Ventiquattr’ore dopo la fine della fase campionato di Champions League, con tutte le squadre italiane ancora in corsa nella competizione (Inter agli ottavi, Atalanta, Milan e Juventus ai playoff), volge al termine anche quella di Europa League, che vede tra le sue protagoniste Lazio e Roma.
Le due romane, sin qui, hanno avuto un andamento decisamente diverso nel torneo. Concreta e spietata la compagine biancoceleste, in vetta alla classifica con 19 punti (sei vittorie e un pareggio in sette partite) nonché unica squadra imbattuta insieme al Manchester United. A dir poco altalenanti e mai del tutto convincenti, invece, i giallorossi, che con appena 9 punti rischiano ancora l’eliminazione.
Già qualificata agli ottavi di finale di Europa League, la Lazio è ospite del Braga. Anche e soprattutto causa delle numerose assenze, Baroni dà fiducia dal 1’ a tante seconde linee, tra cui Tchaouna, Pedro e Noslin, che compongono il tridente offensivo alle spalle di Castellanos, e il portiere Mandas. Al 6’, Ricardo Horta, ricevuto da Victor Gómez, porta in vantaggio i portoghesi. Un quarto d’ora più tardi, Pedro sfiora il pari con un destro a giro su punizione.
Nel secondo tempo, la Lazio continua a cercare il gol di pareggio, per evitare una sconfitta che interromperebbe la striscia positiva dei capitolini in campo europeo. Il Braga, invece, cerca disperatamente di trovare altre due reti per rientrare tra le prime ventiquattro in classifica e disputare almeno i playoff. Al 67’, Isaksen impegna seriamente Horníček, che risponde presente. Pochi minuti dopo, il danese si rende nuovamente pericoloso, stavolta con un cross.
Noslin manca l’appuntamento col pallone, ma la traiettoria rischia comunque di beffare Horníček, che si oppone. All’82’, il portiere ceco risulta nuovamente decisivo su un tentativo di testa di Noslin, per poi ripetersi all’84’ su un destro potente di Dele-Bashiru. All’87’ si rende pericoloso anche il Braga, con Ricardo Horta che cerca senza successo di superare Mandas con un tocco sotto. Il ko per 1-0 non intacca il cammino della Lazio, che si piazza al primo posto, mentre i portoghesi abbandonano la competizione nonostante i tre punti.
L’esultanza di Angeliño, autore del gol del vantaggio della Roma contro l’Eintracht Francoforte. (Fonte: UEFA Europa League).
A caccia di una vittoria fondamentale per restare in corsa nel torneo, la Roma riceve all’Olimpico l’Eintracht Francoforte. Per centrare l’obiettivo, Ranieri si affida al miglior undici titolare possibile, schierando i titolarissimi. I padroni di casa partono con il piglio giusto e sfiorano il vantaggio al 13’, con Dovbyk che calcia alto a tu per tu con Trapp. Al 22’, i tedeschi rispondono con un tentativo di testa di Larsson, ma Svilar sventa la minaccia.
A poco meno di dieci dall’intervallo, Hummels svetta sugli sviluppi di un corner battuto da Dybala, colpendo il palo. A sbloccare il match ci pensa Angeliño, che al 44’ batte Trapp con un mancino al volo da posizione defilata. Vano, nella circostanza, il tentativo di Tuta di impedire al pallone di entrare in porta. In avvio di ripresa, la Roma rischia: Theate manda in porta Ekitiké, che salta Svilar ma non è lesto nel finalizzare l’azione e il portiere giallorosso riesce a rialzarsi e a negargli il gol.
Al 69’, Shomurodov firma la rete del raddoppio. Pescato benissimo da Soulé, l’attaccante uzbeko non riesce a battere a rete in un primo momento, ma non si arrende e trova comunque il modo di superare Trapp per il gol che vale il 2-0 in favore della Roma. Dopo 4’ di recupero, l’Olimpico può festeggiare la vittoria e la qualificazione agli spareggi per accedere agli ottavi di Europa League.
Fonte foto in evidenza: AS Roma
Dennis Izzo
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