Al termine di un’avvincente quattro giorni di calcio europeo, stasera arriva il momento dell’ultimo ottavo di finale in programma tra Svezia e Ucraina. All’Hampden Park di Glasgow, infatti, va in scena uno degli scontri più equilibrati di questa prima parte delle fasi a eliminazione diretta di Euro 2020.
Da un lato c’è la Svezia guidata da Andersson, classificatasi sorprendentemente prima nel girone con Spagna, Polonia e Slovacchia. Dall’altro, invece, arriva l’Ucraina di Shevchenko, una delle compagini che di più ha deluso nella fase a gironi. Quest’ultima, infatti, è riuscita a qualificarsi come terza con soli tre punti alle spalle di Olanda e Austria (entrambe già eliminate negli scontri con Repubblica Ceca e Italia).
La prima frazione di gara inizia subito a ritmi molto elevati, con entrambe le compagini che tentano di rendersi subito molto pericolose. La prima occasione della gara arriva all’11’ con Yaremchuk che, dopo essere stato servito dalla destra da Yarmolenko, tenta un tiro di piatto dal centro dell’area con Olsen che respinge. Appena qualche minuto dopo arriva la reazione svedese, con Isak che, dopo uno scambio con Kulusevski, mette di poco a lato con un destro a giro dal limite dell’area. Da questo momento le due squadre sembrano calare di ritmo, con la sfida che si gioca principalmente a centrocampo.
Il risultato, però, si sblocca al 27′ quando Zinchenko riesce a portare in vantaggio l’Ucraina. Dopo un’azione insistita, infatti, il pallone termina nei piedi di Yarmolenko che, con uno splendido tocco di esterno sinistro, mette in mezzo per Zinchenko che di prima intenzione scarica una botta potente di sinistro che trafigge un non irreprensibile Olsen. La Svezia cerca di reagire immediatamente, ma sono gli uomini di Shevchenko a rendersi più pericolosi con una conclusione alta di Yarmolenko. A soli due minuti dall’intervallo, però, arriva il pareggio degli svedesi. Isak serve Forsberg che dal limite prova la conclusione che complice la deviazione sfortunata di Zabarnyi, finisce in rete sorprendendo un incolpevole Buschan. Il primo tempo, dunque, termina sul risultato di 1-1.
Nei secondi 45′ minuti di gioco sembra essere l’Ucraina a tenere il pallino del gioco in mano, anche se la prima occasione è per gli svedesi con un tiro di poco a lato di Larsson. Reagiscono subito, però, gli uomini di Shevchenko al 54′ con un destro potente di Sydorchuk, che dal limite dell’area colpisce il palo esterno. Passa soltanto un minuto e la Svezia pareggia il numero dei pali colpiti, con Forsberg che, dopo una grande azione di Isak, colpisce il legno con un tiro a giro di destro. Dopo questa grande chance gli svedesi salgono in cattedra, rendendosi nuovamente pericolosi con una bella conclusione di Kulusevski dalla destra deviata in corner da Bushchan.
Gli uomini di Andersson continuano ad attaccare e sfiorano di nuovo il vantaggio al 69′, quando Forsberg centra la traversa con un bellissimo tiro a giro di destro. Gli ucraini sembrano essere in grossa difficoltà, con la Svezia che in diverse occasioni riesce a insediarsi nella metà campo avversaria. Nonostante ciò, però, gli uomini guidati da Shevchenko riescono lo stesso a contenere le offensive svedesi, non rischiando più di tanto nei minuti finali del match. Dopo appena due minuti di recupero arriva il triplice fischio, con la sfida che va ai tempi supplementari.
Il primo tempo supplementare inizia a ritmi molto blandi, con entrambe le compagini che sembrano essere impaurite e bloccate. Al 98′, però, la Svezia rimane in dieci uomini a causa dell’espulsione rimediata da Danielsson. Il difensore svedese, infatti, entra in maniera scomposta sul neo entrato Benedin e l’arbitro, dopo essere stato richiamato al Var, decide di estrarre il rosso. Con la superiorità numerica gli ucraini riescono ad alzare il baricentro senza però riuscire a rendersi davvero pericolosi e, dopo 5′ di recupero, termina il primo tempo supplementare.
La seconda frazione dei supplementari prosegue sulla scorta del primo tempo, con l’Ucraina che tiene in mano il possesso e la Svezia che si difende e tenta di ripartire. Anche in questo caso, però, gli ucraini non riescono a rendersi pericolosi nonostante la superiorità numerica. La prima occasione arriva al 117′ quando Malinovskyj tenta una conclusione al volo dal limite dell’area che si spegne innocua alla destra di Olsen.
Quando sembrava tutto pronto per i calci di rigore, però, arriva la rete che decide la qualificazione a favore dell’Ucraina. Al 121′, infatti, un delizioso cross dalla sinistra di Zinchenko trova al centro dell’area in neo entrato Dovbyk, che di testa trafigge Olsen e spedisce l’Ucraina ai quarti di finale al termine di un match molto rocambolesco.
Formazioni ufficiali: Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig (83′ Krafth), Lindelof, Danielsson, Augustinsson (83′ Bengtsson); Larsson (97′ Claesson), Olsson (101′ Helander), Ekdal, Forsberg; Isak (97′ Berg), Kulusevski (97′ Quaison); All. Andersson
Ucraina (4-3-3): Bushchan, Karavaev, Zabarnyi, Matviyenko, Kryvtsov; Stepanenko (95′ Makarenko), Sydorchuk (118′ Bezus), Zinchenko, Yarmolenko (105′ Dovbyk), Yaremchuk (90′ Besedin, 101′ Tsygankov), Shaparenko (61′ Malinovskyj); All. Shevchenko
Marcatori: 27′ Zinchenko, 43′ Forsberg, 121′ Dovbyk
Ammoniti: Kulusevski (S), Yarmolenko (U), Forsberg (S), Dovbyk (S)
Espulsi: Danielsson (S)
Con questa vittoria in extremis, l’Ucraina di Shevchenko approda ai quarti di finale dove se la vedrà con l’Inghilterra di Southgate. Con questo match terminano, dunque, tutti gli incontri degli ottavi di finale con il tabellone che adesso prevede degli appuntamenti molto interessanti. Di seguito i match dei quarti di finale:
Svizzera-Spagna (venerdì 2 luglio ore 18:00, San Pietroburgo)
Italia-Belgio (venerdì 2 luglio ore 21:00, Monaco)
Danimarca-Repubblica Ceca (sabato 3 luglio ore 18:00, Baku)
Ucraina-Inghilterra (sabato 3 luglio ore 21:00, Roma)
Carlo Marino
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Nato a Catania nel 1997 si avvicina al mondo del giornalismo nel 2015 anno in cui, dopo aver conseguito il diploma scientifico, inizia a collaborare con la testata giornalistica online NewSicilia. Parallelamente a questa passione, che gli ha permesso di iscriversi nel 2019 all’Albo dei Giornalisti Pubblicisti, ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania, laureandosi nel 2021. Da sempre amante dello sport e, nello specifico, del calcio, dopo aver tentato vanamente di praticarlo capisce che forse sarebbe stato meglio limitarsi a scriverci su. Dal 2018 sposa il progetto di Voci di Città curando dapprima la rubrica sul Fantacalcio e, attualmente, quella sulla Serie A. Il suo motto? «La giornata più sprecata della nostra vita è quella in cui non abbiamo riso»