Prosegue il nostro cammino durante la fase a gironi di Euro 2024: dopo aver visto l’esordio della nazionale italiana di ieri sera, questa giornata ha visto la prima partita del Girone D tra Polonia e Olanda ed entrambe le partite del Girone C, ovvero Slovenia-Danimarca e Serbia-Inghilterra. Vediamo come sono andati i match.
L’esordio per l’Olanda del tanto chiaccherato Koeman non è stato dei più semplici contro una rimaneggiata Polonia. I biancorossi hanno dovuto fra fronte al forfait di Lewandowski, stella incontrastata della squadra e all’infortunio di Milik, due assenze importanti. Anche gli olandesi hanno avuto diversi problemi, specie a centrocampo, ma nonostante ciò sono tra i possibili outsider di questi Euro 2024.
Entrambe le formazioni hanno giocato con un attacco a tre, con la qualità dell’Olanda a farla da padrone fin dai primi minuti. A passare in vantaggio, però, è la Polonia tra la stupore di tutti: su un calcio d’angolo battuto da Zielinski, Buksa insacca il portiere con un colpo di testa.
Gli orange iniziano la loro rincorsa al pareggio e dopo alcune importanti occasioni di Van Dijk e Xavi Simons, ci pensa a Gakpo a ritrovare la parità con un tiro deviato a cui Szczesny non ha potuto nulla.
La squadra di Koeman ha patito le incursioni esterne della Polonia, tanto che i biancorossi hanno rischiato più volte di riportarsi in vantaggio, ma dopo la girandola di cambi, l’Olanda trova il secondo assist di serata di Akè che trova Weghorst, il quale va a segno con un bel tiro all’angolino. Nel finale la Polonia ha due occasioni importanti per pareggiare, quella di Swiderski su tutte: Verbruggen compie la parata della partita e salva il risultato. Vittoria sofferta per gli uomini di Koeman, che devono ancora trovare probabilmente un maggior equilibrio in campo.
Partita ostica quella tra la Slovenia del talentuoso Benjamin Sesko e la Danimarca di Højlund ed Eriksen, tornato a calcare stabilmente i campi di calcio dopo gli ultimi anni difficili.
Proprio il trequartista ex Inter è il mattatore dell’incontro, non solo per il gol segnato da due passi dentro l’area di rigore, ma per la mole di tiri tentati e la presenza costante in partita. La Slovenia ha saputo soffrire con il suo roccioso 4-4-2 e, laddove possibile, si è resa pericolosa con alcuni tiri di Sporar.
Nella ripresa dopo il possibile rigore per gli sloveni negato dal Var. la Danimarca continua a far il suo gioco, fatto di una fitta rete di passaggi e buone spaziature. I danesi, nonostante i tanti calci d’angolo battuti, non sono mai stati veramente pericolosi e negli ultimi 20 minuti la Slovenia ha trovato il pareggio: Janza trova il gol con un tiro deviato dal limite che spiazza Schmeichel.
Termina in pareggio una partita dove forse ci si aspettava qualcosa di più dalla Danimarca, che avrebbe potuto essere più cinica e paga la prestazione un po’ evanescente di Højlund, il vero assente del match. Strada per il passaggio del turno ad Euro 2024 che si fa in salita per la squadra di Hjulmand, buon pareggio, invece, per la Slovenia.
La partita più attesa di giornata era la scontro tra gli inglesi (vice campioni europei) e la Serbia di Vlahovic e compagni. Il match ha sicuramente spiccato per ritmi molto altalenanti, pochi tiri e tanti scontri in mezzo al campo.
Ad illuminare la serata è stata un’incursione nel primo tempo di Saka sulla destra che, grazie ad un cross deviato da Pavlovic, trova l’inserimento perfetto di Bellingham. Questa rete regala i tre punti ad un Inghilterra sicuramente da rivedere per la formazione messa in campo, agevolata stasera dagli avversari, troppo imprecisi e poco caparbi a gestire un buon possesso palla, specie nella seconda frazione.
Da segnalare una traversa presa di testa da un quasi assente Kane, deviata da Rajkovic e poco altro. Forse, fino ad ora, è stato il match meno acceso ed entusiasmante di Euro 2024, ma gli inglesi balzano al primo posto, sfruttando il pareggio della Danimarca e si mettono in ottima posizione.
Fonte foto: England (X)
Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.