatori strapagati come Cucurella, il folle acquisto di Caicedo ed Enzo Fernandez, i 4 portieri in rosa (tutti potenzialmente titolari): delle premesse difficili Maresca e il suo staff ma che hanno accentuato il grande lavoro effettuato sino ad ora.
Proprio quei giocatori sono degli elementi cardine: partendo dal tanto discusso terzino spagnolo, ottimo terzino in fase di copertura. La regia magistrale di Enzo, tra i giocatori più in crescita di questa squadra. Caicedo e la sua totale duttilità (utilizzato anche come terzino).
Questi sono elementi che fanno la differenza come lo spirito di sacrificio e un senso di squadra sempre più presente. Fa anche riflettere che una delle stelle dei Blues sia Palmer (trequartista proprio ex Manchester City) e che non sia tra i giocatori pagati di “più”, ad indicare che la società ha grande disponibilità economica ma in fondo ha preso tanti giocatori interessanti (forse troppi).
Maresca mette in campo una formazione offensiva, dove contropiedi e possesso palla e costruzione dal basso sono alla base, con Fernadez, Caicedo e anche giocatori come Palmer o il ritrovato Sancho ad impostare. Non a caso il Chelsea è secondo in classifica, tra le squadre più in forma della Premier League e non fa altro che migliorare di giornata in giornata.
I tifosi dei Blues sono rimasti stregati dal lavoro del tecnico italiano e non potrebbe essere diversamente: che il Chelsea sia finalmente tornato tra le big?
Fonte foto: Sport Detik
Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.